Santa Messa in onore della Beata Maria Cristina a Moncalieri

Come abbiamo annunciato [QUI], domenica 12 febbraio 2023 la Rappresentanza di Torino della Delegazione Piemonte e Valle d’Aosta del Sacro...

Come abbiamo annunciato [QUI], domenica 12 febbraio 2023 la Rappresentanza di Torino della Delegazione Piemonte e Valle d’Aosta del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio si è ritrovata nell’antica Collegiata di Santa Maria della Scala in Moncalieri, per rendere omaggio alla Beata Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie.

In questo insigne tempio, capolavoro dell’architettura gotico-lombarda in territorio piemontese, mossi dal comune desiderio di ricordare ed onorare la “Reginella Santa” in un luogo a lei particolarmente caro, Cavalieri, Dame, Postulanti ed amici della Sacra Milizia hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Don Alessandro Basso, S.D.B.

Tra le varie realtà che in Torino e nel Piemonte hanno visto il passaggio o alcune vicende terrene della Beata Maria Cristina, Moncalieri gode di una singolare rilevanza. Maria Cristina, insieme ai suoi augusti genitori ed alle sorelle, dal 1821 al 1824 visse anni particolarmente lieti nel Castello Reale che domina la cittadina pedemontana. Anni e luoghi che ella ricorderà con particolare affetto anche dopo le felici nozze con Re Ferdinando II delle Due Sicilie. che la rese Regina di quel Italia del sud tanto amato e che servì con zelo, carità ed amore straordinari, fino alla prematura morte sopraggiunta pochi giorni dopo aver dato alla luce Francesco, l’atteso erede al trono e che sarà l’ultimo Sovrano delle Due Sicilie. Proprio la sua appartenenza alla Real Casa delle Due Sicilie rende l’alta figura di Maria Cristina esempio preziosissimo per l’intera Sacra Milizia Costantiniana, sotto la sapiente guida del Gran Magistero di S.A.R. il Principe Don Petro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie.

L’esempio di carità e sapienza cristiane offerto dalla Beata Maria Cristina, è stato sottolineato da Don Basso nel corso della sua omelia, in parallelo con i versi del Vangelo di Matteo, che la liturgia propone in questa VI Domenica del Tempo Ordinario (Mt 5, 17-37). Essa si inserisce sulla scia del “discorso della montagna” di Gesù dinanzi alla folla accorsa per ascoltare il suo insegnamento, quando il Maestro ha consegnato a tutta l’umanità le Beatitudini.

La beatitudine, ossia la felicità promessa dal Signore stesso, è esigente; richiede una vita impegnata; come se, nell’offrila, Gesù domandasse a ciascuno di noi: “Ecco, la beatitudine è per te, ma… la vuoi veramente?” in tal caso ogni Cristiano deve essere consapevole che gli verrà chiesto di andare oltre quel “livello minimo” che, con potenza, Cristo richiama nel suo monito: “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel Regno dei Cieli”.

Contestualizzando queste parole nella cultura giudaica del tempo, Don Basso ha spiegato come ai comandamenti dati da Dio al suo popolo attraverso Mosè, vennero aggiunti ben 613 precetti. Un carico di norme scrupolosamente “controllate” da scribi e farisei, ovvero da coloro che, sebbene “esperti” nelle Sacre Scritture, risultavano essere più simili a severi insegnanti piuttosto che a persone attraverso le quali incontrare Dio. Ecco, quindi, che nella pagina del Vangelo proclamata, Gesù invita ognuno di noi ad “andare oltre”, ad “amare oltre, a dare la vita oltre”.

Esattamente come ha fatto la Beata Maria Cristina, il cui esempio aiuta proprio a comprendere e mettere in pratica questo invito del Cristo. Ella, con la sua giovane età – morì a soli 24 anni – ci ricorda che non è mai troppo presto per fare bene, per vivere bene, quasi ricalcando l’insegnamento di Don Bosco (la cui memoria si celebra lo stesso giorno della Beata Maria Cristina, il 31 gennaio): non è mai troppo presto per darsi al Signore, per cercare il bene, per cercare il Paradiso.

In soli 24 anni, Maria Cristina riuscì a fare proprio l’invito del Signore ad amare “oltre”. Questo a Moncalieri come a Napoli, tanto – per citare un esempio – da far collocare all’ingresso del Palazzo Reale della città partenopea una sorta di bussola, di “buca delle lettere” nella quale i poveri potessero esporre le proprie necessità così ch’ella potesse provvedere. Lei, chiamata affettuosamente dal suo amato popolo duosiciliano la “Reginella Santa” e proclamata “Madre dei poveri” da Papa Francesco.

Citando alcune riflessioni che Maria Cristina annotò di propria mano su una biografia di San Filippo Neri, ch’ella amava leggere spesso, Don Basso sottolinea quanto la vita e l’esempio di questa giovane Beata incarnino perfettamente l’invito ad amare, a non accontentarsi, ad andare avanti, a superare la giustizia farisaica del “faccio il mio e basta”, indicata nel Vangelo di Matteo:

Benché sia sana e ricca e bella, e poi?

E che io possegga argento ed oro, e poi?

E che io comandi a molti servi, e poi?

E d’ingegno e saper sia sola, e poi?

E di fortuna in alto posto, e poi?

E che mille anni il mondo goda, e poi?

Presto si muore e nulla resta, e poi?

Servi a Dio solo, e tutto avrai dappoi.

Maria Cristina, così giovane, ha dato tutto per amare “di più” e lo ha dimostrato con la propria vita.

In conclusione della Celebrazione Eucaristica, il Referente per la Città di Torino Dott. Massimo Trasforini, Cavaliere di Merito con Placca, ha recitato la Preghiera del Cavaliere Costantiniano e il Delegato Vicario Dott. Mario Rodolfo Baschirotto, Cavaliere di Merito con Placca, ha ringraziato le autorità civili, militari e religiose intervenute ed alla comunità parrocchiale che ha ospitato la Rappresentanza.

Il Celebrante ha impartito la Benedizione conclusiva con la reliquia “ex ossibus” della Beata Maria Cristina, cortesemente concessa alla Collegiata dal Postulatore della Causa di beatificazione, Fra’ Giuseppe Califano, O.F.M.

Terminato il Sacro Rito, il grand’organo della Collegiata ha salutato la Reginella Santa con le note festose e solenni dell’Inno del Regno delle Due Sicilie, mirabilmente eseguito dal Maestro Antonino Ramognino, mentre i Cavalieri, le Dame e i Postulanti la rendevano omaggio accanto alla sua immagine esposta in presbiterio.

Anche quest’anno, in occasione della memoria liturgica della Beata Maria Cristina, la Fondazione “Hope Running” con il Dott. Giovanni Mirabella, Postulante, ha tradotto in un gesto concreto l’esempio di carità ch’Ella offre, donando giochi destinati ai bambini delle famiglie meno fortunati del territorio moncalierese. Un graditissimo dono che gli infaticabili volontari della Caritas interparrocchiale legata alla Collegiata, provvederanno a far giungere loro.

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