Su invito del Vescovo di Pistoia, Mons. Fausto Tardelli, Cappellano Gran Croce di Merito, una rappresentanza di Cavalieri della Delegazione Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidati dal Coordinatore per la Toscana Centrale-Città di Pistoia, il Dott. Tommaso Di Niso, Cavaliere di Merito con Placca, e da Don Cristoforo Mielnik, Cappellano di Merito, hanno partecipato alle solenni celebrazioni in onore di San Jacopo il Maggiore, Patrono della Città di Pistoia, che si sono svolte con il seguente programma:
Lunedì 24 luglio 2023
Ore 18.00: Santa Messa Capitolare nella Cattedrale di San Zeno
Ore 21.00: Processione di San Jacopo presieduta dal Vescovo di Pistoia
Martedì 25 luglio 2023
Solennità del Santo Patrono San Giovanni Apostolo
Ore 11.00: Santa Messa Pontificale presieduta dal Vescovo di Pistoia nella Cattedrale di San Zeno
Nel ringraziare la Delegazione Toscana dell’Ordine Costantiniano per la vicinanza alla diocesi pistoiese, il Vescovo Tardelli ha ricordato il pellegrinaggio fatto il 12 giugno 2021 dalla Delegazione in occasione del Giubileo Jacopeo [QUI]. Inoltre, ha sottolineato come il legame tra l’Ordine Costantiniano e la Diocesi di Pistoia si rinnova quotidianamente grazie all’impegno dei Cavalieri e Dame del Coordinamento Toscana Centrale-Città di Pistoia, molto attivi nelle opere caritatevoli verso le realtà più bisognose del territorio.
Il culto jacopeo a Pistoia
Come testimoniano sia la documentazione storica, sia i monumenti e le opere d’arte cittadine, Pistoia è legata al culto di San Giacomo il Maggiore sin dall’antichità.
Dopo che nel 1145 il Vescovo Atto riuscì a far arrivare da Santiago di Compostela una reliquia – un frammento del cranio – dell’apostolo Giacomo il Maggiore (San Jacopo), il Santo fu proclamato patrono della città, che divenne l’unico centro di culto jacopeo ufficialmente riconosciuto in Italia.
I pellegrini, che si recavano a Roma o a Santiago de Compostela, potevano facilmente raggiungere Pistoia, ben collegata sulla via Francigena, per andare a visitare la cappella di San Jacopo, venerare la reliquia e chiedere “la grazia” dell’intercessione dell’Apostolo.
Per assistere i pellegrini, dopo la metà del secolo XII, si costituì, presso la cattedrale e nell’adiacente palazzo vescovile, l’Opera di San Jacopo, un ente che aveva anche il compito di sovrintendere al culto del santo e di amministrare il Tesoro di San Jacopo.
In città sorsero, inoltre, ospizi per pellegrini, poveri e viandanti tra cui lo spedale di San Jacopo a metà XlI secolo, oltre al più noto spedale del Ceppo a fine XIII secolo, che, specializzatosi nella cura degli infermi, divenne il nosocomio cittadino. Nella seconda metà del ‘300 fu fondato anche l’ospizio e spedale del Tau, specializzato nella cura del Fuoco di Sant’Antonio.
La cultura del pellegrinaggio è sempre rimasta viva a Pistoia nel corso dei secoli. Se ne trova testimonianza nei luoghi di culto e nelle tradizioni pistoiesi, in particolar modo quelle legate ai festeggiamenti jacopei.