63° Commemorazione del fondatore del Santuario di San Giuseppe Vesuviano

Giovedì 16 gennaio 2020, nella splendida cornice del maestoso Santuario dedicato a San Giuseppe, nella piazza Garibaldi di San Giuseppe...

Giovedì 16 gennaio 2020, nella splendida cornice del maestoso Santuario dedicato a San Giuseppe, nella piazza Garibaldi di San Giuseppe Vesuviano (NA), come da consuetudine da 63 anni, alle ore 18,30 è stata celebrata la Santa Messa annuale in suffragio del fondatore Don Giuseppe Ambrosio, morto in odore di santità, nel 63̊ anniversario della sua scomparsa, per impetrarne la causa di beatificazione.

Anche quest’anno, su invito dei Padri Giuseppini del Murialdo di San Giuseppe Vesuviano, tramite Padre Angelo Catapano, CSI e Padre Rosario Avino, CSI, rispettivamente parroco e superiore dei Padri Giuseppini, come da tradizione ormai già da alcuni anni, una folta rappresentanza di Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha partecipato al sacro rito. Infatti, forte è il legame che lega la figura di Don Giuseppe Ambrosio all’Ordine Costantiniano, in quanto fu nominato nel 1913 Cappellano di Merito da S.A.R. il Principe Don Alfonso di Borbone delle Due Sicilie, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, fratello minore di S.M. Francesco II di Borbone, Re delle due Sicilie. Inoltre il Conte di Caserta, come risulta dai registri del Santuario, partecipò quale benefattore illustre anche alla realizzazione del Santuario dedicato a San Giuseppe e alle opere pie costruite ed istituite da Don Peppino sulla stessa linea di quelle opere istituite a Pompei dal suo fraterno amico il Beato Bartolo Longo, con quale condivise le aspettative, le finalità e le ansie.

In un Santuario gremito di fedeli per l’occasione, la Celebrazione Eucaristica è stata officiata all’altare maggiore con la splendida statua di San Giuseppe con in braccio il Divin Bambino, da Padre Angelo Catapano, CSI, vicino al’Ordine Costantiniano, che ha pubblicato numerosi volumi sulla vita di Don Giuseppe Ambrosi. Nella sua omelia, oltre ad esplicitare i contenuti del Santo Vangelo, ha tratteggiato la figura di Don Peppino, ricordandone la vita, i viaggi e le opere da lui realizzate, le virtù umane e spirituali, indicandoli come esempio e valori da seguire. Inoltre, ha ricordato anche la figura di S.A.R. Donna María del Pilar di Borbone-Spagna e Borbone delle Due Sicilie, Duchessa di Badajoz, Infanta di Spagna, Dama di Gran Croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, sorella di S.M. Don Juan Carlos di Borbone, scomparsa a Madrid l’8 Gennaio 2020.

Dopo l’omelia, il Celebrante accompagnato dai Cavalieri e ed Postulanti dell’Ordine Costantiniano, insieme ai portatori di San Giuseppe, si sono recati in processione presso il monumento funerario di Don Giuseppe Ambrosio per una preghiera corale e la benedizione della tomba.

Al termine della Santa Messa, il Rappresentante per Nola-Terra di Lavoro della Delegazione per Napoli e Campania, Prof. Cav. Antonio de Stefano, accompagnato all’ambone dal Cerimoniere Dott. Cav. Domenico Giuseppe Costabile, ha ricordato anch’egli la figura di Donna Pilar, impetrandone preghiere, ricordando nella preghiera il Gran Maestro, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie, per la sua augusta Famiglia e per tutti i Cavalieri vivi e defunti, concludendo con la recita della Preghiera del Cavaliere Costantiniano di San Giorgio.

Erano presenti per il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio: il Prof. Cav. Antonio de Stefano, Rappresentante per Nola-Terra di Lavoro, Assistente alla Segreteria e Consigliere della Delegazione di Napoli e Campania; l’Avv. Cav. Gesualdo Marotta ; Col.llo Cav. Nicola Amodeo; Dott. Cav. Valerio Massimo Miletti; Cav. P.I. Felice Carifi; Cav. Prof. Valerio Stefano Sacco; Cav. Arch. Carlo Iavazzo; Cav. Dott. Domenico Giuseppe Costabile; i Postulanti P.A. Ferdinando Ambrosio e App. Raffaele Napolitano.

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