I Cavalieri Costantiniani di Terra d’Otranto celebrano il Perdono di Assisi a Taranto

La solennità del Perdono di Assisi ha avuto inizio nel 1216 nella chiesetta della Porziuncola, il Rifugio di San Francesco sul monte Subasio, nei pressi di Assisi. In questo luogo, quando ancora era immerso nella Selva, San Francesco fondò nel 1205 il suo ordine e nel 1211 vestì l’abito religioso Santa Chiara, fondando il ramo femminile monastico detto poi delle Clarisse. Sempre qui, nell’estate del 1216, avvenne il miracolo detto del Perdono di Assisi. San Francesco era immerso in una preghiera così intensa che gli apparvero Gesù e la Madonna. Gli fu chiesto cosa volesse, data la sua immensa devozione e quella sua insistenza nella preghiera. San Francesco chiese il perdono dei peccati per tutti coloro che si fossero recati in quel luogo e dimostrassero pentimento. La Porziuncola, insieme all’Eremo delle Carceri, è davvero il luogo che identifica l’essenza del Santo di Assisi. Il 2 agosto 1216, alla presenza di sette vescovi umbri e con il benestare di Papa Onorio III, fu proclamato il Perdono di Assisi, un’indulgenza plenaria di cui hanno beneficiato tante persone accorse con fede nei secoli. La festa detta del Perdono di Assisi ha attraversato i secoli ed è divenuta così sentita e importante per le comunità francescane e i fedeli, da essere poi estesa a tutte le chiese francescane.

Per l’occasione, mercoledì 2 agosto 2023 , la comunità parrocchiale di San Pasquale Baylón a Taranto, chiesa di riferimento per la Rappresentanza di Terra d’Otranto della Delegazione Puglia e Basilicata del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ha avuto l’alto onore di ricevere la visita dell’Arcivescovo metropolita di Taranto, Mons. Ciro Miniero, che ha presieduto la solenne Concelebrazione Eucaristica.

Su invito del Parroco, Fra’ Vincenzo Chirico, OFM, hanno partecipato i Cavalieri della Rappresentanza di Terra d’Otranto, amabilmente accolti con favore da Mons. Miniero, salutandoli all’inizio della sua omelia, nella quale si è soffermato sulla storia della solennità del Perdono di Assisi e del luogo della Porziuncola, “luogo così Santo dove chiunque si rechi riesce ancor oggi a mettersi all’unisono con il Signore e i Fratelli”.

Riflettendo sulle cose piccole e semplici tramite cui Dio esprime la sua potenza, Mons. Miniero ha ricordato che il Signore non abbia scelto Gerusalemme o Roma per la sua venuta, bensì un paese marginale dell’Israele del tempo. Eppure, a tutti è noto che tramite questa apparente piccolezza e semplicità il Signore ha fatto grandi cose per noi. E questo mistero della manifestazione della potenza di Dio nelle piccole cose, ha proseguito Mons. Miniero, che si evince già nel fatto di essersi fatto uomo come noi, si ritrova anche nelle vicissitudini legate al Santo di Assisi e al luogo detto della Porziuncola.

Mons. Miniero ha invitato a riflettere su quanto sia bello che vi siano luoghi precisi, speciali, a cui i santi della nostra storia abbiano attinto profondamente per cambiare vita ed aderire più profondamente al progetto del Signore. Questi luoghi ci richiamano ad essere sodali nel cammino di imitazione di Cristo.

Terminata la Santa Messa, i Cavalieri Costantiniani introdotti dal Parroco hanno conversato amabilmente con Mons. Miniero, intrattenendosi poi con lui per un rinfresco organizzato dalla Parrocchia.

Il legame con la chiesa del Reale Convento di San Pasquale Baylón è per i Cavalieri di Terra d’Otranto un’opportunità preziosa per curare la loro spiritualità e onorare con la loro presenza l’antico legame tra questo luogo e la dinastia dei Borbone delle Due Sicilie, che si impegnarono con elargizioni personali all’erezione di questo luogo di santità di vita, onorandolo del titolo di Reale Convento.

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