Dopo l’emergenza sanitaria la Delegazione della Lombardia ha ripreso giovedì 25 giugno 2020 i propri incontri presso la parrocchia SS. Redentore e S. Francesco a Sesto San Giovanni (MI), a causa della momentanea chiusura della Chiesa di San Sepolcro, ospiti del Cappellano Capo Gran Croce di Merito Don Fabio Fantoni, Parroco nella stessa.
Nell’omelia della Santa Messa il celebrante Don Fantoni si è soffermato a commentare il brano del Vangelo del giorno (Lc 6, 20a. 24-26) nel quale Gesù avverte: “Guai a voi, ricchi…”. Non una maledizione – specifica il Cappellano Capo – ma una presa di coscienza che esorta a vivere nella beatitudine di Dio, diversamente sarà un guaio anche essere iniquo. La parola “guai” si rifà ad un termine ebraico che esprime il lamento funebre, il pianto, il guaio: per cui non minacce ma lamenti. Don Fantoni porta a riflettere ad esempio su quei paesi che godono della più alta prosperità, dove tuttavia viene praticato il suicidio assistito: il guaio della ricchezza. Questo ammonimento è veramente provocante – conclude il Cappellano Capo – ma nello stesso tempo anche un raggio di speranza infinito.
Al termine della Santa Messa sono state presentate alcune opere dell’artista Adam Cinquanta realizzate in vetro pressofuso, ideatore di questa tecnica innovativa capace di riqualificare i metodi di lavorazione verso un fare cosciente, più etico e sostenibile. L’artista ha recentemente donato una sua opera all’Arcivesco di Milano, S.E.R. Mons. Mario Delpini, in visita alla Parrocchia del Cappellano Capo, riconosciuta e premiata come una delle più virtuose e attive di tutta la Lombardia. L’esposizione dell’artista ha compreso un trittico in Vetro Sensoriale intitolato “La passione di Cristo”.
Successivamente i Cavalieri si sono radunati nella cripta sottostante la chiesa del SS. Redentore e S. Francesco, unitamente al Presidente della Real Commissione per l’Italia, S.E. Duca Don Diego de Vargas Machuca, per le comunicazioni del Delegato Vicario Cav. Ing. Gilberto Spinardi e del Promotore delle Attività Culturali Cav. Prof. Edoardo Teodoro Brioschi.
È stato espresso inizialmente un collettivo pensiero di vicinanza al Cappellano di Delegazione Mons. Federico Gallo, che a breve dovrà sottoporsi a delicati controlli medici.
A fine settembre verrà organizzato un Ritiro Spirituale in sostituzione di quello cancellato in preparazione della Santa Pasqua, congiuntamente alle Sezioni di Mantova-Cremona e Brescia.
Il Delegato Vicario ha inoltre espresso il suo compiacimento, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi promossa dalla Delegazione, finalizzata ad aiutare i più bisognosi in questa emergenza sanitaria. Una generosa somma di denaro è stata elargita in gran parte alle comunità parrocchiali di Gualdrasco e Bornasco in provincia di Pavia, destinate alle famiglie e persone in difficoltà a causa della pandemia. Sono stati resi disponibili inoltre un cospicuo numero di capi d’abbigliamento da parte della Guardia di Finanza a seguito di un grosso sequestro, i quali verranno messi a disposizione dell’Ordine Costantiniano affinchè si prodighi a donarli ai più bisognosi. Il Delegato Vicario informa che coloro fossero a conoscenza di situazioni indigenti potranno farne richiesta.
Infine è stato comunicato il luogo del Solenne Pontificale 2021, che verrà celebrato a Napoli nella splendida Basilica di Santa Chiara, durante il quale si consegneranno anche le nomine non conferite quest’anno.
Il Promotore delle Attività Culturali, Cav. Prof. Brioschi sta organizzando la celebrazione del centenario degli Statuti Alfonsini del Sacro Militare Ordine Costantiniani. Una importante revisione e arricchimento dello Statuto stesso, al quale il Gran Maestro Don Alfonso di Borbone delle Due Sicilie dedicò ogni suo sforzo. Una intensa amministrazione dell’Ordine tra il 1894 e il 1934 che ha portato allo sviluppo anche di attività di assistenza e beneficienza dando un contributo concreto al contesto sociale, in un periodo di grandi mutamenti. Un anniversario – specifica il Prof. Brioschi – che non deve passare inosservato dato l’anno difficile, ma invece da celebrare in più parti d’Italia.
Il Presidente S.E. Duca de Vargas avverte – in conclusione – l’esigenza di mettere chiarezza su alcune abitudini adottate dai fedeli adeguatisi al lungo periodo di isolamento, e su alcune questioni morali che il delicato momento di confusione rischia di travisare. Sprona dunque i Cappellani di Delegazione a riaffermare valori irrinunciabili e immutabili sia in ambito religioso che laico.