La Santa Messa mensile del Gruppo di Casamari della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è stata celebrata il 13 dicembre 2019, memoria liturgica di Santa Lucia, dal Cappellano Padre Pierdomenico Volpe, O.Cist., nella Cappella dell’Istituto San Bernardo presso l’Abbazia di Casamari a Veroli.
A quasi a metà del percorso dell’Avvento che prepara al Santo Natale, Padre Pierdomenico nella sua omelia ha sottolineato che si tratta di una festa che deve segnare positivamente la vita del cristiano “perché viene celebrato l’evento della nascita del Figlio di Dio, di Colui che è il salvatore dell’umanità. (…) Per questo motivo serve la preparazione dell’Avvento, un periodo che prepara il cristiano e, a maggiore ragione, un cristiano appartenente ad un Ordine Cavalleresco che ha come scopo ‘la propagazione della fede e la difesa della Santa Romana Chiesa’, ad approfondire e vivere la propria fede”.
Rifacendosi a san Bernardo, che “nell’Elogio della Nuova Cavalleria, paragona i Cavalieri Templari alla venuta di Gesù il quale ha sconfitto il male allo stesso modo dei Cavalieri del Tempio e scrive: ‘Intendo alludere ad un nuovo genere di cavalieri […] che senza risparmio di energie conduce una lotta su un duplice fronte, sia contro la carne e il sangue, sia contro gli spiriti maligni vaganti nell’aria’”, Padre Pierdomenico ha sottolineato che la Celebrazione Eucaristica mensile “vuole proprio essere un forte aiuto affinché gli appartenenti alla Sacra Milizia Costantiniana sconfiggano il male e facciano sempre vincere il bene. Soprattutto lo vuole essere questa Eucarestia che ci prepara, come detto, alla venuta del nostro Salvatore”.
Commentando il brano del Vangelo del giorno, in cui “Gesù indica in modo chiaro che non è possibile chiudere gli occhi sulle opere di Dio e in particolare di Gesù Cristo altrimenti si cade in una infantile incoerenza e contraddizione che non sa riconoscere la presenza del Signore nonostante le sue innumerevoli presenze nella vita di ogni persona compresa la nostra. Dio, infatti, invia i suoi innumerevoli messaggeri con modi e volti diversi, ma il più delle volte l’uomo li respinge. (…) la Vergine e Martire Lucia, che oggi onoriamo, ha saputo fare della speranza cristiana il fondamento della sua esistenza. Nel pieno età giovanile, Lucia ha scelto fino in fondo il suo Signore, al quale si era consacrata facendo voto di Verginità, ed ha testimoniato nel martirio cruento che la sua speranza era unicamente Cristo: a lui ha consegnato la sua vita perché la potesse ritrovare autenticamente nell’esistenza eterna del suo regno. Domandiamo al Signore di conservare in noi il deposito della fede che lui stesso a messo in noi sull’esempio di santa Lucia; che il contatto con le novità lontane da Dio. non diminuisca la nostra fede affinché il nostro occhio sia sempre rivolto verso Oriente in cui è prefigurato il Salvatore dell’umanità”.