26.04.2020 - Santa Messa in onore di San Giorgio per la Delegazione della Sicilia Occidentale
Aggiornamento: 26 apr 2020
È sempre stata consuetudine celebrare una Santa Messa solenne in onore di San Giorgio Megalomartire, Patrono del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Protettore dei cavalieri e di tutti i militi, in occasione della ricorrenza della sua festa il 23 aprile. Quest'anno, a causa della emergenza pandemica in corso, l'annuale rito non potrà essere celebrato in quanto vietato dalle disposizione ministeriali e dalle ordinanze del Presidente della Regione. Comunque, il Delegato della Sicilia Occidentale Nob. Prof. Salvatore Bordonali, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis, d'intesa con Don Davide Calantoni, Cappellano di Merito con Placca ha manifestato la volontà di celebrare una Santa Messa dedicata al Santo, utilizzando gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Pertanto, domenica 26 aprile 2020 alle ore 10.00 Don Davide Calantoni celebrerà la Santa Messa della Delegazione della Sicila Occidentale in onore di San Giorgio, a cui i Cavalieri, le Dame e i Postulanti potranno assistere collegandos con la Chiesa Maria S.S. di Montesanto a Palermo. Verrà utilizzata la piattaforma Zoom, tramite l’applicazione da scaricare su PC, tablet o smart phone. Il tutorial QUI. Alle ore 09.30 di domenica 26 aprile sarà reso disponibile il link necessario per il collegamento: QUI. San Giorgio visse nel III secolo, sotto l'impero di Diocleziano. Fu onorato in tutta l'antichità quale soldato valoroso e martire illustre, e invocato patrono della milizia cristiana. Nacque in Cappadocia da genitori cristiani. Arruolato nella milizia imperiale, grazie alla sua perizia nelle armi e al suo valore salì al grado di capitano, anche se servì assai più generosamente a Dio e combattè sotto una ben più nobile bandiera, quella divina. Egli viene spesso rappresentato in atto di sconfiggere con la lancia il dragone, mentre legata ad un palo sta in atto supplichevole una fanciulla. Onde osserva il Cardinale Baronio, quest'antica usanza di rappresentare San Giorgio non è che un simbolo della sua potente protezione contro le tentazioni del demonio. Nella terribile persecuzione di Diocleziano, il santo guerriero animava i cristiani perseguitati a ricevere con fortezza il martirio, a non cedere alle lusinghe dei tiranni, a professare sinceramente Gesù Cristo. Si racconta che l'imperatore gli impose di cessare questo suo ministero e di piegarsi davanti agli dèi di Roma imperiale; ma San Giorgio francamente gli rispose: “Rispetto le tue leggi, ma non piego le ginocchia a terrene e false divinità”. Infuriato a tale risposta, il tiranno lo degradò, lo condannò a molti terribili supplizi, ma Giorgio miracolosamente rimase illeso, finché gli fu troncato il capo e cadde martire di Cristo il 23 aprile del 303. San Giorgio e il Drago: le origini della leggenda. Giorgio è il santo uccisore di draghi per eccellenza. Eppure le più antiche rappresentazioni del martire-cavaliere ci raccontano tutta un'altra storia. L’iconografia: QUI.