I Cavalieri della Tuscia e Sabina onorano Santa Rita a Viterbo

La tradizione ci tramanda che Rita da Cascia, portata alla vita religiosa, fu data in sposa ad un uomo violento che, convertito da lei,...

La tradizione ci tramanda che Rita da Cascia, portata alla vita religiosa, fu data in sposa ad un uomo violento che, convertito da lei, venne in seguito ucciso per una vendetta. I due figli giurarono di vendicarlo ed ella, non riuscendo a dissuaderli, pregò Dio a farli piuttosto morire. Quando ciò si verificò, Rita si ritirò nel monastero delle Monache Agostiniane di Cascia, dove condusse una santa vita con una particolare spiritualità in cui veniva privilegiata la Passione di Cristo.

Durante un’estasi ricevette uno speciale stigma sulla fronte, che le rimase fino alla morte. La sua esistenza di moglie e di madre cristiana, segnata dal dolore e dalle miserie umane, è ancora oggi un esempio di alta santità per il Popolo di Dio.

Nella ricorrenza della festa della grande Santa agostiniana, una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidata dal Delegato, il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro, ha partecipato lunedì 22 maggio 2023 alla solenne Santa Messa celebrata da Mons. Luigi Fabbri, Vicario Generale della Diocesi di Viterbo, nella Chiesa della SS. Trinità in Viterbo. Al termine del Sacro Rito, i Cavalieri e i Postulanti Costantiniani hanno provveduto a distribuire le rose benedette ai numerosi fedeli radunati nel Santuario.


Servizio fotografico a cura del Cav. Gennaro Vernillo.

Avanzamento lettura