«Io sono il buon pastore: io conosco le mie pecore ed esse conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre. E per queste pecore io do la vita. Ho anche altre pecore, che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore. Udranno la mia voce, e diventeranno un unico gregge con un solo pastore. Per questo il Padre mi ama, perché io offro la mia vita, e poi la riprendo. Nessuno me la toglie; sono io che la offro di mia volontà. Io ho il potere di offrirla e di riaverla: questo è il comando che il Padre mi ha dato» (Gv 10, 14-18).
Sotto gli auspici della Delegazione Marche e Romagna del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidata dal Delegato Nob. Dott. Carlo dei Conti Cicconi Massi, Cavaliere Jure Sanguinis con Placca d’Oro, nella chiesa barocca di San Cristoforo in Ascoli Piceno è stata celebrata la Santa Messa della III Domenica di Pasqua, la tradizionale Domenica del Buon Pastore, secondo il precedente calendario liturgico.
La Santa Messa è stata celebrata nella forma straordinaria del rito romano da Don Giorgio Lenzi, Cappellano Jure Sanguinis, già Segretario particolare del compianto Gran Priore, il Cardinale Darío Castrillón Hoyos.
Dopo la lettura del brano evangelico con la Parabola del Buon Pastore, nella sua omelia incentrata sulla figura di Gesù Cristo Nostro Signore, unico Buon Pastore dell’umanità, Don Lenzi ha fatto memoria sia dell’Istituto del Buon Pastore, di cui è il Procuratore Generale a Roma, sia di San Giorgio Megalomartire, Patrono dell’Ordine Costantiniano a pochi giorni dalla sua memoria liturgica.
Il video dell’omelia di Don Giorgio Lenzi: QUI.
L’Istituto del Buon Pastore è un istituto di diritto pontificio eretto canonicamente l’8 Settembre del 2006, sotto il Pontificato di Papa Benedetto XVI, grazie all’interessamento del Cardinal Castrillón Hoyos. Si tratta di una società di vita apostolica senza voti dipendente dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei. Le sue sedi principali si trovano in Francia. L’Istituto ha una sede a Roma, la Casa San Clemente, regolarmente riconosciuto dal Vicariato di Roma, nel solco della prima erezione canonica.