Su invito del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Viterbo, il Delegato e il Vice Delegato della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro e il Nob. Dott. Sandro Calista, Cavaliere Jure Sanguinis con Placca d’Oro, lunedì 21 novembre 2022 hanno partecipato alla festa della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma Benemerita.
La solenne Santa Messa, presieduta da Mons. Lino Fumagalli, Vescovo emerito e Amministratore apostolico di Viterbo, è stata celebrata presso la Chiesa della Santissima Trinità, Santuario Mariano Cittadino.
Presenti le massime autorità istituzionali e civili della Provincia di Viterbo – il Prefetto Antonio Cananà, il Presidente del Tribunale Eugenio Turco, il Procuratore Paolo Auriemma, il Questore Giancarlo Sant’Elia, il Presidente della provincia Alessandro Romoli, il Sindaco di Viterbo Chiara Frontini e i Sindaci di diversi comuni della provincia – oltre a quelli delle forze dell’ordine e delle forze armate, a partire dal comandante provinciale dell’Arma, Massimo Friano, assieme ai comandanti delle compagnie e stazioni dell’Arma del Viterbese, dove i carabinieri contano 600 tra uomini e donne su tutto il territorio provinciale, così come le associazioni d’Arma e i rappresentanti delle organizzazioni professionali e di categoria.
Grande la partecipazione di ufficiali, sottufficiali e graduati dell’Arma in servizio e in congedo, che si sono tutti distinti nel manifestare la loro viva devozione verso la Madre di Dio, invocata sotto il titolo di Virgo Fidelis, nel giorno della sua festa. Hanno partecipato inoltre gli studenti di alcuni istituti scolastici viterbesi.
Nella sua omelia, Mons. Fumagalli ha espresso il suo vivo compiacimento nei confronti dei Carabinieri sempre così vicini alla popolazione in ogni circostanza, soprattutto nel momento del pericolo e del bisogno: “I carabinieri sono il nostro punto di riferimento, fanno parte delle nostre famiglie. Quella dei carabinieri è la forza armata più amata dalla cittadinanza, perché questi militari condividono la vita della comunità e sono un punto di riferimento per tutti. La loro presenza è capillare e ciò ce li fa sentire vicini: è motivo di sicurezza. Un militare ha fedeltà nelle persone che gli vengono affidate, che prima di tutto vanno amate. Il vostro non è solo un servizio ma una vocazione al bene comune. Essere al servizio del bene dei cittadini, un servizio che a volte è difficile e incompreso, è fonte di serenità. Per tutti. Anche per chi lo esercita e nonostante i risultati, perché donando si riceve sempre più di ciò che si ha. Voi contribuite a migliorare il nostro presente e il nostro futuro. Prevenire è sempre meglio che curare e per fare ciò all’Arma basta la presenza di una sua donna o di un suo uomo in divisa. Grazie anche per questo stimolo che la vostra presenza e opera ci dà. Tutti dobbiamo essere partecipi del bene comune, che significa rispetto della legalità per il bene nostro e degli altri. I carabinieri fanno parte, in un modo del tutto particolare, della nostra quotidianità e delle nostre famiglie. Quello dei carabinieri non è solo un servizio, ma una vocazione che pone l’Arma al servizio della comunità. Un servizio che diventa fonte di serenità per chi lo esercita, al di là dei risultati. Il contributo per un presente e un futuro migliori”.
Nell’Arma dei Carabinieri il culto alla Virgo Fidelis iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia, che compose anche il testo della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis e di Padre Appoloni, SJ, Cappellano Militare Capo. Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri. Lo scultore, Arch. Giuliano Leonardi, rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte” (Ap 2,10). La scelta della Virgo Fidelis quale celeste patrona dell’Arma è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto “Nei secoli fedele”. L’8 dicembre 1949, Papa Pio XII, accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare, proclamava ufficialmente la Virgo Fidelis Patrona dell’Arma, fissandone la celebrazione al 21 novembre, in concomitanza con la Presentazione di Maria Vergine al Tempio e nell’anniversario della battaglia di Culqualber.
La Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis
Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra,
noi Carabinieri d’Italia,
a Te eleviamo reverente il pensiero,
fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!
Tu, che le nostre Legioni invocano confortatrice
protettrice col titolo di “Virgo Fidelis”,
Tu accogli ogni nostro proposito di bene
e fanne vigore e luce per la Patria nostra,
Tu accompagna la nostra vigilanza,
Tu consiglia il nostro dire,
Tu anima la nostra azione,
Tu sostenta il nostro sacrificio,
Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all’altro d’Italia
suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare,
con fedeltà sino alla morte,
l’amore a Dio e ai fratelli italiani.
E così sia!