Giovedì 9 marzo 2023, in occasione dell’incontro mensile della Delegazione della Lombardia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, dopo la Santa Messa celebrata alle ore 18.45 dal Cappellano di Delegazione Mons. Federico Gallo, Cappellano Jure Sanguinis nella chiesa di San Sepolcro in Milano, avranno luogo due “conferenze brevi” su temi distinti, tenuti da due Cavalieri della Delegazione del Triveneto.
La prima conferenza sul tema 17 giugno 1717. Il battesimo del fuoco dell’Ordine Costantiniano:
la guerra in Dalmazia verrà tenuta dal Cav. Dott. Nicola Bergamo, che approfondirà l’aggettivo “Militare” che si trova nella denominazione dell’Ordine Costantiniano.
Il Relatore si soffermerà su questo significato evento storico, che ha visto il Reggimento Costantiniano armato dal Duca di Parma e Piacenza, Francesco Farnese, composto da 2.000 effettivi, nel 1717 affiancare le truppe della Serenissima Repubblica di Venezia e del Sacro Romano Impero nella guerra contro gli Ottomani in Dalmazia. La Campagna Dalmata della Milizia Costantiniana ha avuto un ruolo determinante nella successione dei Farnese al Gran Magistero dell’Ordine Costantiniano. Infatti, il Duca Francesco Farnese partecipò alla Campagna dalmata non in veste di Sovrano di un piccolo Stato, ma come Gran Maestro di un antico e glorioso Ordine Equestre, erede della tradizione Imperiale d’Oriente, negli stessi territori dell’antico Despotato d’Epiro, contesi alla Sublime Porta, in cui l’Ordine Costantiniano si era stabilito ed aveva operato nei secoli precedenti. La riconquista di queste terre avrebbe assicurato, tra l’altro, ovvie benemerenze da parte di Papa Clemente XI che stava elaborando la Bolla definitiva di approvazione della cessione dell’Ordine alla famiglia Farnese da parte dell’ultimo Gran Maestro Angelo Comneno, rimasto senza eredi legittimi. In forza anche del grande tributo di sangue patito proprio nella guerra in Dalmazia, questo evento storico permise ai Farnese di assicurarsi la benevola attenzione della Santa Sede e la pacifica successione ai Comneno nel titolo Gran Magistrale dell’Ordine Costantiniano. La riconoscenza del Papa Clemente XI, che era stato Cardinale protettore dell’Ordine, si manifestò l’anno successivo con la tanto sospirata ed attesa emissione della fondamentale Bolla Militantis Ecclesiae (27 maggio 1718) – tuttora vigente e di cui la Sacra Milizia ha celebrato il Tricentenario cinque anni fa – di concessione del Gran Magistero ai Farnese in forma piena e incondizionata e con il conferimento all’Ordine ed ai suoi Cavalieri di un altissimo ed amplissimo numero di privilegi e guarentigie, guadagnati sul campo e non in virtù di un nebuloso ed incerto passato.
La seconda conferenza sul tema La Legge 178/1951 e le Commissioni in materia di onorificenze” verrà tenuta dal Cav. Alessandro Scandola, che presenterà l’istituzione dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e la dottrina in materia di onorificenze cavalleresche vigente nel nostro Paese.
Il relatore è autore dei volumi Le insegne cavalleresche autorizzate dalla Repubblica (Vertigo Edizioni 2015, pp. 257), con la prefazione dell’On. Alberto Lembo, già Presidente delle Commissioni consultive in tema di onorificenze cavalleresche istituite presso il Governo Italiano e disegni delle decorazioni concessi dal Dott. Fabio Cassani Pironti e dal Dott. Michele D’Andrea, esperti di segni d’onore e autori di diverse opere; Dottrina e giurisprudenza in materia di onorificenze cavalleresche. L’Archivio Lembo, in collaborazione con l’On. Alberto Lembo (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini cavallereschi – ICOC 2018, Volume I pp. 356, Volume II pp. 756), un lavoro articolato in due volumi, con premessa del Dott. Pier Felice degli Uberti, Presidente dell’ICOC e prefazione di S.E. Stefano Ronca, Ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta presso la Repubblica Italiana.; L’Ordine Costantiniano di San Giorgio: Storia, Governo, rapporti con la Repubblica Italiana, procedure autorizzative, decorazioni, porto delle insegne (ZeL Edizioni 2021, pp. 136) [QUI]; Il Sovrano Ordine di Malta e l’Italia. Sistema di Governo, organizzazione territoriale e trattati (Logart Press Editore 2019, pp. 176), con prefazione di S.E. Paolo Borin, Ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta presso la Repubblica Federale Democratica d’Etiopia e Rappresentante permanente presso l’Unione Africana, e con introduzione dell’On. Alberto Lembo; L’Ordine di Malta. Cenni di storia e attualità (Zel Edizioni 2022, pp. 31), con lettera di presentazione del Delegato della Delegazione Gran Priorale di Verona del Sovrano Militare Ordine di Malta, Saverio Adilardi.
Gli Ordini cavallereschi sono tra le più alte onorificenze concesse ad un cittadino, particolarmente benemerito nei confronti di una nazione o di una dinastia. Esse ricompensano civili, militari, meriti nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia, nell’impegno in cariche pubbliche e in attività svolte a fini sociali e umanitari. Dalla nascita della Repubblica, però, sono comparsi una moltitudine di “falsi Ordini”, abili millantatori che, giocando sulle assonanze terminologiche e sulla somiglianza dei simboli vendono ancora oggi cavalierati e titoli nobiliari falsi e senza alcun valore, mietendo vittime anche illustri. Per arginare questo fenomeno e regolamentare il conferimento degli onori nazionali o concessi da un ordinamento diverso da quello italiano, è stata appositamente istituita una legge.
Al giorno d’oggi, pochi sanno davvero cosa siano gli Ordini cavallereschi, pochi conoscono la loro storia, le loro tradizioni e quali di questi siano autorizzabili dalle autorità italiane.