Sabato 19 dicembre 2020 numerosi Cavalieri della Delegazione delle Sicilia Orientale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio hanno onorato la memoria dell’ex Delegato Nob. Avv. Francesco Marullo di Condojanni, Barone di Giampaolo, Cavaliere di Giustizia scomparso a Roma lo scorso 17 novembre.

La Solenne Santa Messa in suffragio è stata officiata da S.E.R. Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina presso la chiesa Nuovo Oratorio della Pace e dei Bianchi a Messina. Hanno presenziato il Delegato per la Sicilia Orientale Nob. Ferdinando Testoni Blasco, Cavaliere Gran Croce di Giustizia e il Vice Delegato Nob. Gianfrancesco Galletti, Barone di Santa Rosalia, Cavaliere di Giustizia.

Il Delegato, prendendo la parola in nome di S.A.R. Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, nonché in nome di S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Presidente della Real Commissione per l’Italia dell’Ordine, ha espresso le più vive condoglianze dei Confratelli della Delegazione per la Sicilia Orientale dell’Ordine alla Baronessa Michaela Marullo di Condojanni e ai familiari del defunto.

Quindi ha proseguito:
“Saluto e ringrazio S.E. Mons. Cesare Di Pietro che ha dato la propria disponibilità a celebrare questa Santa Messa di suffragio, i Confrati dell’Arciconfraternita degli Azzurri, in particolare, il loro Governatore Sergio Galletti di Santa Rosalia.
Francesco Marullo di Condojanni, spentosi, a Roma, 32 giorni orsono, era un Cavaliere di Giustizia dell’Ordine (ricordo a me stesso che “Cavaliere di Giustizia” è la più alta fra le dignità nobiliari dell’Ordine, nella gerarchia costantiniana) ed è stato, a lungo, autorevole e prestigioso Delegato per la Sicilia Orientale e tutti i Cavalieri e le Dame della Delegazione hanno avuto modo di apprezzarne l’equilibrio, l’umanità e la saggezza, doti che lo hanno posto alla generale ed attenta considerazione di tutti i Confratelli delle Delegazioni della Veneranda Lingua d’Italia.
Ha dato grandissimo lustro alla città di Messina e, segnatamente, al foro peloritano del quale è stato una delle figure più eminenti degli ultimi decenni. Ha molto amato questo foro peloritano che ha presieduto per svariati anni e che ha ricambiato tanto amore, scegliendolo continuamente, quale proprio rappresentante all’apice delle più importanti organizzazioni forensi nazionali.
In codeste sedi, da Vice Presidente dell’Unione Nazionale delle Camere Civili, per molti anni, l’ho spesso personalmente incontrato e ne ricordo il garbo e la straordinaria signorilità”.
