Sabato 25 marzo 2023 si terrà presso la Propositura di San Niccolò a Radda in Chianti il ritiro pasquale della Delegazione di Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Programma
Ore 09.30: Ritrovo presso la Propositura di San Niccolò a Radda in Chianti
Ore 10.00: Recita dell’Ora Terza nella attigua sala parrocchiale
Ore 10.30: Catechesi
Ore 11.30: Santa Messa e Benedizione dei mantelli e delle insegne dei Cavalieri e delle Dame di prossima nomina
Ore 13.00: Colazione presso il ristorante La Loggia del Chianti
La Propositura di San Niccolò è il principale luogo di culto a Radda in Chianti, in provincia di Siena, situata di fronte al palazzo del Podestà, in posizione sopraelevata.
La prima testimonianza risale al 1260 quando viene citata nel Libro di Montaperti insieme alla chiesa di San Cassiano e di Santa Cristina di Radda, chiese amministrate da un unico rettore. Nel XVII secolo l’oratorio di Santa Maria del Prato risulta unito ad essa, tale unione durò fino al 1708 quando l’oratorio venne ceduto ai frati francescani affinché vi istituissero un convento. Nel 1660 venne elevata a prioria mentre nel 1616 venne costruita la nicchia per il fonte battesimale. Da una visita pastorale effettuata nel 1784 risulta che le era stata annessa la chiesa di San Biagio a Vercenni. Nel 1899 venne elevata al titolo di Propositura.
Durante la seconda guerra mondiale la chiesa, come il centro storico di Radda, venne notevolmente danneggiata, tanto che se non fosse per le relazioni stilate in occasione delle visite pastorali e degli inventari ecclesiastici sarebbe molto difficile risalire all’aspetto che la chiesa doveva avere tra il XV e il XVI secolo. L’intervento di maggior impatto lo subì la facciata che nel 1926 venne rifatta in stile neoromanico. In quell’occasione venne rifatta anche la piazza sottostante con la realizzazione della fontana pubblica dalla quale l’acqua scaturisce da una bocca di leone.
In precedenza, nel 1837, era stato restaurato il campanile. Il campanile originario era stato demolito e ricostruito nel XVIII secolo mentre l’attuale campanile è stato realizzato negli anni cinquanta appoggiandosi ad una delle torri dell’antico castello di Radda. Gli ultimi interventi di restauro sulla fabbrica della chiesa risalgono al 1969 quando venne restaurata l’abside e venne realizzato il nuovo presbiterio e nel 1997 con il consolidamento del campanile.
L’interno è a navata unica a croce latina con copertura a capriate lignee ed è conclusa con un’abside quadrangolare. Nella zona absidale vi è il transetto. Subito dopo l’ingresso vi sono due acquasantiere in pietra serena; sulla parte sinistra, all’interno di una nicchia, vi è il fonte battesimale in pietra serena risalente al XVII secolo e un affresco del XX secolo raffigurante il Battesimo di Cristo. Ai lati della navata sono i due confessionali in legno del XVIII secolo mentre alla fine della parete sinistra in alto è collocato il pulpito in marmo. Nel transetto sinistro sopra un altare in pietra serena è visibile una tela raffigurante la Madonna del Rosario col Bambino e Santi, attribuita ad Alessandro Allori; dal transetto sinistro si può accedere ad una piccola cappella contenente un’immagine della Madonna di Lourdes. Nel transetto destro, oltre ad un analogo altare, è collocata una statua del Cristo benedicente. Sempre nel transetto destro è collocato l’organo databile alla metà del XIX secolo. I muri perimetrali della chiesa sono intonacati in bianco tranne che nella volta del coro dove è visibile un affresco raffigurante le Storie di San Nicola.
All’altare maggiore è un crocifisso ligneo con braccia semovibili attribuito ad un anonimo maestro fiorentino del XV secolo, maestro notevolmente influenzato da Donatello. Questo crocifisso è da secoli al centro di un tenace culto popolare che trova il suo apogeo nella Festa del Perdono che si tiene a Radda l’ultima domenica di agosto.