Domenica 11 giugno 2023 è stata celebrata a Nola la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo con la tradizionale partecipazione di rappresentanze della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, unitamente alle varie Confraternite cittadine e alle numerose associazioni religiose nolane (Gruppo di Preghiera Padre Pio, Terzo Odine Francescano, Ass.ne Santa Rita, Ass.ne Madonna di Pompei, Ass.ne Sacro Cuore, Arciconfraternita San Luigi Gonzaga, Arciconfraternita San Raffaele Arcangelo, Arciconfraternita Madonna del Carmine, Compagnia di San Paolino, Ass.ne del SS Sacramento).

Il Vescovo di Nola, Mons. Francesco Marino, ha presieduto, con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale, Religiosi, Religiose e diaconi, sia il Solenne Pontificale sia la Processione Eucaristica snodatasi per le strade della Città. Prima del Sacro Rito, si è tenuto nella sagrestia della Cattedrale il rituale saluto al Vescovo diocesano, anche a nome del Delegato, il Nob. Manuel de Goyzueta di Toverena, dei Marchesi di Toverena e Trentenare, da parte del Prof. Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento. Mons, Marino ha espresso parole di apprezzamento per i vari sodalizi, invitandoli a proseguire nei loro carismi e nelle loro opere religiose e caritative.

Nella sua omelia, Mons. Marino ha ricordato i valori della Santa Eucaristia: «Cristo continua ad essere il cuore pulsante della comunità cristiana, della sua vita e del suo impegno nel mondo. L’imperativo che il Signore rivolge ai discepoli in occasione del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci che abbiamo appena ascoltato, ci interpella infatti ancora oggi. Interpella ciascuno di noi, secondo la propria vocazione: “Date voi stessi loro da mangiare”. Un imperativo che nasce dal cuore stesso di Gesù e che rimanda al senso ultimo dell’Eucaristia, che rimanda non solo al suo valore rituale ma sacramentale: è la Chiesa tutta chiamata a sfamare la folla, così come ogni singolo discepolo è chiamato a manifestare come Gesù Cristo dà consistenza alla vita. È un imperativo che abbraccia la vita e non solo il rito. Dovunque noi siamo dobbiamo dare Gesù Cristo per sfamare l’uomo: ognuno di noi è attivo nel mondo e dunque responsabile, partecipando nell’Eucaristia, di trasmettere Gesù Cristo al mondo. Nell’Eucaristia siamo assimilati a Cristo, ricevendo la pienezza di vita che è in lui e che ci rende abili a produrre il suo futuro. Nell’Eucaristia si staglia in maniera grandiosa l’autodonazione di Gesù in cui noi siamo coinvolti per portare al mondo la pienezza di tutto che è l’amore. “Date voi stessi loro da mangiare”: dare Cristo ma anche noi stessi, facendo della nostra vita dono per gli altri».
La Solenne Processione del Corpus Domini, anche quest’anno ha seguito il percorso canonico per le strade della Città. Partita dalla Basilica Cattedrale dedicata all’Assunta, la Processione Eucaristica si è snodata per le varie strade del Centro Storico di Nola con i balconi addobbati con preziose coperte, luci e fiori, seguendo il percorso canonico: corso Tommaso Vitale, via Morelli e Sivati, via Principessa Margherita, via Senatore Giuseppe Cocozza, piazza Paolo Maggio, via Ambrogio Leone, via Giovanni Merliano, piazza Calabrese, via Luigi Tansillo, via San Felice, via San Paolino, piazza Marco Claudio Marcello, via Camillo de’ Notaris, corso On. Tommaso Vitale, al suono festante delle Campane delle Chiese della Città e della Banda Musicale Città di Nola, tra preghiere e litanie scandite dai microfoni portatili. Alla fine, è ritornata di nuovo in Cattedrale.
Nel corso della Processione Liturgica. il Vescovo Marino ha portato il Santissimo Sacramento sotto l’antico baldacchino di stoffa pregiata e ricamata, decorato da frange, drappi e fregi dorati, e sorretto da sei aste per il trasporto manuale da parte da un sestetto di portantini. Hanno avuto l’onore di fare la scorta gli associati della Compagnia di San Paolino, con quattro Cavalieri Costantiniano (Carlo Iavazzo, Nicola Carifi, Michele Todino e Bruno di Palma), che come tedofori si sono alternati durante il percorso a quattro Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Sono stati allestiti lungo il percorso della processione vari altarini votivi dove il Santissimo, protetto da un pregiato ombrellino di seta di tessuto a damasco nel passaggio tra il baldacchino e l’altare, è stato esposto alla adorazione dei fedeli con la Benedizione Eucaristica impartita da Mons. Marino. Gli altarini erano allocati: uno presso il Museo Storico Archeologico, sito nell’ex Chiesa e Convento di S. Maria La Nova, uno al crocevia tra via Ambrogio Leone e via Merliano, nei pressi delle Ex Carceri Mandamentali, ex Convento di S. Spirito, uno nei presso dell’incrocio del Rione Salvatore (Piazza Calabrese) ed un altro ancora nei pressi delle l’incrocio di Palazzo Catena, (piazza M.C. Marcello) tra via San Paolino e via De Notaris. Con la sicura speranza che Il Corpo Mistico del Signore nel suo percorso abbia portato sollievo alle sofferenze e che il territorio che ha attraversato possa trovare al più presto il giusto riscatto dai molti danni causati dalla pandemia e dalle guerre.
