Nota del Presidente Real Commissione ai Delegati dell’Italia

Nota del Presidente ai Delegati dell'Italia Cari Confratelli Delegati, il nostro beneamato Gran Maestro mi ha incaricato di trasmettere...

Nota del Presidente ai Delegati dell’Italia

Cari Confratelli Delegati,
il nostro beneamato Gran Maestro mi ha incaricato di trasmettere ai Confratelli e alle Consorelle d’Italia i sensi della Sua affettuosa vicinanza in questo tempo di prova difficile e impredevibile, causato dall’aggressione del Coronavirus.
Ho ringraziato vivamente S.A.R.il Duca di Calabria per il suo squisito pensiero, manifestando a mia volta la nostra partecipazione alle difficoltà che, per gli stessi motivi, sta attraversando la Real Famiglia Magistrale con la Spagna tutta.
In qualità di Presidente della Real Commissione, colgo l’occasione per rivolgere a tutti Voi un pensiero che possa essere di incoraggiamento, poiché il tempo di prova continua lasciandoci nell’incerteza di quando e come ne verremo fuori. Può così sedimentarsi negli animi una certa stanchezza, un senso di frustrazione. A tale tentazione dobbiamo resistere. E per farlo assieme è necessario “non perderci di vista l’uno con l’altro”.
Questo è il primo invito che faccio a me e a tutti Voi. Il Coronavirus ci costringe ad isolarci fisicamente gli uni dagli altri. Non deve, però, riuscire ad allentare i legami di affetto, amicizia, solidarietà. Sia anzi una opportuna occasione per ritrovare il gusto del dialogo tra di noi. Tante persone, poi, in questo momento si ritrovano sole in casa e, magari, nel bisogno di beni di prima necessità.
A riguardo, ritengo che ognuno di noi può fare la propria piccola parte. Se ci pensiamo, ci vengono in mente Confratelli e Amici anziani e malati a cui può far piacere ricevere un saluto e scambiare una parola. Facciamo loro una telefonata o inviamo un messaggio; è un piccolo regalo che parte dal cuore e contribuisce a sconfiggere l’isolamento.
Questa Quaresima “del Coronavirus” sia davvero un tempo di risveglio della nostra coscienza e si riaccenda in noi il desiderio forte di testimoniare la Fede e la Carità. Continuiamo, allora, il nostro cammino tenendoci per mano spiritualmente con la preghiera e continuando ad invocare la Beata Vergine di Pompei, celeste Patrona della Sacra Milizia.
Per intanto, nell’inviarVi a diramare questa mia, Vi saluto sentitamente e mi confermo,
Vostro aff.mo Confratello

Don Diego de Vargas Machuca
Balì Gran Croce di Giustizia

Roma, 20 Marzo A.D. 2020

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