A Viterbo il pranzo per Comunità religiose femminili claustrali e di vita attiva

Su indicazione della Diocesi di Viterbo e con l’incoraggimento del Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Duca de Vargas...

Su indicazione della Diocesi di Viterbo e con l’incoraggimento del Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. il Duca de Vargas Machuca, la Delegazione della Tuscia e Sabina sta provvedendo giornalmente alla distribuzione del pranzo ad alcune Comunità religiose femminili – claustrali e di vita attiva – in difficoltà per l’emergenza da Coronavirus, che rende difficile anche l’approvvigionamento dei generi alimentari.
Tale attività di assistenza si rende possibile grazie alla collaborazione sorta tra la Delegazione e la Società GE.RI.M.AL di San Martino al Cimino (VT) specializzata nella Ristorazione, mostratasi particolarmente sensibile alla segnalazione pervenuta da parte del Delegato.

Il servizio continuativo reso dai Confratelli e dai Volontari costantiniani in questo periodo particolare alle Clarisse del Monastero di San Bernarsino, alle Francescane Alcantarine del Monastero di Santa Rosa e alle Apostole del Santo Rosario della Scuola San Faustino, consente certamente alle Sorelle di proseguire con più serenità la loro opera benemerita al servizio della Diocesi e della Chiesa.
L’importante funzione della vita contemplativa femminile nella Chiesa è stata peraltro riaffermata dal Santo Padre nel 2018 in occasione della 65a edizione della Giornata Pro Orantibus, celebrata nella Basilica Papale di San Giovanni in Laterano nella festa liturgica di della Presentazione di Maria: “Approfittando di questa Giornata desidero, ancora una volta, manifestarvi il grande apprezzamento della Chiesa per la vostra forma di vita. Che ne sarebbe della Chiesa senza la vita contemplativa? Che ne sarebbe delle membra più deboli della Chiesa che trovano in voi un appoggio per continuare il cammino? Che ne sarebbe della Chiesa e del mondo senza i fari che segnalano il porto a chi è sperduto in alto mare, senza le fiaccole che illuminano la notte oscura che stiamo attraversando, senza le sentinelle che annunciano il nuovo giorno quando è ancora notte? Grazie, sorelle e fratelli contemplativi perché siete tutto questo per il mondo: sostegno per i deboli, fari, fiaccole e sentinelle (cfr Cost. ap. Vultum Dei quaerere, I, 6). Grazie perché ci arricchite con tanti frutti di santità, di misericordia e di grazia (cfr ibid., I, 5)”.

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