Si è svolto da giovedì 19 a domenica 22 ottobre 2023 il programmato Pellegrinaggio della Delegazione della Sicilia Occidentale e l’incontro con la Delegazione della Serenissima Repubblica di San Marino del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Giovedì 19 ottobre 2023
La partenza è avvenuta nel primo pomeriggio dall’aeroporto di Palermo con arrivo a Forlì, seguito dal trasferimento con pullman dall’aeroporto di Forlì alla Casa San Giuseppe a San Marino, che fa parte del Centro Mariano della Guardia d’Onore del Cuore Immacolato di Maria, all’interno di un grande parco a Valdragone, Castello di Borgo Maggiore nella Repubblica di San Marino. Nel Centro Mariano vi è situato il Santuario dedicato al Cuore Immacolato di Maria che è la sede della Direzione Nazionale della Guardia d’Onore del Cuore Immacolato di Maria per l’Italia e la Repubblica di San Marino. Del Centro Mariano inoltre fa parte il Monastero Santa Chiara. L’Opera è affidata ai Frati Minori della Provincia Picena San Giacomo della Marca.
Il Santuario è situato in una posizione incantevole, con alle spalle il Monte Titano e di fronte la visione panoramica della valle fino alla riviera adriatica. È circondata da un parco meraviglioso, dove è possibile gustare il tempo della preghiera e della meditazione.
La Guardia d’Onore del Cuore Immacolato di Maria fu introdotta in Italia nel 1957 e in pochi anni si propagò in quasi tutto il Paese. Quindi, necessitava di un centro spirituale dedicato. Su iniziativa di Padre Leonardo Tasselli, il 3 luglio 1966 venne posta la prima pietra della Casa di Spiritualità San Giuseppe, pensata e poi costruita per ospitare i pellegrini, i devoti della Madonna e in particolare le Guardie d’Onore del Cuore Immacolato di Maria per ritiri spirituali, corsi di formazione e momenti di preghiera.
Il gruppo della Delegazione della Sicilia Occidentale è stato accolto dal Delegato per la Serenissima Repubblica di San Marino, il Dott. Cesare Tabarrini, Cavaliere di Merito con Placca.
Venerdì 20 ottobre 2023
Dopo il saluto alla Madonna nella cappella dell’Istituto San Giuseppe, i Cavalieri Costantiniani hanno partecipato ad una escursione a San Leo uno dei castelli (comuni) della Diocesi di San Marino-Montefeltro, che sorge su uno sperone di roccia con le pareti a strapiombo sulla valle del Marecchia.
L’escursione è iniziata con la visita alla splendida Rocca, un’imponente fortezza (XV secolo), opera di Francesco di Giorgio Martini, che sembra stare in magico equilibrio su uno sperone di roccia, dalla sommità della quale domina la valle della rupe inaccessibile. Di origini antichissime, la città dà il nome alla provincia del Montefeltro, essendo l’antica Mons Feretrius romana. Fu capitale d’Italia con Berengario II dal 962 al 964. San Leo che ne fu l’evangelizzatore (IV secolo) è oggi il patrono.
A seguire, la visita al centro storico di San Leo, con le due meravigliose chiese – la Pieve (XI secolo) e la Cattedrale (XII secolo) – e la torre civica, ora campanile della Cattedrale. Fra le persone famose ricordiamo Dante Alighieri che parla di San Leo nella Divina Commedia; San Francesco che si fermò a predicare e che ebbe in dono il monte della Verna (1213); e il Conte di Cagliostro finì i suoi giorni in una cella della Rocca.
Nel pomeriggio, il gruppo si è trasferito nella Repubblica di San Marino per la visita del centro storico (Castello di San Marino) e dei principali monumenti. In primis la Basilica del Santo (dove sono conservate le spoglie del fondatore Marino) e il Palazzo Pubblico o Palazzo del Governo (sede istituzionale della Eccellentissima Reggenza – i Capi di Stato, sede del Parlamento e del Governo della Serenissima). Il gruppo è stato accompagnato da una guida locale che ha illustrato i monumenti e la storia di libertà nei 1700 anni di vita della Repubblica (data Fondazione 301 d.C.). Il 7 luglio 2008, i Centri Storici di San Marino e Borgo Maggiore assieme al Monte Titano sono stati iscritti nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Unesco.
