La Delegazione Toscana partecipa a due eventi religiosi aretine

Anche nel pieno di agosto, i Cavalieri Costantiniani della Delegazione Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio...

Anche nel pieno di agosto, i Cavalieri Costantiniani della Delegazione Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio hanno partecipato, in Arezzo, a due eventi religiosi molto sentiti:

– il 7 agosto hanno partecipato alla Santa Messa solenne in occasione della festività di San Donato, il santo vescovo di Arezzo, martirizzato il 7 agosto 363 dopo l’invasione dei goti in un ritorno di paganesimo, co-patrono della Città di Arezzo e della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, le cui reliquie sono custodite all’interno di un magnifico busto in oro e argento – risalente al Trecento, opera di uno sconosciuto orafo aretino – all’interno della cripta della Pieve di Santa Maria;

– nella serata del 15 agosto i Cavalieri si sono uniti nella preghiera a Maria Santissima Assunta in Cielo, partecipando per la settima volta alle solenni celebrazioni in onore della Festa dell’Assunta e la successiva tradizionale fiaccolata processionale dalla Pieve di Santa Maria.

Nel ringraziare i Cavalieri Roberto Bianchini, Giancarlo Marinelli e Angelo Nandesi, che hanno rappresentato la Delegazione nelle due occasioni, estendiamo per loro tramite, a tutti i Cavalieri della Sacra Milizia Costantiniana il saluto ed il ringraziamento di S.E.R. Mons. Riccardo Fontana, Arcivescovo-Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e di Mons. Alvaro Bardelli, Preposto della Pieve di Santa Maria Assunta e del Sindaco di Arezzo, che hanno particolarmente apprezzato l’ennesimo segno di vicinanza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio alla Città di Arezzo.

La Pieve di Santa Maria, esistente almeno dal 1008, è uno dei monumenti religiosi più importanti di Arezzo. Città straordinariamente antica, vanta una storia più vecchia di quella di Alessandria d’Egitto. È stata uno dei maggiori centri etruschi prima di divenire città romana particolarmente importante grazie alla sua strategica posizione. Pochi altri territori in Italia possono offrire un patrimonio naturalistico ambientale e culturale così vasto in un’area così piccola.

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