Come consueta e gradevole tradizione, il prossimo mese, il 5 dicembre 2021 II Domenica di Avvento, avrà luogo l’incontro prenatalizio della Delegazione della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Alle ore 10.00 si svolgerà nella Sagrestia della Basilica Santuario di Santa Maria della Quercia in Viterbo un momento di raccoglimento spirituale e di preparazione ai Santi Sacramenti.
Alle ore 10.30 verrà officiata la Celebrazione Eucaristica dal Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Presidente della Corte di Cassazione dello Stato della Città del Vaticano, Bali Gran Croce di Giustizia.
Seguirà alle ore 13.00 un’agape fraterno, aperto anche alle famiglie ed agli amici dei Confratelli, presso il Ristorante “Acqua Rossa” in Viterbo (Strada Teverina 86), con lo scambio degli auguri natalizi e la raccolta del donativo in favore della Casa di Accoglienza “Madre Teresa di Calcutta”.
La Basilica di Santa Maria della Quercia, a circa due chilometri dal centro di Viterbo, sulla strada per Bagnaia, è il Santuario più importante della Provincia di Viterbo, dedicato alla Madonna della Quercia, Custode della Città di Viterbo.
Nel 1417 un artista locale dipinse un’icona della Vergine con il Bambino, su disegno di un pittore locale Maestro Martello. L’immagine fu posta su una quercia in campagna e divenne motivo di venerazione. Nel 1467, in seguito ad un’epidemia di peste, la popolazione eresse a devozione una capanna di legno che circondava la quercia. Nel 1467 fu eretto un altare e una cappella voluta da Papa Paolo II. La cappella era inizialmente affiliata all’ordine dei Gesuati, ordine toscano attivo nell’assistenza ai pellegrini. I Francescani nel giro di pochi anni sostituirono i Gesuati e commissionarono questa chiesa più grande. Fu costruita in stile rinascimentale tra il 1470 e il 1525. L’8 aprile 1578 fu consacrata dal Cardinale Francesco de Gambara, che vi è sepolto. Il santuario acquisì molti mecenati, compresi i Papi. Nel 1867 Pio IX elevò la chiesa a basilica minore.
La facciata è realizzata con pietra rustica. Le tre lunette del portale presentano decorazioni in terracotta raffiguranti la Madonna, Santi e Angeli (1504–1508), completate da Andrea della Robbia. Il campanile ha tre ordini di colonne. L’interno è a tre navate con soffitto disegnato da Antonio da Sangallo il Giovane, raffigurante i simboli della Madonna, di Papa Paolo III e il Leone simbolo di Viterbo. La controfacciata presenta un affresco (1636) raffigurante il Miracolo del Sacerdote di Canapina di Angelo Pucciati. Le pareti delle cappelle presentano affreschi sei-settecenteschi staccati da chiese vicine soppresse o distrutte. Nel presbiterio si trova una piccola struttura a tempietto (1490) di Andrea Bregno, intorno furono completati i dipinti di Michele Tosini, nipote di Domenico Ghirlandaio.
Scriveva lo storico Mortier nei primi del ‘900: «La Madonna della Quercia è il tesoro della città di Viterbo, ed a lei appartiene non solo per diritto di proprietà territoriale, ma, e più ancora, per la intensa devozione che le è stata incessantemente tributata da secoli, cosa che costituisce un diritto di ben d’altra guisa inalienabile: il diritto del cuore». Questo ”diritto del cuore” la Madonna della Quercia l’ha conquistato nel corso dei secoli, mantenendo sempre un posto caro e davvero speciale nell’anima dei Viterbesi (e non solo).