Alle 18.00 l’aperitivo in uno storico bar di San Marino ed a seguire la cena con i Cavalieri della Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marino. Durante la cena, il Segretario Generale Dott. Salvatore Glorioso, Cavaliere Jure Sanguinis, nel suo saluto ha ringraziato per l’organizzazione del Pellegrinaggio, i Cavalieri di Merito con Placca Avv. Carlo Varvaro e Dott. Gastone Brizzi, e la Dama di Merito Patrizia Gallo. Ha concluso leggendo il messaggio affidatogli dal Delegato Prof. Salvatore Bordonali, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia: «Sono lieto di potere affidare a un gruppo di confratelli il mio più cordiale saluto al Delegato per la Serenissima Repubblica di San Marino e alla Delegazione, per un pellegrinaggio al quale desideravo tanto partecipare; purtroppo ho dovuto rinunciare per impegni coincidenti, che non era in mio potere spostare. Desidero, altresì, ringraziare per la collaborazione preziosa offerta nella fase di organizzazione del pellegrinaggio, che vede un momento di percorso comune tra due Delegazioni, nello spirito di unità d’intenti per la difesa di valori per tutti noi sempre fondamentali, che hanno un preciso riferimento nella Fede e nella famiglia cristiana, che l’Ordine Costantiniano, non a caso dinastico, difende e diffonde. Sono luoghi particolarmente significativi e affascinanti che ben conosco ma che meritano sempre di essere ripercorsi, tanto più se insieme a confratelli motivati, come lo sono quelli che dalla Sicilia sono giunti oggi alle pendici del Monte Titano per unirsi in pellegrinaggio con i confratelli di San Marino. Grazie ancora e confidando in un prossimo incontro invio il mio più cordiale, confraterno abbraccio».
Al termine della cena, il Segretario Generale Salvatore Glorioso, insieme al Responsabile dei Pellegrinaggi, il Cav. Carlo Varvaro, hanno consegnato il Crest di Delegazione eseguito in ceramica.
Nel suo saluto, il Delegato Cesare Tabarrini ha ringraziato la Delegazione della Sicilia Occidentale per il dono della visita e della piacevole conoscenza dei Cavalieri e delle Dame partecipanti, auspicando di contraccambiare a breve termine la visita. Inoltre, ha ringraziato il Prof. Salvatore Bordonali per il suo messaggio e per il Crest ricevuto. Si è soffermato poi sulla stima e amicizia fraterna che lo unisce al Segretario Generale, lo ha ringraziato per le belle parole del suo saluto e si è unito alle sue parole di ringraziamento per la buona riuscita del pellegrinaggio agli organizzatori. Infine, ha consegnato a tutti i partecipanti al pellegrinaggio una preziosa pergamena con una invocazione al santo patrono San Marino, realizzata artigianalmente dalle Monache dell’Adorazione Eucaristica.
Sabato 21 ottobre 2023
A Ravenna, dopo la visita alla tomba del Sommo Poeta Dante Alighieri, il gruppo ha iniziato il tour UNESCO diocesano, visitando innanzitutto il mausoleo Galla Placidia, considerato uno dei tesori più preziosi della città.
Il mausoleo di Galla Placidia è uno degli edifici più antichi di Ravenna, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996. Semplice e modesto nelle forme, colpisce subito la vista per via della sua particolare struttura in mattoni posta all’ombra dei rami di un grande platano secolare. Commissionato nella prima metà del V secolo dall’Imperatrice Galla Placidia, figlia di Teodosio e sorella dell’Imperatore Onorio, questo piccolo mausoleo doveva servire come sua “ultima dimora” in cui essere seppellita assieme al fratello e al marito, Costanzo III, sposato in seconde nozze. Però, non fu mai utilizzato in tal senso, perché nel 450 d.C. Galla Placidia morì a Roma e qui fu sepolta.
