La Messa prima della pausa natalizia della Delegazione di Roma e Città del Vaticano

Domenica 19 dicembre 2021, ultima di Avvento, una nutrita rappresentanza della Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro...

Domenica 19 dicembre 2021, ultima di Avvento, una nutrita rappresentanza della Delegazione di Roma e Città del Vaticano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha preso parte alla Santa Messa di mezzogiorno presso la Basilica Magistrale di Santa Croce al Flaminio in Roma. Si è trattato dell’ultimo appuntamento prima della pausa Natalizia, al termine di un anno che ha visto la Delegazione sempre attiva nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia.

Per l’occasione erano presenti, tra gli altri, il Principe Don Maurizio Ferrante Gonzaga di Vescovato; il Nob. Lorenzo de Notaristefani, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia e Curatore della Basilica Magistrale; il Nob. Avv. Alfonso Marini Dettina, Cavaliere Jure Sanguinis con Placca d’Oro; e il Coordinatore Generale, Prof. Dott. Giuseppe Schlitzer, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento.

La IV Domenica di Avvento apre con Maria la porta alla grazia del Natale imminente. Il Profeta Michea parla di Betlemme, la Città di Re Davide dove nascerà il Salvatore (Mi 5,1-4°). Il Salmo responsoriale invoca il Signore perché si faccia vedere (Salmo 79). La Lettera agli Ebrei dichiara esaudita questa preghiera, ricordando che la salvezza passa per l’incarnazione di Gesù, con cui Dio si è fatto vicino all’uomo nel Figlio (Eb 10,5-10). Le profezie si compiono attraverso la donna tutta bella, che fa la volontà del Padre per il bene del mondo. Maria ha appena accolto l’annuncio dell’Angelo, con suo sì ha dato a Dio il suo consenso e la sua collaborazione, e l’evangelista Luca racconta che Maria andò a visitare la sua parente Elisabetta: «In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1,39-45).

Maria è la prima discepola del suo Figlio. La sua vera grandezza non è nell’aver concepito e dato alla luce Gesù, ma nell’aver creduto alla Parola di Vita di Dio. Per chi crede in Gesù come Maria si ripete il mistero del Natale. La Fede nella Parola di Cristo fa perseverare nella speranza oltre ogni umana possibilità. Così si rinnova la Vita vera, che non ha fine. Così, ogni giorno e in ogni uomo, Cristo, la Parola, rinasce. Si nasce alla Vita che non muore mai: in questa verità si trova il vero senso di Natale.

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