Santa Messa prenatalizia per la Sezione Castelli Romani della Delegazione di Roma e Città del Vaticano in Nemi

Domenica 17 dicembre 2023, si è celebrata alle ore 12.00 presso il Santuario del Santissimo Crocifisso in Nemi, una Santa Messa...

Domenica 17 dicembre 2023, si è celebrata alle ore 12.00 presso il Santuario del Santissimo Crocifisso in Nemi, una Santa Messa prenatalizia, presieduta dal Rettore Padre Ettore Ricci, O. de M., per la neonata Sezione Castelli Romani della Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Con l’occasione, oltre al Referente della Sezione, il Nob. Franco Iacobini, Cavaliere Jure Sanguinis, erano presenti diversi membri del Consiglio di Delegazione: il Delegato Vicario, Prof. Giuseppe Schiltzer, Cavaliere di Gran Croce di Merito; il Segretario Generale, Dott. Michele Cantarano, Cavaliere Jure Sanguinis; il Tesoriere, Dott. Antonio Fioravanti Cinci Agricola, Cavaliere Jure Sanguinis; il Referente per le Attività Caritatevoli, Prof. Luca Mazzola, Cavaliere di Ufficio.

Presenti inoltre, diversi Cavalieri e Postulanti residenti nella zona dei Castelli, alcuni intervenuti con le famiglie. Tra gli ospiti, significativa la presenza del Principe Stefano Pignatelli di Cerchiara e del Sindaco di Nemi, Alberto Bertucci.

Nemi è il secondo comune più piccolo dei Castelli Romani, i cui confini comunali abbracciano l’intero cratere del lago di Nemi. Il Santuario del Santissimo Crocifisso, già Chiesa di Santa Maria di Versacarro, venne edificato dal Marchese Mario Frangipane nel 1637, insieme all’annesso convento per ospitare i Francescani dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti, dopo che i Francescani Cappuccini avevano lasciato Nemi per trasferirsi nel loro convento di Genzano. Da circa duecento anni è affidato all’Ordine di Santa Maria della Mercede (Mercedari). È il punto di aggregazione delle attività religiose della Sezione Castelli Romani.

Al termine della Santa Messa è stato presentato il Santuario e il magnifico Crocifisso ligneo, a cui il santuario è attualmente dedicato. Si tratta di un’opera del 1669 di Fra’ Vincenzo Pietrosanti da Bassiano, di un forte realismo, tale da giustificare la credenza che il volto del Cristo non sia stato realizzato per mano dell’artista e l’opera è considerata miracolosa. Si narra infatti, che il frate non riuscisse a realizzarne il volto ed in seguito a digiuno e penitenza l’avrebbe trovato già completato. Osservando la magnifica scultura lignea, notiamo i particolari dei tratti del volto, capaci di conferire espressioni vive e profonde. Grazie alla presenza di un incavo sulla schiena svolgeva anche la funzione di reliquiario.

È seguita un’agape fraterna presso il refettorio del Convento, che si è conclusa con il tradizionale scambio degli auguri natalizi.

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