Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
Real Commissione per l’Italia
Delegazione del Piemonte e Valle D’Aosta
Messaggio di auguri per la Santa Pasqua del Delegato
Carissime Consorelle,
Carissimi Confratelli e Carissimi Postulanti,
La stretta vicinanza alla festività della Santa Pasqua di Resurrezione di Cristo nostro Signore, ci porta a riunirci con la preghiera e, a condividere, oltre al messaggio augurale, anche nuovi propositi di rinascita spirituale.
La prova che stiamo affrontando in questo periodo, ci ha fatto ritrovare alcuni valori che da tempo sembravano essere perduti: la famiglia, la solidarietà, l’amore verso il prossimo, il rispetto per gli altri, ma soprattutto la fede e la spiritualità. Tutti valori che, nelle nostre raccomandazioni, consideravamo perduti e causa del degrado sociale, etico e morale del nostro tempo.
È molto difficile trovare le espressioni più adatte per riuscire a definire in modo adeguato questo tempo. Abbiamo tutti la percezione di vivere giorni di passione piuttosto che giorni pasquali. Le nostre riflessioni abbracciano i tanti campi del nostro vivere, ma tentando di andare un po’ al fondo di tutte le questioni, penso che la più seria sia quella che riguarda la nostra condizione umana, perché è proprio questa che rende ancor più luminosa la gioia pasquale.
Tutti noi abbiamo bene in mente la figura del Santo Padre, Papa Francesco, la sera di venerdì 27 marzo e le Sue parole che riportiamo perché riteniamo possano essere un messaggio di speranza e di resurrezione:
“Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Ci sentivamo forti e capaci di tutto.
Ma la tempesta ha smascherato la nostra vulnerabilità e lasciato scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità.
Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri ego, sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella benedetta appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli”.
Il nostro più sentito augurio di buona Pasqua, oltre alle nostre famiglie e ai nostri cari, va in questo momento, ai medici, agli operatori sanitari, ai volontari che da settimane dedicano ore ed ore, sacrificio, spirito di dedizione, professionalità, ben oltre il tempo e il dovere professionale dovuto. L’augurio va anche agli imprenditori, commercianti, artigiani e ai liberi professionisti che si sono trovati nella condizione di dover chiudere nottetempo, le proprie attività e che, alla riapertura, saranno chiamati ad un ingente sacrificio fatto di tanto coraggio e di altrettanta fatica; alle Forze dell’ordine e alla Protezione civile; agli anziani e ai giovani; ai papà e alle mamme, che non hanno potuto accompagnare in chiesa i loro cari defunti, non hanno potuto visitare in ospedale i loro malati o gli anziani nelle case di cura, ma hanno potuto sentire ancora di più il valore della famiglia, della casa, degli affetti; alle migliaia di persone che si troveranno alla fine della crisi senza un lavoro. A tutti loro vanno i nostri auguri e le nostre preghiere.
Consapevoli di vivere un momento particolarmente difficile e impegnativo per tutti, invochiamo raccolti in preghiera, l’aiuto del Signore e della Beata Vergine delle Grazie, affinché possano sostenere il cammino di fede del popolo di Dio. Con gli auguri di una vera risurrezione per tutti.
Torino, addì 9 aprile 2020
Delegato
Nob. Avv. Paolo Maria Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy
Cavaliere di Giustizia
Messaggio di auguri Pasquali del Cappellano di Aosta
Carissimi Confratelli, siamo giunti alla S. Pasqua quest’anno, purtroppo, con il suo messaggio sconvolgente di vita dentro la morte. Abbiamo vissuto e viviamo giorni pesanti e faticosi ma la Risurrezione di Gesù a noi tutti dice che dalle tenebre può scaturire la luce, quella luce che illumina anche gli sforzi ancora da compiere per contenere e superare la pandemia. Tutti lottiamo cercando di fare la nostra parte, coltivando la speranza dataci dalla fede nel Dio della vita.
La Risurrezione di Gesù a noi dice la potenza di Dio, quel Dio che non abbandona chi confida in Lui e impegna noi tutti a guardare al futuro per uscire da questo triste tempo cambiati.
Tre domande dobbiamo porci: il periodo che stiamo vivendo cosa modifica nella mia relazione con Dio? Nella relazione con me stesso? Nella relazione con gli altri, a partire dalla mia famiglia?
Vorrei rispondere riassumendo il mio augurio pasquale in due atteggiamenti: fidarsi come figli della bontà di Dio verso i suoi figli camminando da fratelli nella vita nuova che lo Spirito del Risorto rende possibile nell’amore. Buona Santa Pasqua a tutti Voi e alle Vostre Famiglie!
Aosta, addì 9 aprile 2020
Don Fabrizio Balestra
Cappellano di Merito