Entrando all’interno del mausoleo, si è subito rapiti dall’atmosfera magica che le decorazioni in mosaico riescono a trasmettere, enfatizzate dalla luce dorata che filtra attraverso le finestre di alabastro. La parte inferiore è rivestita da marmi gialli; mentre la zona superiore è interamente ricoperta da mosaici che ricoprono pareti, archi, lunette e cupola. Al centro della cupola, in un immenso cielo stellato, appare in tutto il suo splendore una croce latina dorata, simbolo di Cristo Sole Nascente.
È seguita la visita alla basilica di San Vitale, uno dei monumenti più importanti dell’arte paleocristiana in Italia e nel Mondo, commissionata sotto il dominio dei Goti al tempo dell’Arcivescovo Ecclesio nel 525-526 d.C., dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996.
La basilica presenta un impianto planimetrico centrale e soluzioni strutturali che la distinguono nettamente dalle tipiche chiese d’impianto basilicale. Appena entrati all’interno, lo sguardo viene subito catturato dalle stupende decorazioni musive dell’abside e dagli ampi volumi che l’edificio sprigiona, nonché dall’imponente volta centrale affrescata nel XVII secolo.
Risulta difficile abbracciare lo spazio con lo sguardo. La luce filtra dalle finestre creando con le decorazioni in mosaico e le superfici in marmo e pietra strani e suggestivi effetti. I capitelli a cesto riccamente decorati abbelliscono con le loro lavorazioni le sommità delle colonne.
L’interno, al di sopra dei pregiati marmi, è motivo d’estasi e sorpresa: si può ammirare, infatti, uno splendido esempio di mosaico parietale con uno sviluppo in verticale che conferisce alla basilica l’aura imperiale e rappresentativa del potere politico e religioso dell’epoca.
Se nel presbiterio i personaggi tratti da episodi dell’Antico e Nuovo Testamento ci appaiono plastici e in un contesto terreno, le figure rappresentate nell’abside (gli imperatori Teodora e Giustiniano, l’Arcivescovo Massimiano) si stagliano invece ieratiche su un fondo aureo, quasi astratto, trasmettendo all’osservatore l’energia trascendente e metafisica della Chiesa, ma anche la forza dogmatica e politica della concezione religiosa di Giustiniano.
Sul pavimento nell’area del presbiterio di fronte all’altare, si trova la rappresentazione di un labirinto a forma circolare, interamente realizzato a marmo. Trovarne la via d’uscita è già un atto di rinascita.
Quindi, si è svolta la visita al battistero Neoniano. Posto a lato dell’attuale duomo di Ravenna, è uno dei monumenti più antichi di Ravenna, nonché parte integrante del circuito cittadino degli edifici paleocristiani dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996. Fu probabilmente edificato attorno agli inizi del V secolo, dietro iniziativa del Vescovo di Orso, in concomitanza con l’elevazione di Ravenna a capitale dell’Impero romano d’Occidente.
Tra tutti i battisteri realizzati tra il IV e V secolo nel mondo antico occidentale ed orientale (Antiochia, Costantinopoli, Efeso, Treviri, Milano, Aquileia e Roma), questo edificio si caratterizza per essere il meglio conservato dal punto di vista architettonico e decorativo. È giunto fino a noi pressoché intatto, se si esclude un ribassamento di 3 metri sotto il livello della strada dovuto al fenomeno della subsidenza che riguarda però vari edifici della città.
Di forma ottagonale e in muratura, il battistero presenta lati alternativamente rettilinei e absidati, traforati in alto da una finestra con arco a tutto sesto e porte interrate. L’interno, articolato in due ordini di arcate sovrapposte, mostra una ricca decorazione tripartita: marmi nella parte inferiore, stucchi nell’area mediana e mosaici in quella superiore di evidente influenza ellenistico-romana. Al centro della cupola, un grande medaglione racchiude la scena del Cristo, raffigurato immerso sino alla vita nelle acque trasparenti del fiume Giordano in compagnia di San Giovanni Battista. Costituisce la più antica testimonianza di una scena del battesimo del Salvatore eseguita a mosaico in un edificio monumentale.
