Madrid, 21 marzo 2020
Cari fratelli nell’Ordine,
Mi rivolgo a voi in questi tempi duri e difficili a causa della crisi sanitaria che sta colpendo il mondo e la nostra società in particolare.
La prima cosa che voglio fare è inviare tutto il mio affetto a tutti i Cavalieri e le Dame, le cui famiglie sono state colpite, in alcuni dei loro membri, da questa malattia. A loro, nella loro sofferenza e preoccupazione, voglio inviare il mio conforto e il frutto delle mie preghiere.
Incoraggio tutti i membri della nostra Sacra Milizia a essere prudenti e ad evitare il più possibile ogni possibilità di contagio. Eliminiamo i rischi oggi, in modo da poter continuare a combattere domani. E’ tempo di adattare il nostro stile di vita e il nostro comportamento alle indicazioni delle nostre autorità e alle raccomandazioni dei nostri esperti per sconfiggere il virus. Dobbiamo tutti contribuire a questo sforzo collettivo con i nostri atteggiamenti e le nostre azioni, per quanto piccole.
In questo senso, a livello istituzionale, l’Ordine ha sospeso tutte le attività che potrebbero rappresentare il minimo rischio di contagio. A livello individuale, noi, Cavalieri e Dame del Sacro e Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, dobbiamo essere un esempio per il resto della società in termini di comportamento civico e di collaborazione con le Istituzioni che ci governano.
Vi invito, in questo tempo di inattività collettiva e di confinamento in casa, a vivere questa Quaresima in modo diverso, come occasione di riflessione spirituale e di incontro con noi stessi e con il Signore.
E concludo queste righe con le parole di speranza che Sua Maestà Filippo VI di Spagna ha pronunciato qualche giorno fa: “Questo virus non ci sconfiggerà, anzi, ci renderà più forti come società; una società più impegnata, più solidale, più unita. Una società che resiste a qualsiasi avversità”.
Pedro di Borbone delle Due Sicilie
Duca di Calabria
Gran Maestro

