Si è concluso domenica 6 novembre 2022, presso la sede dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, il 189° Corso di Diritto Internazionale Umanitario per Operatori Internazionali. Il corso, proposto dalla Delegazione Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, è stato approvato dalla Commissione Nazionale DIU della Croce Rossa Italiana nell’ambito della pianificazione dell’intensa attività didattica del 2022.

Come abbiamo annunciato [QUI], il corso si è svolto nell’ambito delle attività formative della Delegazione, visto e considerato il numero considerevole di Cavalieri e Volontari con status militare, con lo scopo di consolidare e integrare la conoscenza dei principi e norme del Diritto Internazionale Umanitario.

Le lezioni sono state tenute sotto la Direzione del Vol. Ten. Francesco Marciano, dai docenti istruttori DIU. I discenti, tutti militari, hanno avuto la possibilità di affrontare le principali tematiche del Diritto Internazionale Umanitario: dalla classificazione dei conflitti, alla corretta individuazione della legittimità dei combattenti; dalla definizione degli obiettivi militari, alle regole che governano l’impiego di mezzi e metodi di combattimento, cosi come la protezione dei beni civili, dei beni culturali e della popolazione civile, passando per le norme di protezione del personale sanitario e per una analisi della struttura del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
In apertura del corso, il promotore e organizzatore, Cav. Dott. Luigi Campanile, ha letto il messaggio per gli docenti istruttori e i corsisti del Gran Maestro, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, esprimendo il suo compiacimento con l’iniziativa.

Il Messaggio del Gran Maestro

Nob. Avv. Roberto Saccarello
Cavaliere Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro
Delegato della Tuscia e Sabina
Madrid, 30 ottobre 2022
Cari Confratelli,
Cari Istruttori di Diritto Internazionale Umanitario della Croce Rossa Italiana,
Cari Corsisti.
A tutti voi riuniti presso l’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana in Roma, un affettuoso saluto.
Ho appreso con piacere che nell’ambito delle attività formative, la Delegazione Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha organizzato, in collaborazione della Commissione DIU della CRI, il Secondo Corso Operatore di DIU, con lo scopo di consolidare e integrare la conoscenza dei principi e norme del Diritto Internazionale Umanitario.
Considero molto opportuno questo Corso, visto che il Diritto Internazionale Umanitario e le operazioni di pace stanno assumendo un ruolo sempre crescente nel panorama internazionale, specialmente nei tempi attuali, con i numerosi conflitti in corso in molti Paesi.
Infatti, mentre i Diritti Umani trovano la loro massima tutela in tempo di pace, il Diritto Umanitario Internazionale si applica in tempo di conflitto armato e ha come scopo preminente quello di porre delle regole al conflitto al fine di limitarne le conseguenze nefaste, tutelando, per esempio, i non-combattenti, siano essi civili o ex-combattenti, soldati che abbiano cioè deposto le armi.
La nascita del Diritto Internazionale Umanitario ha radici profonde, se in data relativamente recente. Henry Dunant, un umanista svizzero, rimasto colpito dalle sofferenze viste sul campo di battaglia e dall’agonia di tanti soldati feriti ed abbandonati alla loro sorte, suggerì la necessità di intervenire. Grazie alla sua opera, nel 1863 nacque la Croce Rossa. Il trattato internazionale allo scopo di garantire la protezione dei feriti sul campo di battaglia, risale al 22 agosto dell’anno successivo. Questa data è passata poi alla storia come la nascita ufficiale del Diritto Internazionale Umanitario, costituito oggi dalle quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 e i due Protocolli aggiuntivi dell’Aja del 1977.
Proprio in ragione del suo scopo di limitare gli effetti dei conflitti armati, il diritto internazionale umanitario deve dunque essere rispettato da chiunque vi partecipi, senza eccezioni. Violazioni gravi di questo diritto (come, ad esempio, tortura e trattamenti inumani di prigionieri, cattura di ostaggi, attacchi alla popolazione civile), sono considerate crimini di guerra.
Conosco la particolare sensibilità dell’Italia per le tematiche di Diritto Internazionale Umanitario, in linea con la sua lunga tradizione di difesa e salvaguardia dei diritti e della sicurezza dei civili in situazioni di conflitto armato, con particolare attenzione alle persone appartenenti alle categorie più vulnerabili.
Da parte sua, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio si propone, nell’ambito delle sua attività, di dare il suo sostegno anche alle opere eminentemente sociali dell’assistenza ospedaliera e della Beneficenza, nonché alla promozione della pace tra i popoli e alla difesa dei più deboli, come appunto in quest’ultimo si trova il delicato compito dell’Operatore di Diritto Internazionale Umanitario.
Ringrazio la Croce Rossa Italiana, i suoi Istruttori DIU e in particolar modo il Confratello Dott. Luigi Campanile, organizzatore e promotore del corso in oggetto, con l’obiettivo di consolidare tra i Cavalieri Costantiniani la diffusione di questa materia così importante.
Formulo a tutti i partecipanti i migliori auspici di un corso fruttuoso.
Pedro di Borbone delle Due Sicilie
Duca di Calabria, Conte di Caserta
Gran Maestro
Esito positivo è risultata la prova finale per i partecipanti al 189º corso Operatore di Diritto Internazionale Umanitario della Croce Rossa Italiana, che hanno ricevuto la qualifica di Operatore Internazionale. «Il corso, che ha ottenuto grande successo tra i partecipanti provenienti da varie parti della penisola, dimostra non solo l’importanza della materia, soprattutto nell’attuale contesto internazionale, ma anche l’attenzione che la Croce Rossa Italiana dedica alla diffusione del Diritto Internazionale Umanitario per il tramite dell’attività della Commissione Nazionale DIU. Già abbiamo chiesto la possibilità di calendarizzare altri corsi per il prossimo anno, per consolidare e diffondere i principi del DIU», ha dichiarato il Cav. Dott. Luigi Campanile.