La Delegazione Napoli e Campania partecipa alla Processione del Corpus Domini a Nola

Domenica 2 giugno 2024 a Nola è stata celebrata nella Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e dei Vescovi Felice e Paolino, il cuore della Diocesi di Nola, la solenne Santa Messa per la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, una delle principali solennità dell'anno liturgico della Chiesa Cattolica Romana. A seguire, si è svolta la Processione del Santissimo Sacramento sul tradizionale percorso cittadino. Un evento significativo di fede, di comunità e di tradizione, un momento di grande rilevanza spirituale e comunitaria. Nel Sangue di Cristo è espresso l'alleanza vitale con Dio, la comunione eterna. Così Cristo ci fa già entrare nel Regno di Dio. L’auspicio è che questa celebrazione porti sollievo e speranza alla Città di Nola, ancora segnata dalle conseguenze delle guerre e della pandemia.
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Alle ore 19.00, il Vescovo di Nola, Mons. Francesco Marino, ha presieduto la solenne Concelebrazione Eucaristica e la successiva Processione Eucaristica che si è snodata per le strade del centro storico di Nola, con la partecipazione – su invito del Parroco della Cattedrale, Don Domenico De Risi, del Capitolo e della Curia vescovile – della Delegazione di Napoli e Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, della Delegazione Nola-S.S. Felice e Paolino dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, delle confraternite cittadine e delle numerose associazioni religiose locali.

Prima del Sacro Rito, Mons. Marino ha accolto nella sagrestia della cattedrale i rappresentanti delle aggregazioni, tra cui per la Delegazione di Napoli e Campania dell’Ordine Costantiniano, il Responsabile della Comunicazione, Prof. Antonio De Stefano, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento; insieme al Responsabile delle Attività Culturali e Caritatevoli, Avv. Alessandro Franchi, Cavaliere di Merito con Placca d’Argento; e al Nob. Avv. Conte Giuseppe Raimondo Maio Orsini, Cavaliere de Jure Sanguinis; i quali hanno portato i saluti del Delegato, Nob. Manuel de Goyzueta di Toverena, dei Marchesi di Toverena e di Trentinara, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, assente per impegni istituzionali.

In rappresentanza della Delegazione di Napoli e Campania dell’Ordine Costantiniano, hanno partecipato inoltre: i Cavalieri de Jure Sanguinis, Dott. Antonio Masselli e Avv. Giancarlo Parente Zamparelli; il Cavaliere di Merito con Placca d’Argento, Avv. Gesualdo Marotta; i Cavalieri di Merito, Col. Nicola Amodeo, Arch. Carlo Iavazzo, Mar. Roberto Russo, P.I. Antonio Caputo, Dott. Maurizio Bava e Dott. Antonio Steardoo; i Cavalieri d’Ufficio Prof. Valerio Stefano Sacco, Mar. Nicola Carifi, Serg. Magg. Antonio Sommese, P.I. Luigi Scarano e Dott. Antonino Giunta; il Postulante Dott. Angelo De Luca; gli amici dell’Ordine App. Sc. Raffaele Napolitano, Dott. Ciro Sommella e Dott. Gennaro Napoletano.

A rappresentare il Comune di Nola hanno presenziato il Sindaco, Dott. Carlo Buonauro; il Presidente del Consiglio Comunale, Arch. Francesco Pizzella; alcuni rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale, nonché il Comandante dei Vigili Urbani, Col. Claudio Russo, sotto il cui comando l’intero Corpo dei Vigili Urbani ha prestato l’impeccabile servizio d’ordine ed è stato impegnato con alta professionalità, disponibilità e spirito di servizio nell’ottima riuscita della celebrazione.

Hanno concelebrato con il Vescovo di Nola, Mons. Pasquale Capasso, Vicario Generale e Moderatore di Curia; Mons. Erasmo Napolitano, Vicario Giudiziale, Presidente del Tribunale Ecclesiastico di Nola; i membri del Capitolo della Cattedrale; e i parroci e sacerdoti diocesani. Hanno assistito Don Arcangelo Iovino, Segretario episcopale, e i Diaconi Mar. Dott. Giovanni Prevete, Cavaliere d’Ufficio dell’Ordine Costantiniano, che svolge il suo ministero diaconale presso la Parrocchia Sant’Agnello Abate di Gargani (Roccarainola), e il Dott. Giovanni Antonio Esposito, che svolge il suo ministero diaconale presso la Parrocchia Immacolata Concezione di Piazzolla di Nola, che ha proclamato il Vangelo.

Nella splendida cornice della Cattedrale di Nola, Mons. Francesco Marino ha iniziato la sua omelia con un caloroso saluto e ringraziamento per la presenza dei Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, delle congreghe e associazioni cattoliche e dei fedeli, nonché del Sindaco, della Giunta, dei Consiglieri e delle autorità civili e militari.

