Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
Real Commissione per l’Italia
Delegazione Lombardia
Meditazione in preparazione alla Pasqua
tenuta online su piattaforma Teams
da Don Stefano Peretti
31 marzo 2021
Preghiera iniziale
Sal 105,1-5.7-9
1.Alleluia. Lodate il Signore
e invocate il suo nome,
proclamate tra i popoli le sue opere.
Cantate a lui canti di gioia,
meditate tutti i suoi prodigi.
2. Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
3. Ricordate le meraviglie che ha compiute,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca:
È lui il Signore, nostro Dio,
su tutta la terra i suoi giudizi.
4. Ricordate sempre la sua alleanza:
parola data per mille generazioni,
l’alleanza stretta con Abramo
e il suo giuramento ad Isacco.
Preghiamo
Dio Padre onnipotente, che ci dai la grazia di celebrare il mistero della risurrezione del tuo Figlio, concedi a noi di testimoniare con la vita la gioia di essere salvati. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Testo scritturistico di riferimento
Luca 24, 13-35
13 Ed ecco. in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus. distante circa sette miglia da Gerusalemme,
14 e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
15 Mentre discorrevano e discutevano insieme. Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro.
16 Ma ai loro occhi era impedito di riconoscerlo.
17 Ed egli disse loro: «Che discorsi state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono. col volto triste;
18 uno di loro, di nome Clèopa. gli disse: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
19 Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno. che fu profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo;
20 come i capi dei sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi lo hanno crocifisso.
21 Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò. sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
22 Ma alcune donne. delle nostre. ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba
23 e, non avendo trovato il suo corpo. sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli. i quali affermano che egli è vivo.
24 Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui. non l’hanno visto».
25 Ed egli disse loro: «Voi non capite e siete lenti a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti!
26 Non bisognava che il Cristo subisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti. spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
28 Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
29 Ma essi insistettero: «Resta con noi. perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
30 Quando fu a tavola con loro, prese il pane. recitò la benedizione. lo spezzò e lo diede loro.
31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.
32 Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via. quando ci spiegava le Scritture?».
33 Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme. dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro.
34 i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!».
35 Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avessero riconosciuto nello spezzare il pane.
Struttura del testo
A. Allontanamento (vv. 13-14)
B. Non riconoscimento (vv. 15-16)
C. Dialogo (per iniziativa di Gesù) (vv. 17 -19a)
D. Discorso dei pellegrini (vv. 19b-24)
D’. Discorso di Gesù (vv. 25-27)
C’. Dialogo (per iniziativa dei pellegrini) (vv. 28-29)
B’. Riconoscimento (vv. 30-32)
A ‘. Ritorno (vv. 33-34)
Sintesi dell’esperienza (v. 35)
Significati per la nostra vita
Il testo ci invita ad accostare la nostra esperienza cristiana a quella della comunità primitiva.
1. I segni della Parola e dell’Eucaristia.
2. L’orizzonte della fede.
3. La strada da Gerusalemme a Emmaus: presa di distanza.
4. La presenza di Gesù risorto: cammino e disponibilità.
5. La pedagogia del Risorto.
6. L’invocazione: «Rimani con noi».
Otto esperienze umane fondamentali
1. La ricerca di senso.
2. Il cammino.
3. Il dialogo.
4. La sofferenza.
5. Il cadere della notte.
6. L’ospitalità.
7. La condivisione del pane.
8. L’apertura degli occhi.
Dieci luoghi di incontro con il Risorto
1. L’inatteso e l’ignoto dell’evento.
2. L’intelligenza delle scritture.
3. Lo scandalo della croce.
4. L’incontro dell’altro.
5. La preghiera di domanda.
6. La celebrazione dell’Eucaristia.
7. La riunione comunitaria.
8. L’annuncio pasquale.
9. La gloria.
10. La Via vivente.
In sintesi
Messaggio centrale
Il Signore risorto accompagna il cammino dei suoi discepoli, portandoli a comprendere il significato della sua vita/morte attraverso le Scritture e a riconoscerlo vivente nel gesto dello spezzare il pane.
Finalità
Le finalità di questa proposta di catechesi sono di accompagnare il credente a:
– cogliere il senso del cammino di vita di Gesù, che passa attraverso la passione per entrare nella gloria della risurrezione;
– riscoprire i segni che anche oggi i discepoli incontrano nel loro cammino per maturare la fede nel Signore risorto e fare esperienza della sua presenza.
Proposta educativa
Questo testo della Parola di Dio ci educa a:
– maturare una fede che, nelle contraddizioni della vita, non cade nello scoraggiamento e sa rendere ragione della propria speranza;
– coltivare momenti di ascolto della Parola per scoprire sempre di più il significato della vita di Cristo e quindi della nostra;
– partecipare all’Eucaristia con fede, riconoscendo e invocando la presenza del Signore che «rimane con noi»;
– condividere le nostre esperienze di fede, imparando a confrontarle con le esperienze dei primi cristiani.
Preghiera finale
Cristo Gesù, il cammino si presenta a noi tortuoso, incerto.
Che abbiamo lasciato dietro a noi?
I nostri fervori, i nostri sogni, le nostre impotenze?
è difficile voltare pagina quando un evento ci ha scosso.
La Parola scambiata ci dà sollievo
e rende il cammino più famigliare.
Tu sei la Parola all’origine di ogni parola.
Tu vieni da Dio e ritorni a Dio attraversando tutta la densità della condizione umana.
Nel profondo della nostra notte,
la notizia della tua risurrezione non finisce di abbagliarci:
tu sei vivente e ogni vita trova in te la sua sorgente e il suo compimento, il suo senso e la sua fecondità.
Passante importante sui cammini umani
noi abbiamo fame di parola e di pane,
e più ancora del cielo sulla terra.
Ripeti per noi i gesti del dono e della comunione.
Insegnaci a farci cibo per gli altri come tu lo sei per noi.
Aiutaci a capire che aderendo alla comunità dei discepoli non dobbiamo più inquietarci della tua assenza e che, aderendo alla comunità degli uomini,
siamo noi stessi responsabili della tua presenza.
Il cammino può rivelarsi anche tortuoso e incerto.
è, però, arricchito da segni tenui,
ma efficaci che ci rimettono al tuo seguito,
risvegliaci dai nostri torpori
e liberaci dalle nostre chiusure.
Donaci la costanza per correre
a portare la notizia ai nostri fratelli,
fino a quella Gerusalemme celeste
che ci viene incontro per riunire tutti i figli del Padre.
Amen!
Buona pasqua di resurrezione a tutti.
Don Stefano Peretti
Cappellano di Merito con Placca
Referente Sezione Mantova-Cremona