Il giorno 25 marzo si è tenuto a Mantova il consueto Ritiro Spirituale in preparazione della Santa Pasqua: Ritiro che quest’anno è stato preceduto da un articolato momento culturale.
Tale momento è stato in modo specifico stimolato dalla splendida città che ci ospitava, ricca non solo di antiche tradizioni spirituali, ma anche di splendide realtà culturali.
La visita a tali realtà è avvenuta nel pomeriggio del 24 marzo ed ha riguardato il Castello di San Giorgio ed il Palazzo Ducale da un lato, nonché il Museo Diocesano Francesco Gonzaga dall’altro.
La visita ha così anzitutto consentito di ammirare in modo specifico un gioiello pittorico, la Camera Picta o Camera degli Sposi di Andrea Mantegna, uno di quei grandi artisti chiamati a corte dagli splendidi Signori di Mantova, i Marchesi Gonzaga.
E’ stato poi possibile visitare il Museo Diocesano Francesco Gonzaga che, fra i molteplici gioielli (il Messale quattrocentesco miniato di Barbara di Brandeburgo fra questi), racchiude anche la celebre collezione di armature del XV secolo, che rappresenta un unicum non solo a livello europeo, ma a livello mondiale.
La serata prevedeva infine una Cena di Gala, che si è conclusa con un indirizzo di omaggio del Pro Delegato di Lombardia, Cav. Ing. Gilberto Spinardi, a Sua Em.za Rev.ma il Cardinal Gerhard L. Müller, che avrebbe presieduto il Ritiro Spirituale dell’indomani, a Sua Altezza Serenissima, il Principe Don Maurizio Ferrante Gonzaga di Vescovato, ed al Presidente della Real Commissione per l’Italia, il Duca Don Diego de Vargas Machuca.A tale indirizzo di omaggio si è poi unito il più cordiale benvenuto a tutti i presenti.
Il Ritiro Spirituale è stato tenuto l’indomani, 25 marzo, Solennità della Domenica delle Palme, sotto la guida del Cardinal Müller nella Basilica Palatina di Santa Barbara facente parte del complesso gonzaghesco, in cui sono racchiusi sia il Castello di San Giorgio che il Palazzo Ducale, e nella quale si recavano normalmente i Marchesi Gonzaga.
Tale Ritiro ha rappresentato un momento di particolare rilevanza, dato che si richiamava alla prima e fondamentale componente del nostro Ordine, la Sacralità (Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio), e con essa alle finalità da perseguire che la “Preghiera del Cavaliere Costantiniano” specificamente indica: la Glorificazione della Santa Croce, la Propaganda della Fede e la Difesa della Chiesa.
L’incontro con l’illustre Presule si è avviato con l’intensa esortazione da lui rivolta ai presenti che aveva per tema i 7 paradossi da cui è caratterizzata la Pasqua del Signore. Si tratta di paradossi che sono emblematici della condizione umana, giacché nella Bibbia il numero 7 rinvia al tempo di quaggiù, e che sono appunto attraversati dalla luce della Pasqua, che apre alla speranza della Redenzione.
E’ seguita la Santa Messa, che si è aperta con la commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, cui è seguita la benedizione dei rami d’ulivo.
La cerimonia – estremamente coinvolgente – è stata accompagnata dallo splendido coro “Livia D’Arco” diretto dal Maestro R. Fabiano, che ha cantato in prevalenza su musiche mozartiane.
Alla fine il Cardinal Müller è stato raggiunto da una molteplicità di Cavalieri che gli hanno espresso il più vivo ringraziamento per la sua Celebrazione e per le sue parole.
A cura del Cav. Prof. Edoardo Teodoro Brioschi