Carissimi Confratelli
mai come quest’anno sento la necessità di esprimervi delle brevi considerazioni e condividervi alcuni miei sentimenti personali in occasione del santo Natale e dell’inizio del Nuovo Anno 2024. E’ trascorso un anno in cui abbiamo assistito ad un peggioramento delle condizioni dell’umanità a causa delle guerre che tuttora dilaniano popolazioni e paesi. In tal senso, il Natale ci ricorda che il Signore entra e si incarna nelle nostre storie e nei nostri ambienti di vita, anche e soprattutto là dove c’è tristezza e sofferenza.
In verità, il senso profondo del Natale è la fedeltà del Signore, la sua continua disponibilità per noi: il Signore è fedele sempre, anche quando non riusciamo a percepirlo e siamo distratti dalle fatiche del nostro vivere. Il Signore non si dimentica di noi, non ci lascia soli, è presente ed è accanto a noi.
Gesù che viene ci presenta il volto di Dio che ci vuole bene, che ci cerca, che ci viene incontro, che ci ama e si carica delle nostre difficoltà.
Vorrei che questo augurio e questa certezza del “Dio vicino” raggiungessero oltre che tutti i membri del nostro Sacro Ordine anche tutte le persone malate, anziane o impedite per altre ragioni, e vorrei che questa certezza della fedeltà del Signore Gesù arrivasse con particolare simpatia e affetto a quanti vivono situazioni di disagio, dolore, oppressione e difficoltà nelle zone dove imperversa la guerra.
L’annuncio dell’angelo nella notte santa ci sostenga e ci dia speranza: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore».
Vi benedico di cuore insieme con i vostri famigliari, cari ed amici, sperando che presto la stella della pace risplenda sull’intera umanità.
Roma, 20 dicembre 2023
In Domino
Mons. Carlo dell’Osso
Cappellano di Giustizia