Sabato 4 marzo 2023, la Delegazione della Serenissima Repubblica di San Marino del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha svolto presso la Pieve di Santa Maria Assunta a San Leo (provincia di Rimini) il ritiro spirituale in preparazione della Santa Pasqua. Ha partecipato anche una rappresentanza della Delegazione di Marche e Romagna, guidata dal Delegato Dott. Carlo Cicconi Massi, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro.
Questo primo ritiro spirituale organizzato dalla Delegazione di San Marino ha rappresentato un momento di particolare rilevanza, richiamando il fondamentale valore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, la sua sacralità e con le finalità da perseguire, che la Preghiera del Cavaliere Costantiniano indica specificamente: la Glorificazione della Santa Croce, la Propaganda della Fede e la Difesa della Chiesa.
Il ritiro è stato stimolato poi dalla cornice della splendida Rocca e della magnifica Pieve ospitante, unico poiché San Leo è ricca non solo di antiche tradizioni spirituali, ma anche culturali. Inoltre, custodisce e accomuna, per l’antica storia dei due Santi, San Marino e San Leo, Patrono della Diocesi San Marino-Montefeltro [1].
Questo momento di riflessione nel periodo quaresimale è stato presieduto da Mons. Andrea Turazzi, Vescovo di San Marino-Montefeltro, che ha indirizzato il ritiro commentando alcune letture [2] e ha consegnato un documento con pensieri di riflessione per il cammino quaresimale personale [3].
Al termine, Mons. Turazzi è stato omaggiato con una pergamena realizzata manualmente con una preghiera di San Marino, mentre i Delegati lo hanno ringraziato anche a nome dei Cavalieri, delle Dame, dei Postulanti e degli ospiti presenti, per la sua riflessione, per la celebrazione e per le parole contenute nel documento che ha consegnato.
A seguito del ritiro, Mons. Turazzi ha presieduto la celebrazione della Santa Messa, concelebranti il Cappellano della Delegazione di San Marino, Don Marco Scandelli e il Cappellano della Delegazione delle Marche e Romagna, Mons. Umberto Gasparini.
Al termine della Santa Messa, il Delegato di San Marino Cav. Cesare Tabarrini, Cavaliere di Merito, ha indirizzato un saluto al Presidente della Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marino, S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Balì Gran Croce di Giustizia decorato con Collare.
La giornata si è conclusa con il pranzo fraterno.
[1] La storia di San Marino e San Leo
Nel 257 due Cristiani di nome Leone e Marino, provenienti dall’isola di Arbe in Dalmazia, giungono a Rimini attratti dall’opportunità di lavorare come scalpellini. Accanto al lavoro, mettono da subito l’attività di evangelizzazione della popolazione riminese. Per sfuggire alla persecuzione dell’Imperatore Diocleziano, si rifugiano in cima al Monte Titano. Dopo tre anni Leone, con un piccolo gruppo di compagni, si reca presso la rupe del Monte Feliciano nella quale costruisce una piccola cella e una cappella dove, nel segreto, raduna i Cristiani. La sua opera missionaria lo portò a diventare pastore della futura Diocesi di Montefeltro, della quale, per tradizione, è considerato il primo vescovo, anche se l’istituzione ufficiale della diocesi è avvenuta alcuni secoli dopo. Dopo la morte di Leone, il suo corpo viene deposto in un sarcofago di pietra di cui si conserva tutt’oggi il coperchio.
La città di San Leo sorge su uno sperone di roccia con le pareti a strapiombo sulla valle del Marecchia. La sua splendida fortezza (XV secolo), opera di Francesco di Giorgio Martini, domina la valle dalla sommità della rupe inaccessibile. Di origini antichissime, la città dà il nome alla provincia del Montefeltro, essendo l’antica Mons Feretrius romana. Fu capitale d’Italia con Berengario II dal 962 al 964. San Leo che ne fu l’evangelizzatore (IV secolo) è oggi il patrono.
Cultura e architettura storica in San Leo
Nel centro storico le due meravigliose chiese, la Pieve (XI secolo), ove si è svolto il ritiro spirituale e la Cattedrale (XII secolo), e la torre civica, ora campanile della Cattedrale. Nei dintorni il convento francescano di Sant’ Igne (1243); la Rocca di Francesco di Giorgio Martini (XV secolo); il Palazzo Mediceo (1517-1523), che accoglie il Museo d’Arte sacra, la Biblioteca e l’Archivio Storico. Fra le persone famose ricordiamo Dante Alighieri che parla di San Leo nella Divina Commedia; San Francesco che si fermò a predicare e che ebbe in dono il monte della Verna (1213); e il Conte di Cagliostro finì i suoi giorni in una cella della Rocca (il Forte).
[2] Le letture
Genesi 28,10-19 “Il Signore era qui ed io non lo sapevo”
Primo Libro dei Re 19,1-13 “Il Signore non era nel terremoto…”
Matteo 16,1-4 “Domani sarà bello”
[3] Pensieri e consigli per la riflessione personale
1. Meravigliarsi davanti al mondo che ci circonda e ringraziare
Prendere coscienza che tutto è dono e ringraziare il Creatore che è buono e vuole il nostro bene
2. Custodire la fiducia
Accettare che i disegni di Dio non siano i nostri e rimettersi nella Sua volontà
3. Incontrare le persone
È attraverso l’altro che Dio agisce sulle nostre vite
4. Rileggere la propria storia
Fare attenzione a come risuonano in noi gli avvenimenti e farsi accompagnare
5. Osare la preghiera di domanda
Domandare allo Spirito Santo, chiedere di aumentare la propria fede, per mantenere la nostra alleanza con questo Dio misterioso, costi quel che costi
6. Essere prudenti
Andarci piano nel cercare Dio nelle cose straordinarie, cercare piuttosto di vedere quello che ci dà vita