Come abbiamo anticipato [QUI], la Delegazione del Triveneto del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ha svolto sabato 11 dicembre 2021 a Padova un incontro spirituale e conviviale in occasione delle festività natalizie.
La Santa Messa, presieduta da Mons. Alberto Albertin, Vicario episcopale per la vita consacrata della Diocesi di Padova, è stata celebrata nell’Abbazia benedettina di Santa Giustina, all’interno della Cappella di San Luca. Il luogo, di antica devozione e grande fascino, contiene in una preziosa urna le spoglie dell’Evangelista.
Al termine della Santa Messa, dopo il saluto alla Croce, il gruppo di Cavalieri e Dame si è spostato nell’antico chiostro dell’abbazia per una visita del vasto complesso e dei suoi annessi. Grazie ad una guida di eccezione, l’Abate mitrato del Monastero di Santa Giustina, Dom Giulio Pagnoni, OSB, si è appresa la storia millenaria di questo centro mistico e culturale di straordinaria importanza. Le parole di Dom Pagnoni hanno permesso di svelare tanti segreti del luogo e la narrazione è stata impreziosita da diversi interessanti aneddoti.
Terminata la visita nella bellissima sala affrescata del monastero, il gruppo si è spostato presso lo storico Circolo Ufficiali di Palazzo Zacco in Prato della Valle per la presentazione del nuovo libro sull’Ordine Costantiniano del Cav. Dott. Alessandro Scandola [QUI]. Il Delegato Vicario per il Triveneto e Consigliere della Real Commissione per l’Italia, Nob. Paolo dei Conti Borin, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, ha conversato con l’autore del libro.
La successiva discussione si è focalizzata sulla cosiddetta “disputa dinastica”. È stato dimostrato quanto la linea della primogenitura farnesiana, impersonata dal Gran Maestro, il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, sia la sola che può legittimamente continuare la secolare storia del glorioso Ordine Costantiniano.
Sono seguite poi delle comunicazioni e la consegna dei diplomi di ingresso ai nuovi Cavalieri e alle nuove Dame. L’incontro è stato concluso e coronato da una cena conviviale, con il proposito di ritrovarsi quanto prima, secondo lo spirito di fratellanza e comunità che contraddistingue gli appartenenti alla Sacra Milizia.