In questo tempo di Avvento, lunedì 11 dicembre 2023 presso il Santuario di San Giuseppe in Enna, il Parroco Don Giacomo Zangara, Cappellano di Merito con Placca, ha officiato la solenne Santa Messa prenatalizia per il Gruppo di Enna della Delegazione della Sicilia Orientale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
In coerenza con i fini istituzionali, spirituali e sociali della Sacra Milizia, i Referenti del Gruppo, la Dott.ssa Salvatrice Lucia Giunta, Dama di Merito con Placca e il Dott. Filippo Cuda, Cavaliere di Merito, fortemente sostenuti dal Delegato per la Sicilia Orientale, il Nob. Ferdinando Testoni Blasco, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, hanno organizzato una raccolta fondi tra i membri, i quali hanno reso possibile di consegnare a Don Zangara una generosa offerta da destinare ai bisognosi della Parrocchia.
Si definisce Avvento il periodo liturgico che anticipa, in termini di preparazione, la solennità del Santo Natale. La parola Avvento deriva dal verbo “venire”, per indicare le due “venute” di Gesù. La prima coincide con la Sua nascita a Betlemme. Per quanto concerne la seconda “venuta” del Cristo, nessuno potrà mai individuarne l’esatto tempo: dall’attimo in cui è avvenuta l’Ascensione di Gesù, la fine del mondo può avvenire in qualsiasi momento.
La preparazione al Santo Natale venne inaugurata per ha prima volta nel IV secolo con una durata di tre settimane ed è proprio sul finire di tale secolo che si registrarono in modo particolare in Spagna e in Gallia i primi tentativi di preparazione alla solennità.
Segno concreto del periodo dell’Avvento è la tradizionale corona, di origine germanica e cristianizzata nel medioevo, che nel suo insieme rappresenta il cammino di attesa e di preparazione al Natale. In questa, il verde dell’abete e dell’agrifoglio simboleggiano l’eternità e la vita che perdura, mentre il cerchio della corona rappresenta l’amore di Dio, senza inizio e fine. Le quattro candele, posizionate sulla corona, accese una alla volta in ogni domenica di Avvento, hanno un significato preciso: la prima rappresenta la speranza, la seconda la pace, la terza la gioia e l’ultima l’amore. I concetti del simbolismo ad esse legato sono: indirizzare il Cristiano verso la luce della propria fede, indicare al Cristiano di essere egli stesso la luce che rompe il buio del mondo e preparare il Cristiano affinché con la propria testimonianza riesca ad illuminare le menti dei suoi simili.
La chiesa del Monastero di San Benedetto, ora Santuario di San Giuseppe, fa parte del complesso monastico che lungo la via Roma, principale asse viario del centro storico della città di Enna, va da piazza Coppola a piazza Colajanni.
La facciata, tipicamente seicentesca, culmina in una cella campanaria.
Si accede al Santuario da una scalinata in pietra lavica racchiusa da un’artistica cancellata in ferro battuto.
L’interno si sviluppa a navata unica. Sopra l’altare maggiore ci sono le statue della Sacra Famiglia in arte popolare barocca, opera di un certo Mastro Greco. Nell’abside si possono ammirare dipinti che rievocano episodi della vita di San Giuseppe.
Il Santuario possiede anche diverse pale d’altare, un Ecce Homo a mezzo busto, ed uno straordinario paliotto argenteo realizzato nel 1768 da Francesco Martinez, Vincenzo e Antonio Natoli su disegno di Andrea Gigante.
Di notevole interesse artistico sono i dipinti di San Benedetto, di Santa Scolastica, il grande quadro della Madonna del Rosario, la statua della Madonna del Carmelo, un Crocifisso del XV secolo e il quadro rappresentante la Deposizione di Cristo del XVIII secolo.