La solenne Santa Messa in memoria di San Giorgio Martire, celeste patrono e protettore della Sacra Milizia Costantiniana, verrà celebrata alle ore 11.00, presieduta da Mons. Marco Salvi, Vescovo di Civita Castellana, concelebranti i Cappellani della Delegazione. Saranno presenti, oltre alle alte cariche della Real Commissione per l’Italia, il Presidente della Provincia di Viterbo e il Sindaco di Caprarola.
Al termine del Sacro Rito, alle ore 13.00 si terrà una riunione conviviale sul lago di Vico e nel primo pomeriggio verrà effettuata una visita guidata allo storico Palazzo Farnese, per gentile concessione dell’Amministrazione comunale.
La Delegazione della Tuscia e Sabina, guidata del Delegato Nob. Avv. Roberto Saccarello, Cavaliere Gran Croce de Jure Sanguinis con Placca d’Oro, fu istituita nell’anno 2002 per volontà dell’Infante di Spagna S.A.R. il Principe Don Carlos di Borbone delle Due Sicilie e Borbone-Parma, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, XXXI Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
I legami storici della cittadina di Caprarola con la Real Casa delle Due Sicilie sono molto stretti, attraverso la successione farnesiana. Nel 1621 quest’ultima affidò la struttura conventuale all’Ordine dei Carmelitani Scalzi, che l’ha gestita sino alla dipartita degli ultimi frati prima dell’estate 2019, allorquando con l’assenso del Gran Maestro S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, è avvenuto il subentro nella gestione della Diocesi di Civita Castellana.
Al termine del Pellegrinaggio organizzato dalla Delegazione della Tuscia e Sabina in collaborazione con la Delegazione di Roma e Città del Vaticano di domenica 3 novembre 2019, Il Presidente della Real Commissione per l’Italia, il compianto Duca Don Diego de Vargas Machuca, ha sottolineato che quel passaggio della gestione dalla Real Casa delle Due Sicilie, che mantiene ancora la titolarità della Chiesa di Santa Teresa e dell’annesso complesso conventuale, alla Diocesi di Civitacastellana “rappresenta anche un significativo rinnovato impegno in questi luoghi così legati alla tradizione farnesiana prima, borbonica poi”, ribadendo la grande attenzione della Casa Borbone e della Sacra Milizia nei confronti della cittadina e del suo prezioso complesso conventuale. Nell’aprile 2018 il comune di Caprarola ha concesso la cittadinanza onoraria al Gran Maestro.
La chiesa di Santa Teresa è un capolavoro di Girolamo Rainaldi realizzato nei primi anni del seicento per conto del Cardinale Odoardo Farnese, una delle più belle della Tuscia. L’imponente facciata, arroccata sulla rupe di tufo, proprio di fronte alla facciata sud del Palazzo Farnese, si staglia sul verde intenso della collina.
La particolarissima facciata, con le serliane laterali, ispirata alle architetture venete, precede un interno ricco di opere importanti tra cui il ritratto di Odoardo Farnese, colui che incaricò Rainaldi, famoso architetto in numerose fabbriche della famiglia Farnese di esaudire il desiderio di suo zio “il gran Cardinale” Alessandro Farnese. Rainaldi aveva già lavorato a Caprarola nella ristrutturazione della chiesa di Santa Maria della Consolazione, e ai giardini del Palazzo Farnese, completando il complesso monumentale detto “giardini di sopra”.
All’interno della Chiesa di Santa Teresa, piuttosto sobrio per una chiesa più vicina al barocco che al rinascimento, conserva una tela raffigurante il miracolo di San Silvestro, una tela di Alessandro Turchi raffigurante la predica di Sant’Antonio ai pesci, una tela raffigurante la bella Giuditta che taglia la testa ad Oloferne.
Sull’altare maggiore si trova un quadro a olio su tela 2,50×1,50 m del 1623 attribuito a Guido Reni raffigurante la Vergine con il Bambino, Santa Teresa d’Avila e San Giuseppe. Il Cardinale Odoardo Farnese ne ordinò l’esecuzione, proponendone anche il tema.