Delegazione di Roma e Città del Vaticano riprende l’attività onorando la Santa Croce

Con il mese di settembre, la Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio riprende...

Con il mese di settembre, la Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio riprende l’attività spirituale e culturale dopo la pausa estiva, con due incontri in coincidenza con la festa dell’esaltazione della Santa Croce, una ricorrenza che riveste un significato importante per i Cavalieri e le Dame Costantiniani.

Verranno officiate due Santa Messe solenne:

– Mercoledì 14 settembre 2022, nel giorno della Santa Croce, alle ore 18.30 presso la parrocchia di San Valentino (via Germania 13).

– Domenica 18 settembre 2022 alle ore 11.00 presso la basilica magistrale di Santa Croce al Flaminio (via Guido Reni 2/b).

Questa festività dell’esaltazione della Santa Croce si collega a due particolari eventi: il recupero della reliquia della Vera Croce da parte di Sant’Elena, la madre dell’Imperatore Costantino, il 14 settembre 320; e la dedicazione nel 335 delle due basiliche fatte edificare da Costantino a Gerusalemme, l’una sul Golgota (ad Martyrium), l’altra presso il Santo Sepolcro (Anastasis, rappresentante la resurrezione di Cristo e discesa agli inferi), come si legge nel Martirologio Romano: «Festa della esaltazione della Santa Croce, che, il giorno dopo la dedicazione della basilica della Risurrezione eretta sul sepolcro di Cristo, viene esaltata e onorata come trofeo della sua vittoria pasquale e segno che apparirà in cielo ad annunciare a tutti la seconda venuta del Signore».

È notevole il leggendario ritrovamento da parte di Sant’Elena, sotto la supervisione del Vescovo Macario, aiutata negli scavi da un uomo di nome Giuda, che poi si farà chiamare Ciriaco. Questi trova le tre croci e in seguito anche i chiodi, che Sant’Elena manderà a Costantinopoli in dono a suo figlio. Il riconoscimento di quale delle tre fosse la croce di Gesù, sappiamo che avvenne attraverso la guarigione miracolosa di una matrona.

Secondo la tradizione, Sant’Elena avrebbe portato una parte della Santa Croce a Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dove oggi possiamo venerare la reliquia, mentre una parte rimase a Gerusalemme. Bottino dei persiani nel 614, fu poi riportata trionfalmente nella Città Santa.

La Santa Croce al Flaminio è una chiesa basilicale dedicata alla Santa Croce che si trova nelle vicinanze di via Flaminia, in via Guido Reni a Roma.

L’edificio è stato costruito nel 1913 dall’Ing. Aristide Leonori per volere di Papa Pio X, come solenne celebrazione del XVI centenario dell’Editto di Milano (313). Fu lo stesso pontefice a sostenere le spese di costruzione, ed il luogo scelto fu quello in cui, secondo la tradizione, l’Imperatore Costantino I fece suonare le trombe per annunciare alla città la fine delle ostilità contro i cristiani. I lavori di costruzione iniziarono il 17 ottobre 1912 e la chiesa venne inaugurata il 29 dicembre dell’anno successivo. Essa fu però consacrata solo nel 1918 da Monsignor Giuseppe Pallica, Arcivescovo di Filippi. Nel frattempo, il 19 marzo 1914, fu elevata a parrocchia con la costituzione apostolica di Pio X Quod iam pridem ed affidata ai Stimmatini. Nel 1964, Paolo VI l’ha elevata al rango di basilica minore.

Tra gli arredi della chiesa è conservata una riproduzione moderna, riccamente ornata con ricami e gioie, dell’antico Labaro Costantiniano, l’insegna militare sulla quale Costantino fece porre il Segno della Croce in seguito alla famosa visione (In hoc signo vinces).

La basilica è sede del titolo cardinalizio di “Santa Croce in Via Flaminia”, istituito da Papa Paolo VI il 5 febbraio 1965.

Inoltre, la basilica è sede della Real Deputazione del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

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