Nella ricorrenza del 60° Anniversario dell’Erezione Canonica della Parrocchia di S. Teresa di Gesù in Torre Annunziata, la Penitenzieria Apostolica ha concesso un Anno Giubilare, con l’apertura della Porta Santa il 16 dicembre 2023 e la sua chiusura il 15 dicembre 2024, durante il quale è possibile lucrare l’indulgenza plenaria prevista per l’anno giubilare, secondo le norme stabilita dalla Chiesa: Confessione Sacramentale, Comunione Eucaristica e Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Il traversamento della Porta Santa simboleggia il passaggio che il Cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia, con il richiamo a Cristo che afferma di sé: “Io sono la porta”. Chiunque oltrepassa la Porta Santa, veramente penitente e animato dalla carità, potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, perdona e dona speranza. Gli anziani, gli infermi e coloro impossibilitati a uscire di casa possono ugualmente lucrare l’Indulgenza, unendosi spiritualmente alle celebrazioni giubilari e offrendo preghiere, dolori o sacrifici alla misericordia divina.
La solenne Concelebrazione Eucaristica in occasione dell’apertura della Porta Santa della Chiesa di S. Teresa di Gesù in Torre Annunziata è stata presieduta da Mons. Michele Autuoro, Vescovo ausiliare di Napoli, concelebrante il Parroco Don Damiano La Rosa, Cappellano di Merito. L’animazione musicale è stata curata dalla Corale Liturgica di Santa Maria del Popolo in Torre del Greco, diretta dal Maestro Michele Tuoro.
Alla celebrazione ha partecipato anche una rappresentanza della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, tra cui il Cerimoniere Dott. Domenico Giuseppe Costabile, Cavaliere di Merito; il Prof. Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento; l’Arch. Carlo Iavazzo, Cavaliere di Merito; Valerio Stefano Sacco, Cavaliere di Ufficio; e i Postulanti Ing. Luigi Tullio e Luigi Scarano.
Dopo l’apertura della Porta Santa, un Diacono ha proclamato il Decreto di indizione del Giubileo Parrocchiale: «La Penitenzieria Apostolica, allo scopo di accrescere lo spirito religioso dei fedeli e il bene delle anime, in forza delle facoltà ad Essa attribuite in modo specialissimo dal Santissimo Padre in Cristo e Signore Nostro Francesco per Divina Provvidenza Papa, in accoglienza della supplice richiesta già presentata del Reverendo Damiano La Rosa, Parroco del Sacro Cuore di Gesù e di S. Teresa di Gesù, Parrocchie della Città di Torre Annunziata dell’Arcidiocesi di Napoli, vivamente raccomandata da un Eccellentissimo Vescovo Ausiliare e Vicario Generale, in occasione del sessantesimo anniversario della costituzione della Parrocchia di S. Teresa di Gesù, dai celesti tesori della Chiesa, benignamente concede l’Indulgenza Plenaria alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice), ottenibile dai fedeli veramente penitenti e animati dalla carità, dal giorno XIV Dicembre 2023 fino al XV Dicembre 2024, che potranno applicare, in forma di suffragio, anche alle anime dei fedeli che si trovano nel Purgatorio, se visiteranno in spirito di pellegrinaggio la Chiesa Parrocchiale di S. Teresa di Gesù ed ivi parteciperanno devotamente ai riti giubilari e in particolari circostanze indicate nella supplice richiesta del Parroco o almeno si dedicheranno per un congruo spazio di tempo a pie meditazioni, da concludere con la recita del Padre Nostro, del Simbolo di fede e dall’invocazione della Beata Vergine Maria e di S. Teresa di Gesù. Gli anziani, gli infermi e tutti quelli che non possono uscire di casa potranno ugualmente conseguire l’Indulgenza, detestando qualunque forma di peccato e maturando la decisione di assolvere alle tre condizioni non appena sia possibile, se si uniranno spiritualmente alle celebrazioni giubilari, offrendo la preghiera e i dolori o i sacrifici della propria vita a Dio misericordioso. Perché dunque l’accesso al divino perdono da ottenere attraverso il potere delle chiavi della Chiesa si realizzi più facilmente con la carità pastorale, questa Penitenzieria chiede vivamente che il Parroco e Sacerdoti muniti delle opportune facoltà per ricevere le confessioni si dedichino alla celebrazione della Penitenza e portino spesso la Comunione agli Infermi. Il presente decreto avrà validità solo per questa volta, nonostante qualunque cosa in contrario. Dato a Roma, dalla Sede della Penitenzieria, il giorno XXIII del mese di novembre, dell’anno MMXXIII della Incarnazione del Signore. Mauro Card. Piacenza, Penitenziere Maggiore – Cristoforo Nykiel, Reggente».
