Sabato 4 marzo 2023 alle ore 10.30, una rappresentanza della Delegazione di Puglia e Basilicata del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio parteciperà all’Ordinazione Episcopale di Mons. Giuseppe Laterza, eletto Arcivescovo titolare di Vartana e nominato Nunzio Apostolico nella Repubblica Centrafricana e in Ciad.
La solenne celebrazione avrà luogo presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta a Conversano. Presiederà il Sacro Rito il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, co-consacranti il Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, e Mons. Giuseppe Favale, Vescovo di Conversano-Monopoli.
Nella circostanza, Mons. Laterza sarà ricevuto nel Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e gli saranno consegnate le insegne di Cappellano Jure Sanguinis.
Stemma
D’oro, all’agnello con la testa rivolta, attraversante una croce latina di legno, il tutto al naturale e sormontante due fasce ondate diminuite d’azzurro; col capo dell’ultimo caricato di tre gigli d’oro.
Motto
Fortitudo mea Dominus
Spiegazione simbolico-teologica
Lo stemma di Mons. Giuseppe Laterza riprende ed esprime, in una sintesi grafica, alcuni aspetti della sua storia personale e, al contempo, dei suoi valori spirituali, teologici e pastorali. Al centro di tutta la composizione campeggia come figura principale l’agnello. Questi è attraversante una croce latina di legno, il tutto rappresentato nei colori naturali di queste figure. La raffigurazione costituisce sia un riferimento alla Basilica Cattedrale in Conversano, città di cui il Presule è originario, che al Mistero pasquale di Cristo. La cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, gioiello del romanico pugliese, presenta, al centro della facciata, un rosone quattrocentesco al centro del quale figura un agnello attraversato da una croce gigliata alle estremità. L’Agnello “ritto in piedi” (Ap 5,6) e la croce stanno a simboleggiare tutta l’opera salvifica del Cristo portata a compimento nella sua morte e risurrezione, e continuata, nel tempo e nella storia, dalla testimonianza di quanti lo seguono con cuore sincero e indiviso. L’Agnello si trova a sormontare due fasce ondate d’azzurro che richiamano il mare, che evocano, in specifico, i bacini naturali dell’agro di Conversano, non creati dalle mani dell’uomo. L’origine dei quali è dovuta alla lenta e inesorabile azione delle piogge, che nel tempo, hanno dissolto le rocce calcaree superficiali e modellato gli attuali invasi. L’immagine dell’acqua, così, sta a indicare l’opera di Dio per la salvezza dell’umanità. Se l’acqua esprime il desiderio della vita, il Signore porta le acque vivificanti dell’amore divino. Egli si presenta come acqua viva che disseta la sete per sempre e dal suo costato crocifisso sgorga acqua e sangue, segni del battesimo e dell’eucarestia (Gv 19,30). Cristo è l’acqua che disseta, la Vergine Maria è la Fonte d’acqua viva perché dal suo grembo verginale scaturisce la salvezza del mondo. Il titolo della Fonte è presente sia nel calendario romano che nel calendario delle chiese particolari, così, come è presente nei testi eucologici della chiesa orientale. Con questo titolo la Vergine Maria è venerata e invocata nella città di Conversano. L’umanità, attirata dalla Fonte, attinge dal Cuore di Cristo, Agnello immolato, la misericordia divina, ponendo nei cuori il forte anelito alla pace tra i popoli.
Il capo, che completa la composizione araldica, riprende il colore azzurro delle fasce ondate dell’acqua con i tre gigli dorati. Il riferimento numerico è, innanzitutto, al mistero dell’amore trinitario di Dio e al nome patronimico del titolare (Laterza). La figura del giglio, inoltre, ben si applica, anche nella sua forma stilizzata araldica, a rappresentare san Giuseppe, patrono della Chiesa universale.
Il campo principale è d’oro – come lo sono i gigli nel capo – il metallo più prezioso in araldica. Esso ben si presta a simboleggiare la gloria divina e, allo stesso tempo, il dono prezioso della fede, accolto e vissuto nella vita dei credenti.
[A cura di Don Antonio Pompili, Vicepresidente dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, Membro dell’Accademia Internazionale di Genealogia, Membro associato dell’Accademia Internazionale di Araldica]
Note biografiche
Mons. Giuseppe Laterza è nato a Conversano (BA), il 12 novembre 1970. Alunno del Pontificio Seminario Romano Maggiore e della Pontificia Università Gregoriana (1988-1993), è stato ordinato diacono a Roma, il 31 ottobre 1993, dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, e sacerdote a Conversano, il 12 novembre 1994, da Mons. Domenico Padovano, Vescovo di Conversano-Monopoli. Incardinato nella Diocesi di Conversano-Monopoli.
Ha conseguito la licenza in Teologia Liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina di Padova (1995), il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense (2000) e il Diploma in Diritto Diplomatico e Internazionale presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica (2003).
È stato Vicario parrocchiale a San Leone Magno in Castellana Grotte (1995-2001), Docente presso l’Istituto di Scienze Religiose di Conversano, Cerimoniere vescovile e Difensore del Vincolo presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese (dal 2000 fino ad oggi).
Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 2003, ha prestato servizio nelle Rappresentanze Pontificie in Uruguay (2003-2006), in Polonia (2006-2007), presso la Segreteria di Stato-Sezione per i Rapporti con gli Stati (2007-2016), alla Nunziatura Apostolica in Italia e nella Repubblica di San Marino (2017-2018). Dal gennaio 2019 è Consigliere presso la Nunziatura Apostolica in Georgia e Armenia.
Dal 2017 è Prelato d’Onore di Sua Santità.
Il 5 gennaio 2023 il Santo Padre Francesco lo ha nominato Nunzio Apostolico nella Repubblica Centrafricana e in Ciad, elevandolo alla dignità di Arcivescovo titolare di Vartana.