Il ritiro spirituale in preparazione alla Santa Pasqua presso il Convento di Vietri di Potenza

Il 3 marzo 2024, III Domenica di Quaresima, la Rappresentanza per Potenza della Delegazione di Puglia e Basilicata, guidata dal Dott. Davide Dragonetti, Cavaliere di Merito, ha svolto una giornata di ritiro spirituale in preparazione alla Santa Pasqua presso il Convento dei Frati Cappuccini in Vietri di Potenza, alla presenza del Delegato, il Nob. Avv. Dario de Letteriis, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis.
Manifesto

Il ritiro spirituale quaresimale, che ha segnato anche l’inizio delle attività della neonata Rappresentanza Costantiniana in Basilicata, è stato predicato da Don Gerardo Lasalvia, che in questo modo ha iniziato anche la sua attività come Assistente spirituale diocesano per l’Ordine in Basilicata.

Il Delegato ha espresso il suo supporto personale e di tutti i Confratelli della Delegazione di Puglia e Basilicata al fiorire delle attività della nuova Rappresentanza, nonché accolto Don Lasalvia quale Assistente spirituale, ringraziando il Signore, in preghiera con la locale Rappresentanza, per l’importante riconoscimento ottenuto nell’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo.

Il 10 ottobre 2023 l’Arcivescovo metropolita Salvatore Ligorio, oggi Amministratore Apostolico, su richiesta presentata dal Delegato de Letteriis il 29 settembre 2023, ha nominato Don Gerardo Lasalvia, ai sensi del Can. 317 del Codice di Diritto Canonico, “ad triennium Cappellano dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio per la diocesi”, “considerata l’opportunità di favorire la diffusione” nel contesto della Chiesa particolare della “spiritualità connessa alla costituzione ed alla natura” dell’Ordine Costantiniano. Secondo il decreto di nomina, Don Lasalvia adempirà al suo ministero “nel rispetto delle Costituzioni del suddetto ordine e delle prerogative del Cav. Dott. Davide Dragonetti, Moderatore in diocesi della Delegazione di Puglia e Basilicata”. Con parole che denotano profonda stima e conoscenza della natura dell’Ordine Costantiniano, Mons. Ligorio esprime nel decreto il suo particolare supporto alle finalità e il carisma della Sacra Milizia, sostenendo, con il suo gesto di paterna benevolenza, il cammino spirituale dei Cavalieri Costantiniani nella comunità diocesana sotto la sua guida pastorale.

Il ritiro spirituale è iniziato alle ore 10.00 con la recita delle Lodi Mattutine, seguita alle ore 10.30 dalla Prima Meditazione, in cui ci si è soffermati su Fil 4,8: «In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri». Alle ore 11.00 è seguito il momento del Deserto, con la preghiera personale.

Dopo pranzo, alle ore 14.30 è stata svolta la Seconda Meditazione, in cui ci si è soffermati su Ef 6,11-17: «Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento, infatti, non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete, oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio». All’Ora Media delle ore 15.00 è seguito il tempo per la confessione e alle ore 17.30 è stata celebrata la Santa Messa. Al termine, i partecipanti hanno venerato l’insigne reliquia della Spina Santa, qui conservata.

Santa Messa

Entrambi i brani su cui le Meditazioni si sono fermati, risultano non a caso evocare insegnamenti e principi essenziali della spiritualità e della particolare vocazione religiosa, militare e cavalleresca che accomuna i membri dell’Ordine Costantiniano e che sono espressi al massimo nella figura di San Giorgio, della cui intitolazione la Sacra Milizia si onora.

Al termine degli esercizi spirituali, il Delegato ha espresso il suo ringraziamento per il prezioso momento di spiritualità vissuto: «Desidero ringraziare il Padre Guardiano del Convento dei Frati Cappuccini di Vietri di Potenza per la squisita ospitalità, Don Gerardo Lasalvia per le meditazioni proposte nel ritiro, i Confratelli Cavalieri Davide e Stefano Dragonetti per l’ottima organizzazione. È una esperienza da ripetere. È stata scritta una primissima bella pagina della storia della nostra Delegazione in Basilicata. Ringraziamo il Signore per il dono ricevuto».

I frati francescani furono invitati la prima volta a Vietri da Don Carlo de Guenara che già aveva dimostrato in altre occasioni il suo affetto per l’Ordine. Quando vi giunsero, il Conte era assente, e si alloggiarono in una grotta nei pressi del fiume. Ritornato Don Carlo, questi diede loro il sito nella terra di un suo fattore, Pietro Antonio, ed ivi costruì a sue spese con l’aiuto di altri devoti il convento su una collina da cui domina Vietri di Potenza e la vallata del Melandro. I lavori iniziarono nel 1652, tuttavia la benedizione della prima pietra avvenne un anno dopo, il 17 giugno 1653, in quanto Papa Innocenzo X indisse un’inchiesta (inchiesta innocenziana) finalizzata alla soppressione dei piccoli conventi. La struttura si caratterizza per la presenza di 29 celle e venne costruito da Fra’ Francesco de Franchis, da Vietri. Il progetto fu realizzato da Fra’ Andrea Vituliano, architetto. L’opera venne ultimata nel 1660. Successivamente i frati costruirono un nuovo convento con le elemosine. Entrambe le due chiese annesse ai conventi furono dedicate a San Francesco. Sia il primo che il secondo convento furono adibiti alla formazione dei giovani aspiranti all’Ordine: avvolte come studentato e più spesso come noviziato; vi si celebrarono inoltre una decina di Capitali Provinciali.

Il convento venne soppresso durante il Decennio francese, ma pur avendo avuta l’ordine di lasciare il convento, i frati non pensavano di sloggiare. Soppressa con la legge del 7 luglio 1866 di soppressione degli Ordini e delle Corporazioni religiose dello Stato italiano, fu riacquistata nel 1895, ed ospitò successivamente i giovani e, prevalentemente, novizi.

Nel 1972, dietro suggerimento dei Superiori Generali, il convento. venne chiuso «de facta», ma nel Capitola Provinciale Straordinaria del dicembre dello stesso anno fu riaperta e successivamente adibita a «Casa di Preghiera». All’interno ci sono diverse opere importanti, tra cui un raro e artistico reliquario settecentesco contenente tra l’altro la Spina Santa di Cristo.

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