Incontro-Ritiro spirituale della Delegazione Marche e Romagna a Senigallia

Sabato 28 agosto 2021, in occasione della celebrazione liturgica di Sant’Agostino, il Doctor Gratiae, Padre, Dottore e Santo della Chiesa...

Sabato 28 agosto 2021, in occasione della celebrazione liturgica di Sant’Agostino, il Doctor Gratiae, Padre, Dottore e Santo della Chiesa Cattolica, si è tenuto l’Incontro-Ritiro spirituale della Delegazione Marche e Romagna del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, presso la tenuta Villefranche di proprietà dei Conti Cicconi Massi, nelle fiorenti campagne nell’hinterland di Senigallia (AN).

Diviso in due momenti, l’incontro è iniziato con il saluto di benvenuto del Delegato Carlo Cicconi Massi, Cavaliere Jure Sanguinis con P.O., ed una sua breve relazione sulla storia e l’importanza della tenuta Villefranche nel contesto locale.

Subito dopo, Mons. Umberto Gasparini, Cappellano di Merito ha condiviso con i presenti le riflessioni spirituali incentrate sull’Amore gratuito di Dio Padre e sul Sacramento della Riconciliazione.

Al tramonto, è stata celebrata la Santa Messa nella Cappella gentilizia della famiglia Cicconi Massi, dedicata alla Madonna del Carmine e al termine sono stati consegnati dal Delegato i diplomi magistrali ai nuovi insigniti.

La serata si è conclusa con un convivio presso la vicina azienda agricola Cantina Mezzanotte, rinomata per le produzioni eno-gastronomiche di qualità, nel corso del quale è stata raccolta una cospicua somma consegnata a Mons. Gasparini, da devolvere in beneficenza a sostegno di sacerdoti bisognosi.

Il toponimo Ville Franche indica una porzione di territorio situata sul crinale collinare a circa 8 km dalla città di Senigallia (AN), sulla zona destra del fiume Misa a ridosso del confine con la città di Ostra (AN). Il nome è molto antico, di origine tardo romana, e compare sul catasto roveresco. Si riferisce all’esistenza di insediamenti agricoli posti in collina (Villae) che godettero speciali esenzioni o autonomie, dette “franche” appunto per le franchigie di cui beneficiavano.

In origine queste terre formavano tre Villae di grande estensione terriera poste sotto una duplice giurisdizione: amministrativa della città di Senigallia ed ecclesiastica della città di Ostra. I possedimenti terrieri che formavano queste Villae furono di proprietà di circa 122 proprietari terrieri della nobiltà locale. Con il passare dei secoli il territorio venne a modificarsi e ridursi: nell’800 la popolazione delle Villae ascendeva a sole 270-280 unità suddivise in 27 famiglie coloniche.

In questo territorio esisteva una torre, di cui oggi una via ne ricorda l’ubicazione, e nelle sue vicinanze una Pieve, probabilmente realizzata sopra i resti di un tempio romano. Intorno la metà del 700, sulle ceneri di questa Pieve la nobile famiglia Alfieri di Ostra fece edificare una piccola chiesa. In seguito questa proprietà passo alla nobile famiglia Ercolani e nella metà dell’800 venne acquisita dalla nobile famiglia Salvatori di Senigallia che la ampliò dedicandola alla Madonna del Carmine e facendola divenire il proprio sepolcro gentilizio. Artefice di ciò fu Natale Salvatori che fu Console del Regno delle Due Sicilie in Senigallia.

Sul finire dell’800 per estinzione della famiglia Salvatori, la chiesa e la proprietà passarono alla casata dei Conti Cicconi Massi, che ultimamente ha curato il restauro del complesso rustico comprendente l’antica casa padronale.

Questa piccola chiesa con le sue pertinenze viene oggi unanimemente considerata dagli storici locali come superstite testimonianza ed emblema delle antiche Ville Franche. Essa raccoglie le spoglie mortali dei defunti di casa Salvatori- Cicconi Massi, ed è cara al contado circostante per le grazie ricevute per intercessione della Madonna del Carmine, molte delle quali sono ricordate attraverso i numerosi ex-voto presenti all’interno della chiesa.

Avanzamento lettura