Il 24 gennaio 2023 il Signore ha richiamato a sé Madre Maria Elisabetta del Sacro Cuore, la Superiora generale della Comunità “Agnus Dei”, il ramo femminine della Fraternità della Santissima Vergine Maria, che ha offerto la sua vita per la Chiesa e per il bene delle anime. Portava nella preghiera e nel dono di sé ogni persona con grande benevolenza e così il suo nome resta in benedizione tra i suoi figli spirituali, le sue Figlie, i Padri, i membri della Fraternità e gli amici tutti.
«Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?”. Gli rispose: “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo”» (Gv 11,25-27).
Sabato 28 gennaio 2023 alle ore 10.00 si sono svolte nella chiesa della Santissima Annunziata in Bagnoregio i solenni funerali, a cui ha partecipato una rappresentanza della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, guidata dal Delegato Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro.
Madre Maria Elisabetta del Sacro Cuore era particolarmente legata alla Casa de Vargas Machuca e in special modo alla Contessa Donna Fadrique Donà dalle Rose, nata Vargas Machuca, Dama di Giustizia della Sacra Milizia, anche lei presente al rito funebre con i suoi familiari.
«Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata»
Forti di queste parole con cui la Chiesa consola i suoi figli nell’ora della prova, ci uniamo alle preghiere di suffragio per l’anima di Madre Maria Elisabetta del Sacro Cuore della Fraternità della Santissima Vergine Maria. Possa il Signore misericordioso – di cui ha sempre cantato le lodi con vigore – accoglierla nella gloria dei suoi Santi in Paradiso, accompagnata dalla mirabile formula del Prefazio dei defunti: «Tuis fidelibus Domine, vita mutatur non tollitur, et dissoluta terrestris huius incolatus domus aeterna in coelis habitatio comparatur». Requiescat in pace.
La Fraternità della Santissima Vergine Maria, fondata da Padre Theodossios Maria della Croce, è stata eretta canonicamente dall’Arcivescovo metropolita di Genova, Cardinale Giuseppe Siri come Pia Unione nel 1968; é stata riconosciuta come Associazione Pubblica Clericale Diocesana nel 2010 dal Cardinale Angelo Bagnasco e ha avviato la richiesta alla Santa Sede per essere riconosciuta come Società di Vita Apostolica.
La Fraternità è una Famiglia di vita fraterna, liturgica ed apostolica. È costituita da due rami principali: la Comunità Sacerdotale “Jesus Sacerdos et Rex” e la Comunità di Suore “Agnus Dei”. Alla comunità dei Fratelli è aggregato un ramo secolare di membri laici, “Mater Ecclesiæ”.
In un’epoca di sconvolgimenti e adattamenti continui, Padre Theodossios sentì la necessità di un rinnovamento, nella fedeltà alla grande tradizione della Chiesa. Lo scopo che egli indicò alla Fraternità fu il ridestamento spirituale nella dottrina, nella vita di liturgia e di devozione, nella vita personale e di comunità. Il nome stesso di Fraternità ricorda l’ideale apostolico della Chiesa primitiva: la vita in comune deve essere basata sull’amore della verità e carità fraterna: “Nessuna opera per il Cristo può essere efficace, né alcun apostolato potrà mai perforare il muro opaco della Storia, se non viviamo il grande legame degli Apostoli di Cristo, e questo legame fu una carità inimmaginabile fra di loro a causa del Maestro”.
Padre Theodossios percepì profondamente il mistero dell’Immacolata Concezione, della Maternità divina e del ruolo ontologico di Maria nell’economia della salvezza, per questo il Santo Rosario occupa un posto privilegiato nella preghiera comune e privata, e la consacrazione alla Santissima Vergine è il primo passo nel cammino di vita nuova.
La Fraternità ha ricevuto dal suo Fondatore un messaggio di rinnovamento interiore nella convinzione che “l’unica opera che domina e supera la Storia è il combattimento spirituale, lo sforzo di liberazione di ogni anima per unirsi a Dio e conoscere profondamente la Verità”. Da questo principio nasce un apostolato teso a trasmettere innanzitutto una formazione spirituale e pronto a modellarsi secondo le necessità, sempre in armonia con l’insegnamento del Santo Padre e le richieste dei Pastori della Chiesa.
Ogni apostolato nella Fraternità si fonda essenzialmente sulla vita fraterna e la vita liturgica. Via particolare per l’approfondimento spirituale è stato sempre lo studio e l’insegnamento della musica, in particolare della musica sacra per il culto liturgico.
Nel corso degli anni la preoccupazione di trasmettere la dottrina sacra della Chiesa ha assunto diverse forme: ritiri spirituali, predicazioni, catechesi, pubblicazioni, insegnamento nei seminari, apostolato universitario, ministero parrocchiale, cura pastorale presso ospedali. Oltre al Canto gregoriano e alla Musica sacra, la Fraternità coltiva anche la pittura e l’iconografia come mezzi di elevazione per la gloria di Dio e il bene delle anime.
Fin dall’inizio l’unità dei cristiani nell’unica Chiesa di Cristo è uno degli scopi della sua preghiera e dell’apostolato.
Pur avendo i suoi principali centri di apostolato in Italia e in Francia, la Fraternità mantiene legami apostolici con i paesi scandinavi e l’oriente, specialmente la Grecia.
A Genova la Comunità sacerdotale svolge un ministero parrocchiale e universitario dal 1974, ed è attualmente incaricata delle Parrocchie dei Santi Vittore e Carlo, San Sisto di Prè e San Giovanni di Prè nel Centro Storico, oltre all’assistenza alla Cappella Universitaria di via Balbi.
In Francia i sacerdoti della Fraternità sono presenti nella Diocesi di Sens-Auxerre, dove si dedicano alla cura pastorale di un territorio di 18 villaggi a cui si aggiunge l’assistenza spirituale alle famiglie tramite incontri e ritiri.
La Fraternità, la cui sede principale è a Genova, ha il suo centro apostolico a Bagnoregio, in provincia di Viterbo, con le Case di formazione e di ritiri della Comunità Sacerdotale e della Comunità delle Suore. In questo luogo, patria di San Bonaventura, il Padre Fondatore concluse la sua vita a servizio della Chiesa.