Come abbiamo annunciato [QUI], sabato 3 dicembre 2022 si svolto il consueto evento conclusivo dell’anno corrente e incontro prenatalizio della Delegazione Lombardia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. I Cavalieri, le Dame, i Postulanti, i familiari e gli amici della Delegazione si sono ritrovati a Sant’Angelo Lodigiano, in un contesto spirituale, culturale e di amicizia. Si sono uniti anche alcuni Confratelli delle Delegazioni attigui, in un clima fraterno capace ogni volta di consolidare l’appartenenza alla Sacra Milizia.
La Concelebrazione Eucaristica presso la basilica dedicata a Sant’Antonio Abate e a Santa Francesca Cabrini è stata presieduta dal Cappellano Capo della Real Commissione per l’Italia, Don Fabio Fantoni, Cappellano Gran Croce di Merito, concelebranti Don Maurizio Ormas, Cappellano di Merito con Placca; il Cappellano Referente per la Sezione Mantova-Cremona, Don Stefano Peretti, Cappellano di Merito con Placca; e il Parroco di Santa Maria Assunta in Lesmo, Don Mauro Viganò. Presenti il Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Balì Gran Croce di Giustizia decorato del Collare e del Delegato Vicario, Ing. Dott. Gilberto Spinardi, Cavaliere Gran Croce di Merito.
Aiutando a vivere intensamente lo spirito dell’Avvento, traendo spunto dalle letture – nelle quali la sapienza emerge con forza (Is 11,1-10) – Don Fantoni ha invita ad usare l’intelletto per comprendere il profondo significato della parabola del germoglio che cresce sul tronco di Iesse tagliato. Ha paragonato la Chiesa – il Corpo di Cristo, il tronco di Iesse – ad un albero capace di dare buoni frutti grazie all’interazione di tutti i suoi componenti: radici, foglie, fiori, tronco, corteccia, rami. Allo stesso modo la Chiesa ha bisogno del lavoratore periferico più umile, che svolge un ruolo apparentemente più marginale, come del grande teologo intellettuale centrale. Noi vorremmo – ha specificato Don Fantoni – che l’albero fosse tutto frutto ed abbiamo la tendenza ad eliminare ciò che non è sublime, ciò che non è centrale. Ma se eliminassimo anche solo una delle sue componenti periferiche, l’albero morirebbe.
Bisogna allora riscoprire che la prudenza, la sapienza, l’intelligenza, la capacità di scrutare, ci dicono che l’immagine dell’albero rappresenta la complessità della Chiesa che è il corpo di Cristo, che non può essere separata dalle sue componenti. Tutte servono. Serve anche il peccatore nella misura in cui ci meritiamo di sperimentare la grazia del perdono, perché il Cristo è venuto a redimere, come indica l’Avvento. La Chiesa, per chi è veramente sapiente – come vuole Cristo, come vuole la Trinità, come vuole Dio – non individua un migliore e un peggiore, ma riconosce la presenza di questa complessità, che non va mai separata. Don Fantoni ha spronato ad imparare a mettersi in quest’ottica, in quanto è il mondo con tutti i suoi pregi e difetti, che transita in una purificazione che avrà fine nell’incontro luminoso con Dio.
In conclusione, Don Fantoni ha evidenziato due aspetti che gli appartenenti all’Ordine Costantiniano deve tenere sempre presenti. Il primo riguarda lo scopo dell’aggregazione, che non deve essere finalizzata al riscontro del proprio pensiero, ma al riscontro del pensiero comune di Dio. In secondo luogo serve un’unità che non scarta, che non giudica, ma gioisce per i successi e la carriera di taluni in quanto grazia donata, e sa piangere di fronte ai suoi figli peccatori come Sant’Ambrogio, durissimo con essi, ma capace di fare penitenza insieme a loro.
Il Sacro Rito è stato impreziosito con i canti liturgici eseguiti dal Cav. Ennio Bellani, Tenore, e dalla Prof.ssa Monica Bozzo, Soprano.
Al termine della Celebrazione, il Delegato Vicario ha espresso la profonda gratitudine nei confronti del Presidente della Real Commissione per l’Italia, per la sua volontà e costanza nell’essere presente sempre agli incontri delegatizi. Ha ringraziato per la sua partecipazione anche il Delegato per la Liguria, il Nob. Dott. Luigi Filippo Granello di Casaleto, Cavaliere Jure Sanguinis. Ha poi espresso particolare riconoscenza ai concelebranti. Infine, ha auspicato per il prossimo anno altrettanto impegno per le opere assistenziali e culturali della Delegazione.
Poi, il Parroco della basilica dei Santi Antonio Abate e Francesca Cabrini, Mons. Ermanno Livraghi, nel salutare i partecipanti, si è mostrato felice e onorato di over potuto ospitare la Sacra Milizia e ha offerto loro una dettagliata descrizione del luogo sacro, in particolare degli imponenti affreschi.
La programmata visita guidata al Castello Bolognini di Sant’Angelo Lodigiano ha consentito di apprezzare tutti i suoi antichi locali e di conoscere nel dettaglio la sua nobile storia.
La giornata è stata conclusa nel Salone dei Cavalieri del Castello Bolognini con una cena di gala in un clima fraterno. Formulando suo messaggio augurale, il Presidente della Real Commissione per l’Italia ha ringraziato in particolar modo tutti i Confratelli che nell’anno trascorso hanno partecipato alle molte attività, riconoscendo nella Delegazione Lombardia una delle più virtuose. Ha concluso il suo saluto con sentite parole di affetto e vicinanza, e l’augurio di un Santo Natale del Signore.