Il Gruppo della Calabria della Delegazione Tuscia e Sabina partecipa al Ritiro Spirituale OESSG a Catanzaro

Su invito del Delegato di Catanzaro-Squillace della Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il Cav. Luigi Vincenzo Merante Critelli, rivolto al Delegato della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere di Gran Croce Jure Sanguinis con Placca d’Oro, una rappresentanza del Gruppo della Calabria ha partecipato alla celebrazione del Ritiro Spirituale dell’OESSG, venerdì 16 febbraio 2024 alle ore 15.30 presso il Seminario Teologico San Pio X di Catanzaro.

Dopo la recita dell’Ora Media, Don Vincenzo Lopasso , Priore della Delegazione di Catanzaro-Squillace dell’OESSG, ha tenuto la meditazione sul tema Ti amo, Signore, mia forza (Sal 18,1).

Don Vincenzo Lopasso ha studiato presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, la Facoltà di Scienze bibliche e Archeologia che fa parte della Pontificia Università Antonianum di Roma, dove dal 2001 tiene corsi di Teologia Biblica dell’Antico Testamento e di Esegesi sui Libri profetici. Inoltre, è Referente dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace per l’Apostolato biblico e insegna Introduzione generale alla Sacra Scrittura ed Esegesi dell’Antico Testamento presso l’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro, aggregato alla Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale di Napoli.

Conclusa la meditazione, alle ore 17.30 Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica, concelebrante Don Vincenzo Lopasso.

Nella sua omelia, Mons. Maniago si è soffermato sul valore del tempo di Quaresima, richiamando più volte quanto detto da Papa Francesco. La Quaresima è il tempo di grazia in cui il deserto torna a essere il luogo del primo amore; è tempo di conversione, tempo di libertà. Gesù stesso, come ricordiamo ogni anno la Prima Domenica di Quaresima, è stato spinto dallo Spirito nel deserto per essere provato nella libertà. La Quaresima non va vista solo come un momento di privazione delle carni, ma va inteso come gioiosa attesa della Resurrezione. Il Cristiano non deve essere il mesto fedele triste per la morte di Gesù Cristo, ma la persona serena e contenta nel sapere che il Sacrificio di Nostro Signore porta alla sua salvezza e redenzione.

È seguito un breve momento di condivisione e di fraternità, per poi alle ore 19.00 celebrare i Vespri.

Il Ritiro Spirituale era inteso per i confratelli e le dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, con la partecipazione di una Rappresentanza della Calabria della Delegazione Tuscia e Sabina dell’Ordine Costantiniano e di chi desidera conoscere l’OESSG, ed in particolare la spiritualità dei luoghi della Redenzione. È stata un’occasione a riscoprire i doni che Dio offre a ciascuno di noi, a farli fruttificare, a non tenerli nascosti o per sé ma metterli a servizio della comunità. «Non impegnarsi per paura di sbagliare è lesivo per sé stessi e per tutta la comunità. Non siamo chiamati ad essere cristiani con le mani in mano, ma a far fruttificare i doni ricevuti da Dio, non importa quanto, non trattenendo per noi i doni ricevuti ma mettendoli a servizio della comunità», come ha sottolineato Don Lopasso.

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