Sabato 14 maggio 2022 alle ore 19:00 i membri della Rappresentanza di San Severo della Delegazione delle Puglie e Basilicata del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, sono stati invitati a presenziare al Solenne Pontificale in piazza Incoronazione per la Festa Patronale di San Severo, presieduto da Mons. Giovanni Checchinato, Vescovo di San Severo.

Il simulacro della Madonna del Soccorso è stato portato in processione nella piazza in cui l’otto maggio del 1937 il Vescovo Oronzo Durante incoronò solennemente la Madonna del Soccorso e il Bambinello.
Con questa prima solenne Processione e Concelebrazione Eucaristica è stata aperta ufficialmente la Festa del Soccorso, a cui sono seguite nei due giorni successivi le processioni di domenica e di lunedì, con cui San Severo celebra anche gli altri due patroni principali della Città, i Santi Severino Abate e Severo Vescovo.
Tale festa è particolarmente cara ai sanseveresi e caratterizzata da numerose liturgie celebrative e da eventi folcloristici come le tradizionali “batterie” pirotecniche, che caratterizzano i festeggiamenti. La comunità ecclesiastica ha colto l’opportunità dell’alleggerimento delle misure anti-Covid-19 per tornare a festeggiare pienamente la ricorrenza e partecipare numerosissima alla Celebrazione Eucaristica, alla presenza delle autorità civili e militari, del Capitolo Cattedrale e degli ordini cavallereschi.
Al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio sono stati riservati 9 posti, tra i presenti il Delegato di Puglia e Basilicata Nob. Dario de Letteriis, Cavaliere Jure Sanguinis con Placca d’Oro; il Cappellano Capo di Delegazione, Mons. Giovanni Pistillo; il Pro-Delegato Nob. Dott. Ettore Fraccacreta, Cavaliere Jure Sanguinis; e il Segretario di Delegazione, Mar. Roberto Modola, Cavaliere di Merito.
L’animazione liturgica è stata condotta magistralmente dal coro diocesano, diretto dal M° Cinzia Coco, con l’organista Lucia di Lella.
Nell’omelia Mons. Cecchinato ha sottolineato il profondo legame e l’affezione che San Severo nutre verso la sua Patrona, evidenziando come la festa, dopo due anni di interruzione dei festeggiamenti nella consueta forma, si è arricchita di un valore religioso ancor più significativo per la comunità diocesana.