Esercizi spirituali in preparazione alla Santa Pasqua della Delegazione Sicilia Occidentale a Palermo

Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024, la Delegazione della Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio ha tenuto i programmati esercizi spirituali presso la chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Palermo. Questo molto frequentato sacro luogo è utilizzato dalla Delegazione per le sue celebrazioni liturgiche, nonché per gli incontri spirituali e culturali.
Crocifisso

Dopo un breve saluto ai Cavalieri, alle Dame e ai Postulanti presenti o collegati in streaming, Don Davide Calantoni Cappellano di Merito con Placca, venerdì 15 marzo alle ore 18.00 ha aperto gli esercizi spirituali annunciando il tema di quest’anno sarebbe incentrato sul “perdono”, che si sostanzia nell’amore di Dio, commentando il passo del capitolo 13 del vangelo secondo Giovanni. Concludendo le sue meditazioni ha esortato gli appartenenti alla Sacra Milizia a testimoniare la misericordia e il perdono del Padre nelle opere di carità fraterna.

Al termine delle meditazioni, ha preso la parola il Delegato Nob. Prof. Salvatore Bordonali, Cavaliere Gran Croce di Giustizia. Dopo avere ringraziato Don Calantoni per la conduzione della meditazione, ha ricordato l’importanza della Pasqua, fondamento primo della religione cristiana. Poi letto la Preghiera del Cavaliere Costantiniano e ha dato appuntamento al giorno successivo.

Sabato 16 marzo alle ore 18.00, sempre a San Giorgio dei Genovesi a Palermo, dopo la processione d’ingresso aperta dai Cavalieri Costantiniani, è stata celebrata la solenne Santa Messa presieduta da Mons.  Giuseppe Bucaro, Canonico Onorario del Capitolo Metropolitano, Cappellano di Merito, assistito nel servizio all’altare dal Segretario Generale della Delegazione Dott. Salvatore Glorioso, Cavaliere de Jure Sanguinis.

Le Letture sono state lette dall’Avv. Carlo Varvaro, Cavaliere de Jure Sanguinis e dal Dott. Domenico Callea, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento.

Nella sua omelia, Mons. Bucaro ha proseguito le riflessioni sul tema degli esercizi spirituali.

Al termine della Celebrazione Eucaristica si è svolta la cerimonia consegna dei fondi dei fondi raccolti nel recente concerto svoltosi al conservatorio di Palermo [QUI]. Il Delegato, accompagnato dal Segretario Generale e dal Tesoriere Dott. Gastone Brizzi, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento ha consegnato l’importo raccolto a Mons. Bucaro. È seguito la consegna dei materiali per il restauro del portale della chiesa, acquistati da Cavalieri Costantiniani in particolare dall’esperto di restauro Antonio Coiro, il neo Cavaliere di Ufficio, che è intervenuto indicando le fasi degli interventi.

Dopo aver letto la Preghiera del Cavaliere Costantiniano, il Delegato ha ringraziato Mons. Bucaro per la preziosa ospitalità. Inoltre, ha ringraziato Rocco Sardisco, Cavaliere di Merito, e Fabrizio Ippoliti, Cavaliere di Ufficio, per l’attenta organizzazione del Concerto di beneficenza. Concludendo, il Delegato ha augurato a tutti una Buona Pasqua.

Foto di gruppo

La Chiesa di San Giorgio dei Genovesi

La Chiesa di San Giorgio dei Genovesi sorse tra il 1575 e il 1596 nella parte più esterna del quartiere della Loggia, proprio a ridosso del Molo nuovo di cui il Senato palermitano aveva da poco deciso la costruzione in funzione della modernizzazione del porto. La scelta di questa sede da parte dei Genovesi conferma il ruolo dominante assunto dalla comunità ligure, ormai sostituitasi ai Pisani nel monopolio bancario e nelle principali attività mercantili della Sicilia e del Regno di Napoli.

La tipologia basilicale adottata, con tre navate e cappelle laterali incassate nello spessore murario, indica la volontà di erigere un edificio ambizioso, sul piano economico ed architettonico, che solo gli Ordini religiosi più importanti e le Nazioni più ricche, come appunto quella dei Genovesi, potevano adottare nella Palermo cinquecentesca. Giorgio Di Faccio mette a punto un’architettura chiesastica oggi considerata l’esempio più autorevole dell’architettura rinascimentale palermitana.

All’interno dell’edificio le lapidi sepolcrali e le edicole marmoree testimoniano della concorrenza esistente tra le più ricche famiglie genovesi per garantirsi un prestigioso riconoscimento nella Chiesa della Nazione. Dopo un restauro, di recente sono stati ricollocati nella chiesa i dipinti che decoravano le edicole. Tra essi Martirio di San Giorgio e Battesimo di Gesù di Jacopo Palma, San Luca ritrae la Vergine di Filippo Paladini, Martirio di San Vincenzo di Saragozza di Jacopo da Empoli, Madonna del Rosario e Santi di Luca Giordano e La Madonna Regina di Genova di Domenico Fiasella.

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