Il Vescovo Ausiliare di Napoli, iniziando la sua omelia, ha salutato i partecipanti, inclusi le autorità civili e militari. Poi, ha riflettuto sul significato della luce in relazione alla fede. Ha esortato i presenti ad accettare la luce di Dio, credere alla salvezza e all’amore divino, invitando ciascun credente a essere testimone della luce e a avere occhi limpidi per vedere Dio ovunque: «Dio ci fa vivere, Egli è vita e pertanto illumina, chiarisce, conforta, riscalda il cuore. Quando nasce un bambino si dice che è “venuto alla luce”: è davvero un simbolo bellissimo, importante per tutti. Eppure, spesso noi abbiamo paura di aprirci fino in fondo a Dio. Oggi siamo chiamati ad accettare la luce, credere alla salvezza, al bene, all’amore di Dio per me, alla possibilità che ogni cosa possa diventare utile per la salvezza, per la mia missione, per farmi crescere nella fede e nell’amore. Venne Giovanni, mandato da Dio, per rendere testimonianza alla luce. Il profeta del Giordano è il testimone che la pietra angolare su cui si fonda la storia di Dio non è il peccato ma la luce, non il male ma la grazia. Ad ogni credente è affidata la stessa profezia: avere occhi così limpidi da vedere Dio dovunque, sandali da pellegrino e cuore di luce; essere anche noi rabdomanti del buono e del bello seminato anche nei nostri deserti. “Giovanni venne per dare testimonianza alla luce”. Il profeta roccioso e selvatico, l’uomo della sabbia e delle acque, è il testimone del sole. Come Isaia testimonia che la terra non è orfana di Dio, che in qualche parte del mondo, già ora, il lupo e l’agnello pascolano insieme; testimonia che Dio viene, guaritore delle vite, cercatore di prigionieri da rimettere nel sole. “Venne un uomo mandato da Dio” è detto per Giovanni e per me; ognuno è uomo mandato, sillaba pronunciata da Dio chiamandoci all’esistenza, unica e che non ripeterà mai più. Ognuno testimone che Dio c’è, è qui, ed ha un cuore di luce. E il tuo cuore ti dirà che anche tu sei fatto per la luce».
Al termine della Santa Messa, il Parroco ha espresso la gratitudine sua e della Comunità a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a rendere questo evento speciale, in particolare il Vescovo ausiliario di Napoli, i Diaconi, i Cavalieri Costantiniani e la Corale Liturgica. Ha auspicato che l’Anno Giubilare Parrocchiale possa essere un momento di crescita spirituale e di comunione per tutti i fedeli.
Successivamente, il Prof. Antonio De Stefano ha recitato la Preghiera del Cavaliere Costantiniano e ha letto il Messaggio inviato dal Delegato per Napoli e Campania, il Nob. Manuel de Goyzueta, dei Marchesi di Toverena e di Trentenara, Cavaliere di Giustizia, che, esprimendo la sua profonda gratitudine per l’invito, ha augurato un sereno Natale colmo di benedizioni e invocando la presenza di Cristo nei cuori e nelle azioni quotidiane: «Carissimi Confratelli, Consorelle e amici, In questo momento speciale, desidero esprimere la mia profonda gratitudine a Don Damiano La Rosa, nostro Cappellano di Merito, e a tutta la Comunità Parrocchiale per l’invito a partecipare al 60° anniversario di Erezione Canonica della Parrocchia di S. Teresa di Gesù. Ringrazio altresì Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Michele Autuoro, Vescovo Ausiliare di Napoli, per la sua comprensione e gentilezza, scusandomi per la mia assenza dovuta a motivi influenzali. In questo periodo natalizio, mentre ci riuniamo per celebrare la Messa e condividere la gioia del Natale, il mio cuore è con voi nonostante la mia impossibilità di essere presente di persona. Vorrei estendere il mio affettuoso saluto a tutti voi, Confratelli, Consorelle e amici, perché la mia assenza fisica non deve essere interpretata come l’assenza del mio affetto e delle mie preghiere. Un pensiero speciale va a tutti i Cavalieri e Dame presenti alla celebrazione. A voi, che con impegno e dedizione perseguite il carisma costantiniano, auguro di trovare nella Delegazione di Napoli e Campania un ambiente ideale per coltivare la difesa della fede e l’esercizio delle virtù cristiane. Il Natale è il tempo dell’amore, della compassione e della speranza. In questo periodo, pregate affinché la presenza di Cristo si faccia sentire nei vostri cuori e nelle vostre azioni quotidiane. Che la luce della stella cometa risplenda nel vostro cammino, guidandovi sempre verso la verità e la giustizia. A tutti voi, auguro un Natale sereno e colmo di benedizioni. Che la pace e la gioia del Natale riempiano i vostri cuori e le vostre case, portando con sé l’amore divino che ci dona speranza».