Presso la Chiesa di San Francesco in Corso Mazzini 46 ad Ostra, in provincia di Ancona, si terrà l’incontro pre-natalizio della Delegazione delle Marche e Romagna del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio per rafforzare i vincoli di amicizia tra i Cavalieri Costantiniani e per riflettere sull’anno trascorso e sulle imminenti Festività religiose.
L’incontro inizia alle ore 15.30 con un ritiro spirituale presieduto da Mons. Umberto Gasparini, Cappellano della Delegazione, che della Chiesa è Arciprete e Priore. Nel pomeriggio è prevista la visita al Museo Cittadino, alla quale farà seguito la Celebrazione Eucaristica proto festiva, officiata dal Cappellano, aperta a Cavalieri, familiari, postulanti, amici dell’Ordine Costantiniano e fedeli.
Nel corso della giornata il Delegato delle Marche e Romagna Dott. Carlo dei Conti Cicconi Massi, Cavaliere de Jure Sanguinis con Placca d’oro, consegnerà i Diplomi di Conferimento della Medaglia di Benemerenza d’Argento, istituita dal Gran Magistero dell’Ordine in occasione del 300° Anniversario della promulgazione della Bolla Militantis Ecclesiae.
Un’agape presso un ristorante locale concluderà in letizia l’incontro.
La Chiesa di San Francesco in Ostra, insieme al convento dei frati Minori Conventuali, risale almeno al 1279. L’attuale chiesa, tuttavia, è stata costruita intorno alla meta del XIV secolo e fu sempre considerata come la seconda “casa del Comune”: infatti qui si riunivano il Consiglio generale ed il Parlamento. Nel XVIII secolo, dopo il disastroso terremoto del 703, la chiesa venne restaurata ed il convento non solo riparato, ma notevolmente ampliato con l’aggiunta di una nuova ala, che gli ha conferito l’attuale imponenza. Nell’800, a causa delle leggi di soppressione degli ordini religiosi, la chiesa ed il convento di San Francesco conobbero varie peripezie, fino a quando dopo l’annessione delle Marche al Regno d’Italia, i frati minori conventuali vennero espulsi definitivamente ed i loro beni incamerati dallo Stato. Ne divenne “consegnatario” il Comune, che affidò la chiesa ad un cappellano affinché la officiasse. Nel 1884, tuttavia, l’amministrazione comunale decise di trasformare la chiesa nel “mercato coperto cittadino”. Solo l’opposizione della cittadinanza e delle autorità religiose fecero sì che la chiesa non fosse demolita, ma solo arretrata in modo da dar luogo ad un porticato sia sulla facciata sia sul lato sinistro con la conseguente demolizione della quarta cappella a destra e del primo altare a sinistra. In seguito con le successive amministrazioni comunali i rapporti divennero più tranquilli tanto che, essendo la chiesa parrocchiale di Santa Lucia “angusta, umida e oscura”, si giunse nel 1899 alla permuta di questa con la chiesa di San Francesco, anche per il fatto che in quest’ultima erano custodite le spoglie del Santo Patrono della città. Ecco perché questa chiesa di San Francesco è divenuta sede della parrocchia di Santa Lucia.
Per ulteriori informazioni: Cav. Costantino Brandozzi – del.marcheeromagna@smoc.it – costantino.brandozzi@tin.it