Solenne Cerimonia presso il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno

Si è tenuta una Solenne Cerimonia presso il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, con la partecipazione congiunta della...

Si è tenuta una Solenne Cerimonia presso il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, con la partecipazione congiunta della Delegazione di Lombardia e della Delegazione di Piemonte e Valle d’Aosta del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, nel quale è avvenuta la consegna dei diplomi di nomina e promozione dei Postulanti, Cappellani, Cavalieri e Dame.

Il Sacro Rito è stato officiato dal Cappellano Capo per il Nord Italia, Don Fabio Fantoni, Cappellano Gran Croce di Merito, assistito dal Cappellano della Delegazione Lombardia, Mons. Federico Gallo, Cappellano Jure Sanguinis, Direttore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e dal Cappellano della Sezione Mantova-Cremona della Delegazione Lombardia, Rev. Prof. Dott. Stefano Peretti, Cappellano di Merito con Placca, Docente presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose “S. Francesco” di Mantova, in presenza di S.E. Duca Don Diego de Vargas Machuca, Bali Gran Croce di Giustizia decorato con Collare, Presidente della Real Commissione per l’Italia; di Cav. Ing. Dott. Gilberto Spinardi, Delegato Vicario della Lombardia; e Nob. Cav. Avv. Paolo Maria Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy, Delegato del Piemonte e Valle D’Aosta.

Il Prevosto di Saronno, Mons. Armando Cattaneo ha accolto il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio nello splendido Santuario della sua Città, esprimendo parole di grande ammirazione per le attività della Sacra Milizia e per l’impegno profuso sotto ogni profilo compreso quello cerimoniale, riconoscendo una fede viva, che denota una missione profonda, ed ha chiesto una preghiera a tutti i Cavalieri da dedicare alla Città di Saronno ed alla sua Comunità cristiana.

Il Delegato Vicario della Lombardia ha introdotto il Sacro Rito, evidenziando l’impegno a dare continuità al consueto Solenne Pontificale che si celebra ogni anno, nonostante l’assenza, a causa delle restrizioni, del Gran Priore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il Cardinale Gerhard Ludwig Müller e per consentire la consegna delle nuove nomine e promozioni. Ha ringraziato infine per la loro presenza il Presidente della Real Commissione per l’Italia, il Celebrante, e il Delegato del Piemonte e Valle D’Aosta. Un particolare ringraziamento lo ha dedicato al Presidente del Consiglio Comunale di Saronno, Avv. Pierluigi Gilli. a Don Aldo Ceriani e al Prevosto di Saronno, Mons. Armando Cattaneo, per aver consentito alla Sacra Milizia di celebrare nello splendido Santuario dedicato alla Beata Vergine dei Miracoli.

Unendo vari aspetti significativi riscontrabili nel luogo sacro, unico nella sua bellezza, nelle Letture del giorno e nel contesto storico sociale culturale che stiamo vivendo, il Cappellano Capo ha ribadito con forza, oggi più che mai, lo scopo principale dell’Ordine Costantiniano, capace di contraddistinguersi rispetto ad altri Ordini, con il desiderio che il suo messaggio, sostenuto da oltre 24 anni, possa giungere a tutta la Sacra Milizia.

Il primo aspetto, per arrivare a comprendere ciò che ha voluto comunicare Don Fantoni, lo si trova osservando il Santuario, costruito secondo i canoni della Riforma, che richiedeva messaggi precisi: l’Eucarestia e la Passione, rappresentati nelle sculture lignee presenti nelle cappelle laterali, esattamente come le stesse splendide rappresentazioni nella chiesa della Delegazione della Lombardia in San Sepolcro a Milano. Un preciso progetto che unisce tramite la via Francigena Milano, Saronno, Sacro Monte di Varese, l’antica strada del Lucomagno, il Passo del San Bernardino e così via. Messaggi precisi – ha ribadito Mons. Fantoni – veicolati da un concetto autorevole: la bellezza, lo splendore, l’impressione della luce del Vero. Autorevole come Cristo è autorevole nella Sua Parola, comandando al demonio di uscire dal posseduto (Vangelo del giorno Lc 4, 31-37) senza danneggiare la sua bellezza.

Il Cappellano Capo ha fatto notare quanto in questi ultimi 50 anni il mondo si sia “imbruttito” e puntualizza che è arrivato il momento in cui dobbiamo scegliere in modo molto preciso alcuni temi ed alcune realtà cristiane, sapendole comunicare in modo mirato, al fine di imprimere nella cultura generale e nel singolo in particolare il senso stesso di Dio e del Cristianesimo: il linguaggio della bellezza e della cultura devono veicolare e trasmettere – ha sostenuto Don Fantoni – questa autorevolezza del messaggio di Gesù. La parola autorevole non è la parola di chi comanda ma di chi ha scelto dei contenuti e sa trasmetterli con il linguaggio dell’armonia.

Il Cappellano Capo si è posto dunque l’interrogativo e lo propone a tutti: perché l’Ordine Costantiniano non trova nel sistema culturale, nella bellezza, il proprio scopo di azione nel mondo?

La vera Croce diventa segno visibile di magnificenza luminosa nel cielo e per il Costantiniano, la vera Croce diventa un faro che guida un popolo. Don Fantoni ha chiesto di seguire questa strada in quanto compete ad ognuno e in questo particolare momento storico, sostiene, sarà vincente. Ha spronato infine a camminare su questa strada culturale, che potrà dare buoni frutti – seppur con molto tempo e molta fatica –ad una umanità imbruttita aiutandola ad uscire da oltre mezzo secolo di eventi depauperanti e negativi.

Al termine della funzione è avvenuta la consegna dei diplomi di nomina e promozione dei Postulanti, Cappellani, Cavalieri e Dame.

Un conviviale ha concluso l’importante evento in confraterna amicizia.

Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli venne eretto nel 1498 dal popolo di Saronno per dare ospitalità alla Statua della Madonna del Miracolo della seconda metà del XIV secolo, posta allora in una cappella sulla strada Varesina, ritenuta dispensatrice di miracolose guarigioni. Il territorio lombardo si arricchiva così di un nuovo santuario mariano che divenne presto meta importante di devozione popolare e che si arricchì con il tempo di preziosi tesori d’arte.

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