Commentando i testi della Prima Lettura (Dt 18,15-20) e del Vangelo (Mc 1,21-28) della IV Domenica del Tempo Ordinario, Mons. Musicò ha osservato che l’accostamento tra il testo del Deuteronomio sul profetismo e quello di Marco, che presenta l’opera di Gesù a Cafarnao, non è tra i più semplici da definire, eppure la relazione tra i due passi è ricca di tocchi suggestivi e provocanti, perché nel profeta che Mosè annuncia in Deuteronomio il cristianesimo delle origini ha riconosciuto Gesù di Nazareth. Dt 18 è divenuto, così, un testo basilare per definire e riconoscere in Gesù il vero profeta di Dio.
Il testo di Marco che è stato proclamato, ha spiegato Mons. Musicò, presenta la profezia di Gesù: un inviato autentico che annuncia la verità di Dio e il suo Vangelo, senza menzogne e senza infingimenti. Il tema inizia col nome di “giornata di Cafarnao” perché presenta una giornata-modello di Gesù, una sorta di paradigma dell’attività profetica del messia in mezzo al suo popolo. La cornice geografica data da Marco a questa giornata è la città di Cafarnao.
Gli spostamenti di Gesù – con l’entrata in città e nella sinagoga, l’uscita dalla sinagoga e il successivo ingresso in una casa privata, l’arrivo della sera e della notte – mettono in risalto il cammino del profeta in mezzo al suo popolo, un percorso sulle strade degli uomini, senza pregiudizi per luoghi o persone: da un posto di lavoro a uno di culto, da una casa privata a uno spazio pubblico (la porta della città), fino alla solitudine del “luogo deserto”, a notte fonda. Questo cammino di Gesù è distante sia dal viavai frenetico e senza mèta di tanti nostri itinerari quotidiani, sia dall’immobilismo saccente di chi si ritiene migliore degli uomini che incontra.
L’andare di Gesù – ha proseguito Mons. Musicò, obbedisce a un Progetto di salvezza. La sua prima azione consiste nella liberazione di un uomo posseduto da uno “spirito impuro”. La credenza in un mondo intermedio abitato da angeli e demoni era comune alla cultura antica, che estendeva il regno di Satana ovunque l’uomo mostrasse segni di schiavitù e di limite.
Ogni cultura si è sempre interrogata sull’origine di certe forme parossistiche del male, difficilmente attribuibili alle pure forze della natura umana. In ogni caso, ha concluso Mons. Musicò, la prima lotta di Gesù, nel Vangelo di Marco, non è contro i suoi abituali avversari (scribi, farisei, sacerdoti…), ma contro lo spirito che aliena gli esseri umani.
Calendario 2024 Gruppo di Messina
Con l’occasione dell’inizio dell’Anno Costantiniano, il Delegato della Sicilia Orientale, Nob. Ferdinando Testoni Blasco, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, ha invitato i Cavalieri, le Dame, i Postulanti e i Benemeriti della Provincia di Messina agli eventi che avranno luogo nel corso dell’anno 2024, a Messina, alle ore 17.30 dell’ultimo sabato del mese presso la Chiesa di San Giuseppe al Palazzo in via Cesare Battisti 109, secondo il seguente calendario:
24 febbraio, 30 marzo, 25 maggio, 29 giugno, 27 luglio, 26 ottobre e 30 novembre: Solenne Celebrazione Eucaristica mensile
27 aprile: Solenne Celebrazione Eucaristica in onore di San Giorgio Martire
Segue una conviviale
[La festa di San Giorgio Martire ricorre il 23 aprile. Le vite dei santi avvolte nelle leggende ricordano al mondo una sola idea, molto semplice ma fondamentale: il bene a lungo andare vince sempre il male e la persona saggia, nelle scelte fondamentali della vita, non si lascia mai ingannare dalle apparenze]
21 settembre: Solenne Celebrazione Eucaristica in memoria della Santa Croce
[La festa dell’Esaltazione della Santa Croce ricorre il 14 settembre, in ricordo del ritrovamento della vera croce di Gesù da parte di sant’Elena, avvenuto, secondo una tradizione, il 14 settembre del 327: in quel giorno la reliquia fu innalzata dal Vescovo di Gerusalemme di fronte al popolo, che fu invitato all’adorazione del Crocefisso]
Segue una conviviale
21 dicembre
Solenne Celebrazione Eucaristica in preparazione del Santo Natale
Segue una conviviale