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14.11.2021 – Celebrazione Eucaristica della Delegazione Piemonte e Valle D’Aosta a Torino

il cammino spirituale dei Cavalieri della Delegazione Piemonte e Valle d’Aosta del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, domenica 14 novembre 2021 ha fatto tappa nella Cappella dei Banchieri e dei Mercanti di Torino. Su iniziativa del Referente per il Capoluogo piemontese Massimo Trasforini, Cavaliere di Merito con Placca e alla presenza del Delegato Vicario, Dott. Mario Rodolfo Baschirotto, Cavaliere di Merito con Placca, sono convenuti in questo “scrigno” di Fede e bellezza, diversi Cavalieri della Sacra Milizia. Unitamente a postulanti e amici hanno preso parte alla Santa Messa officiata da Padre Manuel Chilingutila, missionario della Congregazione dello Spirito Santo.

Dopo la proclamazione della Parola di Dio proposta in questa domenica (Dn 12, 1-3; Sal 15; Eb. 10, 11-14; Mc 13, 24-32), Padre Manuel ha rivolto ai Cavalieri e ai fedeli un’approfondita riflessione sulla “difficile” pagina del Vangelo di Marco, nella quale Cristo è ben lontano dall’annunciare previsioni apocalittiche sulla fine del mondo! “Al contrario! Egli – ha spiegato Padre Manuel - offre all’umanità parole di speranza sul domani: in oggetto non è la fine del mondo, bensì la fine di “un mondo”, quello a cui si è abituati, con tutte le sue certezze”. Nella Sacra Scrittura, riferendosi al sole, alla luna, alle stelle, alle potenze che sono nel cielo e che verranno “sconvolte”, Cristo indica i punti di riferimento, ciò che sembra certo ed immutabile agli occhi degli uomini. Non si può prescindere dal contesto storico nel quale l’Evangelista Marco scrisse questa pagina di Vangelo: quello delle prime persecuzioni (“In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga”, Mc 13, 30). Certamente ai cristiani contemporanei di Marco sarà sembrato vivere la “fine del mondo”, ma ecco che, quando tutta la nostra realtà sembra sconvolta, quando sembra sopraggiungere “la fine”, il Figlio dell’Uomo viene con potenza e gloria: “il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Mc 13, 31).

La Storia è nelle mani di Dio ed Egli dispone per la vita, non per la distruzione. In quest’ottica dovremmo accogliere l’invito di Cristo ad imparare dalla pianta di fico: “Quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina” (Mc 13,28). I germogli del fico annunziano l’arrivo della stagione “bella”, durante la quale questi offre il suo carico generoso di frutti. È un’immagine che richiama abbondanza di vita, non distruzione. Forte di tale consapevolezza, Padre Manuel ha invitato i Cavalieri e i fedeli a non confondere l’attesa evangelica con l’aspettativa! Quest’ultima è prettamente umana ed ha come oggetto ciò che l’uomo stesso si propone; essa è pertanto limitata e limitante, sempre minacciata dal non raggiungimento di ciò che ci si aspetta. L’attesa, al contrario, è l’atteggiamento del Cristiano, poiché essa è aperta all’agire di Dio nella nostra vita. Nell’attuale contesto pandemico, con il suo corollario di sofferenza e difficoltà relazionali, economiche e sociali, giungono come rugiada le parole di speranza udite e meditate in questa Celebrazione Eucaristica.

Quindi, il Sacro Rito è proseguita con la processione offertoriale, nella quale due membri della Sacra Milizia hanno portato all’altare il pane ed il vino per il Sacrificio Eucaristico.

Al termine della Santa Messa il Cav. Massimo Trasforini, Referente per la Città di Torino, ha recitato la Preghiera del Cavaliere Costantiniano. Il Cav. Mario Rodolfo Baschirotto, Delegato Vicario, ha infine ringraziato la Congregazione per la costante e preziosa accoglienza verso i membri dell’Ordine Costantiniano, accoglienza sempre accompagnata dalla cura e preparazione della magnifica Cappella dei Banchieri e dei Mercanti, ormai punto di riferimento nel cammino spirituale comunitario della Delegazione Piemonte e Valle D’Aosta.


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