In una giornata fredda di gennaio, gli abbracci, gli sguardi e le parole carichi di umanità sono stati i segni dell’inizio del ministero episcopale di Mons Vito Piccinonna, da Papa Francesco eletto Vescovo di Rieti.
Sabato 21 gennaio 2023 si è svolto nella Cattedrale di Rieti il rito di ordinazione episcopale, a cui ha preso parte una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Alla solenne Concelebrazione Eucaristica hanno partecipato il Primo Cappellano Vicario Nob. Don Stefano Sivilla Clary e Don Stefano Trio, Cappellani di Merito, mentre il Col. Dott. Massimo Santori, Cavaliere di Merito, ha proclamato la prima lettura.
Nato il 1° giugno 1977 a Palombaio, nell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, Mons. Vito Piccinonna è stato ordinato sacerdote il 3 settembre 2002. Ha conseguito il baccalaureato in Sacra Teologia e la licenza in Teologia dogmatica all’Istituto Regina Apuliae della Facoltà Teologica Pugliese a Molfetta. È stato Vicario parrocchiale, Padre spirituale del Seminario arcivescovile di Bari-Bitonto, Assistente prima diocesano e poi nazionale per il Settore Giovani di Azione cattolica e Direttore dell’Ufficio Caritas dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto. Dal 2015 ad oggi è stato, tra le altre cose, Delegato regionale del Collegamento nazionale dei santuari, oltre che, dal settembre 2022, Vicario episcopale per la carità.
“Pellegrino ma chiamato a servirvi, perciò da oggi come un concittadino reatino. Vorrei che mi sentiste come uno di casa, uno di famiglia, concittadino di Rieti ma pure dei 40 comuni di cui si compone la nostra diocesi”. Con queste parole ha salutato i fedeli, Mons. Vito Piccinonna che è stato consacrato vescovo, il più giovane d’Italia, da Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto, co-consacranti Mons. Domenico Battaglia, Arcivescovo metropolita di Napoli e Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona, con il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo emerito di Bari-Bitonto, Mons. Gjergj Meta, Vescovo di Rrëshen in Albania e gli altri Vescovi. Presenti le autorità, tra cui il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’Assessore regionale Claudio Di Berardino, tutti i Sindaci del territorio diocesano e dalla Puglia il Sindaco di Bitonto e il Vice sindaco di Modugno.
Il calice scelto per la celebrazione ha le pietre provenienti da Amatrice ed Accumoli. Oggi Mons. Piccinonna si è recato proprio nei luoghi del terremoto. “Avrò uno sguardo attento e paterno anche per la più piccola frazione della nostra terra, sconvolta dal sisma”, ha ribadito e ha aggiunto: “Vengo in mezzo a voi, mi metto accanto con la mia responsabilità, per aiutarci in questo compito di ricostruzione, anzi di rigenerazione”.
Iniziata con la preghiera silenziosa nel santuario francescano di Greccio. Poi, l’incontro nella chiesa di San Michele a Rieti e i saluti istituzionali in comune con il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi e con i primi cittadini della provincia sabina. Il vescovo si poi recato nella Chiesa di Sant’Agostino e in quella di San Domenico per incontrare i 700 fedeli arrivati dalla Puglia e quelli reatini.
Tra le tappe della giornata, anche quella all’Hortus Simplicium, il giardino sotto l’episcopio dove con i Sindaci di Rieti e Bitonto viene messo a dimora una pianta di ulivo, dono della terra natale particolarmente evocativo per Mons. Piccinonna, che porta la pianta anche tra i simboli del suo stemma episcopale per dire di un radicamento nelle cose della terra capace di guardare al cielo. Simbolo presente anche in chiesa, addobbata con le rose bianche e i ramoscelli di ulivo. Il suo motto episcopale è Gaudium et spes, le prime parole della Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo del Concilio Vaticano II.