Nella mattinata di sabato 6 novembre 2021 si è tenuta alla Basilica di San Giovanni Maggiore in Napoli una conferenza dal tema IN HOC SIGNO VINCES – Convegno di studi su Costantino, con mostra delle riproduzioni di alcune opere di Raffaello e la sua scuola degli affreschi dei Musei Vaticani.
L’evento è stato organizzato dal Parroco Don Salvatore Giuliano, che ha moderato gli interventi della Prof.ssa Francesca Amirante, Storica dell’Arte; di Don Andrea Di Genue, Storico del Cristianesimo; e del Prof. P. Edward McNamara, LC, Decano della Facoltà di Teologia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Ma chi era Costantino? Uomo dotato di enorme carisma, Costantino (274-337) regnò per un periodo lunghissimo su un territorio che comprendeva quasi tutto il mondo conosciuto. Un Regnante, uno Stratega, ma anche un Teologo, il cui ruolo fu determinante non soltanto per l’evoluzione del Cristianesimo in Occidente, ma per la libertà di culto di tutte le religioni nei confini dell’Impero Romano. Gli interventi dei relatori hanno evidenziato come Costantino abbia influenzato la Storia, la Religione e l’Arte, e la sua modernità continua ad affascinarci ancora oggi.
La Basilica di San Giovanni Maggiore, dove si è svolto l’evento, è una delle Chiese più antiche di Napoli. La tradizione vuole che vi fosse seppellita Partenope, la sirena a cui il mito antico attribuisce la fondazione della Città di Napoli.
In questo stesso luogo venne eretto dall’Imperatore Adriano un Tempio Pagano dedicato ad Antinoo (prima metà del II sec. d.C.) e secondo la tradizione poi convertito in Chiesa Cristiana da Costantino nel IV sec. d.C., che la volle dedicare a San Giovanni Battista e a Santa Lucia, come voto, dopo essere scampati ad un naufragio insieme alla figlia Costanza.
In questo magnifico contesto ha presenziato anche la Delegazione di Napoli e Campania con la partecipazione del Delegato, il Nob. Manuel de Goyzueta dei Marchesi di Toverena e di Trentenare e il Corpo Internazionale di Soccorso Costantiniano nella persona del Cav. Alfredo Buoninconti.