Infine, sono state visitate la basilica San Apollinare nuovo e la cappella arcivescovile.
Domenica 22 ottobre 2023
Nel ultimo giorno del pellegrinaggio, è stata celebrata la Santa Messa con i Cavalieri della Real Commissione per la Serenissima Repubblica di San Marino nella Chiesa di San Francesco (situata entro le mura della città antica di San Marino). Il solenne Sacri Rito è stato officiato dal Cappellano della Delegazione di San Marino, Mons. Marco Scandelli, Cappellano di Merito con Placca d’Argento, dedicandolo ai confratelli, alle consorelle, agli amici e alle loro rispettive famiglie. I canti sono stati eseguiti dalle Monache dell’Adorazione Eucaristica. Al termine della Santa Messa, il Cerimoniere della Delegazione di San Marino, Dott. Leonardo Tricarico, Cavaliere di Ufficio, ha recitato la Preghiera del Cavaliere Costantiniano.
La chiesa di San Francesco è affidata alle Monache dell’Adorazione Eucaristica, una nuova comunità all’interno dell’Ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, per iniziativa di Suor Maria Gloria Riva. Sono in tre le monache al momento: Suor Teodora, Suor Giulia e Suor Danuta, che si dividono nella contemplazione del Santissimo Sacramento, aiutate da alcune laiche che dedicano, quotidianamente, parte del loro tempo all’adorazione perpetua. Oltre alla preghiera, che arricchiscono con l’arte e la liturgia cantata, sperimentano anche strumenti medioevali, e si finanziano con produzioni come bomboniere, oggetti religiosi in cera, liquori, biscotti e marmellate.
Prima della Benedizione, il Delegato per San Marino ha salutato gli ospiti della Delegazione della Siclia Occidentale e ha descritto la chiesa di San Francesco dove si è svolta la Celebrazione Eucaristica. Si trova di fronte alla porta San Francesco, entrata principale dell’antica città fortificata e oggi centro storico della capitale della Serenissima Repubblica di San Marino. Alla chiesa è annesso il convento dei Frati Minori Conventuali, fondati entrambi nel 1361. È il santuario più antico di San Marino, restaurato numerose volte nel corso del XVII e XVIII secolo secondo lo stile neoclassico che oggi lo contraddistingue. Il crocefisso ligneo dell’altare maggiore risale al XIV secolo e forse proviene dall’antica chiesa di Murata. Nelle due logge del chiostro, Il 15 marzo 1966 sono stati inaugurati il museo e la Pinacoteca di San Marino, che conservano diversi tesori, tra cui un ritratto di San Francesco, opera del Guercino, e opere di autori del XV e XVI secolo.
Poi il Segretario Generale della Delegazione della Sicilia Occidentale, nel ringraziare la Delegazione e il Delegato di San Marino, anche a nome del Delegato, si è soffermato su una citazione della omelia di Mons. Scandelli: «I cavalieri sono laici virgola Cristiani» e quindi nella vita quotidiana devono portare in ogni loro manifestazione questa cristianità, una missione che il Cav. Glorioso ha accostato a San Josémaria Escrivà, che nella sua prima lettera datata 1930 ai confratelli li esortava come segue: «Ogni giornata, figli carissimi, deve essere teatro del nostro impegno per compiere la missione divina che, nella sua misericordia il Signore ci ha affidato, siamo chiamati nella vita quotidiana ad indicare agli altri con prudenza non perché costretti , ma volentieri, come piace a Dio, il cammino per santificarci ciascuno nel proprio stato, in mezzo al mondo».
Quindi, il Delegato di San Marino e il Segretario Generale della Delegazione della Sicilia Occidentale hanno proceduto alla consegna del Diploma di Cappellano di Merito con Placca d’Argento a Mons. Marco Scandelli, che dopo la recita della Preghiera del Cavaliere Costantiniano ha impartito la Benedizione conclusivo.
Al termine della Santa Messo è seguito un pranzo in un ristorante a Rimini, in attesa del volo che ha riportati il gruppo in Sicilia.