Cerimonia di ricezione

Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un Ordine dinastico cavalleresco-religioso militante, tradizionalmente nobiliare, che comprende Cavalieri, Dame e Cappellani.

Non si chiede di entrare nell’Ordine, ma si è invitati a farne parte. Quindi, la ricezione in esso avviene esclusivamente per cooptazione.

Questa pratica comporta tempo ed una profonda conoscenza di coloro che sono candidati a partecipare alla Sacra Milizia Costantiniana.

I Postulanti devono essere Cattolici, concretamente praticanti sia nello spirito sia nelle azioni, aver dato prova di umiltà ed aver partecipato alle attività dell’Ordine, senza nulla chiedere in cambio. Tuttavia, il partecipare alle attività Costantiniane non comporta l’automatico invito a farne parte.

In virtù del carattere militante dell’Ordine, colui che vi accede assume l’impegno di sostenere costantemente le attività della Sacra Milizia.

I Cavalieri e le Dame Costantiniane devono, quindi, tendere a vivere da Cattolici, secondo i precetti di Santa Romana Chiesa e secondo le regole cavalleresche-religiose, curandosi della propria crescita nella Fede Cristiana.

La struttura dell’Ordine, con le sue varie decorazioni, non incentiva nel Cavaliere, nella Dama e nel Cappellano lo spirito emulativo nei confronti di chi, in Esso, ricopre una diversa posizione, poiché, nell’Ordine, si è tutti uguali e Confratelli, pur appartenendo a categorie e gradi diversi.

In virtù della tradizione nobiliare dell’Ordine, i suoi diversi titoli sono attribuiti in base alle prove nobiliari di cui si dispone ed alla propria posizione sociale, se quest’ultima è di considerevole rilievo istituzionale. Lo stesso impegno profuso, nel sostenere le attività dell’Ordine, non comporta alcun cambiamento di titolo, ma è un preciso dovere di tutti gli appartenenti alla Sacra Milizia Costantiniana.

Raramente, ma non a seguito di alcuna richiesta, un Cavaliere può essere promosso, all’interno della stessa categoria, se, ad esempio, oltre al consueto impegno nelle varie attività, si è prodigato in funzioni “amministrative” e di responsabilità nell’Ordine, oppure se ha acquisito eccezionali benemerenze nei confronti dello stesso.