ORDINE COSTANTINIANO - DELEGAZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE

Delegato

Nob. Avv. Ferdinando Testoni Blasco
Cavaliere Gran Croce di Giustizia

Vice Delegato

Nob. Avv. Gian Francesco Galletti, Barone di Santa Rosalia e Cancimino
Cavaliere di Giustizia

Segretario Generale

Dott. Michele Lauro
Cavaliere di Merito con Placca d’Argento

Tesoriere

Dott. Salvatore Dejean
Cavaliere de Jure Sanguinis

Matteo Santoro
Cavaliere di Merito con Placca d’Argento

Responsabile della Comunicazione

Antonino Lauro
Cavaliere di Merito

Responsabile delle Attività Culturali

Dott. Attilio Borda Bossana
Cavaliere di Merito con Placca d’Argento

Avv. Antonio Rapisardi
Cavaliere di Merito con Placca d’Argento

Responsabile delle Attività Caritatevoli

Dott.ssa Francesca Rizzuti
Dama di Merito

Cerimoniere Religioso

Mons. Carmelo Salvatore Asero
Vicario Giudiziale dell’Arcidiocesi di Catania
Cappellano di Merito con Placca d’Argento

Cerimoniere Laico

Sebastiano Antonio Ponzio
Cavaliere di Merito con Placca d’Argento

Sezioni

Referente per la Provincia di Catania

Dott. Luigi Lauriola
Cavaliere di Merito

Referente per la Provincia di Messina

Dott. Giuseppe Tortorici
Cavaliere di Merito con Placca d’Argento

Referente per le Provincia di Ragusa e di Siracusa

Dott. Giuseppe Agricola
Cavaliere di Ufficio

Referente per la Provincia di Enna

Dott.ssa Salvatrice Lucia Giunta
Dama di Merito con Placca d’Argento

Dott. Filippo Cuda
Cavaliere di Merito

Il territorio e la chiesa di riferimento

Il territorio

La Delegazione della Sicilia Orientale, che si estende sulle province di Catania, di Messina, di Ragusa, di Siracusa e di Enna, copre il territorio delle Arcidiocesi di Catania, di Messina–Lipari–Santa Lucia del Mela e di Siracusa, delle Diocesi di Acireale, di Caltagirone, di Patti, di Noto, di Ragusa, di Piazza Armerina e di Nicosia.

La chiesa di riferimento

La chiesa di riferimento della Delegazione della Sicilia Orientale è il tempio tardo barocco della Collegiata, intitolata a Maria Santissima dell’Elemosina, a Catania, che esisteva prima del terremoto del 1693. Frequentata dai re aragonesi la chiesa era stata eletta a cappella reale nel 1396 con i privilegi, diritti e onorificenze della Cappella Palatina di Palermo e con Bolla del 31 marzo 1446 da Papa Eugenio IV eretta a Collegiata con capitolo. Fu ricostruita nei primi anni del XVIII secolo dall’architetto Antonio Amato su progetto attribuito a Angelo Italia, che ribaltò l’orientamento del nuovo edificio con la facciata disposta sull’attuale via Etnea e realizzò un interno con volte ornate da affreschi di Giuseppe Sciuti.

Ultime notizie dalla Delegazione

Volantino
Redazione SMOC IT

La commemorazione a Messina dell’ultima Regina delle Due Sicilie nel Centenario della scomparsa

Domenica 19 gennaio 2025, nel Centenario della scomparsa di S.M. Maria Sofia Amalia von Wittelsbach, ultima Regina consorte del Regno delle Due Sicilie, avvenuta a Monaco di Baviera il 19 gennaio 1925, la Delegazione della Sicilia Orientale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio organizza presso la chiesa di San Giuseppe al Palazzo in via Cesare Battisti 109 a Messina una solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta alle ore 17.30 da Mons. Santi Musico’, Cappellano di Merito con Placca d’Argento. Le spoglie di S.M. Maria Sofia, insieme con quelle del marito S.M. Francesco II di Borbone e della figlia Maria Cristina, riposano nella Cappella Reale dei Borbone presso la Real Basilica di Santa Chiara in Napoli. Maria Sofia fu Regina consorte delle Due Sicilie per meno di due anni, fino alla capitolazione di Gaeta del 13 febbraio 1861. Divenne un mito come la regina-soldato e il simbolo stesso della resistenza del Regno delle Due Sicilie durante il lungo assedio piemontese della piazzaforte di Gaeta, dove si espose costantemente al fuoco nemico e assistette di persona i feriti.

Foto di gruppo
Redazione SMOC IT

Il Te Deum di ringraziamento per l’anno 2024 dei Cavalieri Costantiniani della Delegazione Sicilia Orientale

Un anno si è concluso ed è doveroso per i Cristiani unirsi alla Santa Chiesa nello sciogliere un inno di ringraziamento a Dio onnipotente per le innumerevoli grazie elargite nel corso del 2024. Così, in ossequio alla tradizione, martedì 31 dicembre 2024 alle ore 11.00 nella basilica cattedrale Sant’Agata V.M. di Catania, è stata celebrata il solenne Te Deum presieduta da S.E.R. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo metropolita di Catania, a cui ha partecipato una rappresentanza della Delegazione della Sicilia Orientale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Il Te Deum laudamus (Dio ti lodiamo) è un inno Cristiano di ringraziamento, che viene tradizionalmente cantato per ringraziare dell’anno appena trascorso il 31 dicembre, oppure in altre particolari occasioni solenni, come nella Cappella Sistina ad avvenuta elezione del nuovo pontefice, prima che si sciolga il Conclave oppure a conclusione di un Concilio.

Copertina
Redazione SMOC IT

“Ave, Croce di Cristo, unica speranza”. La Delegazione Sicilia Orientale partecipa all’apertura dell’anno giubilare nella Diocesi di Noto

Con la Bolla Spes non confundit (La speranza non delude) del 9 maggio 2024, il Santo Padre Francesco ha indetto il Giubileo Ordinario 2025 che iniziato in Roma il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa nella Basilica Papale Maggiore di San Pietro. Secondo le indicazioni del Santo Padre, domenica 29 dicembre 2024, festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, anche nella basilica cattedrale di San Nicolò in Noto, è stata celebrata in comunione con tutte le Chiese particolari la solenne apertura dell’anno giubilare, presieduta dal Vescovo di Noto, S.E.R. Mons. Salvatore Rumeo , con la Processione della Croce Giubilare per le vie barocche di Noto e la Concelebrazione Eucaristico con tutto il Presbiterio della diocesi in cattedrale. «S’innalza oggi il nostro canto di lode al Signore, la lode di tutta la comunità mentre “si fermano i nostri piedi” dinanzi alla porta della salvezza che è Cristo Signore, unico Salvatore del mondo. Desiderosi anche noi di incamminarci alla ricerca della speranza, oggi chiediamo al Signore che indichi a tutti la via per raggiungerla e possederla», ha affermato Mons. Rumeo.