Mons. Marino ha riflettuto sul significato profondo della Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, e centrando le sue riflessioni sul richiamo al “sangue”, presente nelle Letture e nel Vangelo, ha sottolineato come il sangue di Cristo sia simbolo di sacrificio e redenzione, dell’alleanza vitale con Dio, comunione eterna: «Il sangue è richiamato come simbolo di alleanza. Il patto di Mosè è sigillato dal sangue: “Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole” (Es 24, 3-8). Il sangue era infatti il simbolo della vita e attraverso il sangue si vuole significare il carattere vitale del patto con cui Dio vuole guidare il popolo sulla via della giustizia perché sia popolo in cui ha sede la giustizia. E questo patto è fatto sulle dieci parole che Dio consegna a Mosè: l’osservanza della legge è dunque impegno per la salvezza della vita, una vita nella comunione con il Signore».

Soffermandosi poi sul passo del Vangelo di Marco (Mc 14, 12-16.22-26), Mons. Marino ha sottolineato che «Gesù, nell’ultima, cena riprende il passo dell’Esodo facendo rifermento al “calice dell’alleanza”, alla salvezza di Dio che in lui è salvezza eterna perché il sangue che sarà versato è il sangue di Cristo. E nella consegna di se stesso Gesù ristabilisce la comunione con il Padre che è comunione eterna. Ecco allora il senso della festa di oggi: porteremo in processione il corpo del Signore per dire che vogliamo rimanere in questa comunione, questa alleanza con Dio, in Cristo. E questa alleanza esige impegno per la pace e per la giustizia. E come comunità cristiana, oggi, vogliamo dire con questa Solennità, che vogliamo essere testimoni di giustizia e di pace».

Il Vescovo di Nola ha esortato la comunità a vivere la propria fede con gratitudine e impegno, riflettendo sul mistero eucaristico come fonte di nutrimento spirituale e di comunione con Dio e tra di loro: «Mi piace, infine, sottolineare il riferimento al Regno che Gesù fa nell’ultima cena, quanto istituisce l’Eucaristia. Egli intravede già la sua risurrezione e quindi la comunione piena con il padre, nel Regno. E questo ci dice che oggi, noi, già pregustiamo e annunciamo il Regno partecipando all’Eucaristia. Con l’Eucaristia, ogni volta, entriamo nel Regno di Dio, per questo diventiamo uomini e donne di speranza».

A conclusione della Santa Messa, si è snodata la Processione Eucaristica per le strade cittadine, accompagnata da canti e preghiere, testimoniando la fede viva e condivisa della comunità di Nola, unendo i fedeli in un momento di preghiera e devozione, manifestando pubblicamente la loro fede e l’adorazione del Santissimo Sacramento. Ha rappresentato un atto di testimonianza e di annuncio del messaggio evangelico, richiamando l’attenzione sul significato profondo dell’Eucaristia nella vita dei Cristiani.

La Processione con il Santissimo Sacramento ha seguito il percorso tradizionale che, partendo dalla cattedrale, ha attraversato vari punti significativi del centro storico: corso Tommaso Vitale, via Morelli e Silvati, via Principessa Margherita, via Senatore Giuseppe Cocozza, piazza Paolo Maggio, via Ambrogio Leone, via Giovanni Merliano, piazza Calabrese, via Luigi Tansillo, via San Felice, via San Paolino, piazza Marco Claudio Marcello, via Camillo de’ Notaris, corso On. Tommaso Vitale, per infine ritornare in cattedrale.

I balconi delle case lungo il percorso erano decorati con coperte preziose, luci e fiori, mentre le campane delle chiese e la Banda Musicale “Città di Nola” accompagnavano il passaggio della Processione. Mons. Marino ha portato il Santissimo Sacramento sotto un baldacchino decorato, trasportato dai membri della “Compagnia di San Paolino” alternatisi come portantini. Hanno fatto poi da scorta come tedofori, quattro Cavalieri Costantiniani, Nicola Carifi, Antonio Sommese, Roberto Russo e Luigi Scarano, alternatisi, durante il percorso, con quattro Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Lungo il percorso sono stati allestiti vari altarini votivi, dove il Santissimo Sacramento è stato esposto per l’Adorazione Eucaristica e la Benedizione Eucaristica impartita da Mons. Marino: al crocevia tra corso Tommaso Vitale e via Morelli e Silvati; presso la ex chiesa di San Giuseppe, ora sede della Proloco Città di Nola; presso la ex chiesa e convento di Santa Maria la Nova, ora sede del Museo Storico Archeologico; al crocevia tra via Ambrogio Leone e via Merliano, nei pressi delle ex Carceri Mandamentali, ex Convento di Santo Spirito; all’incrocio del Rione Salvatore (piazza Calabrese); e all’incrocio presso palazzo Catena (piazza M.C. Marcello) tra via San Paolino e via Camillo de Notariis.

Al termine dei Sacri Riti, i Consiglieri della Delegazione di Napoli e Campania, Prof. Antonio De Stefano e l’Avv. Alessandro Franchi, Cavalieri di Merito con Placca d’Argento, hanno salutato il Vescovo di Nola, che ha impartito una speciale benedizione alla Delegazione, esprimendo anche i più vivi ringraziamenti ed apprezzamenti per la devota e significativa partecipazione dei Cavalieri Costantiniani alla Solenne Celebrazione Eucaristica e alla Processione del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.

Il Corpus Domini
Una solennità che risale al XIII secolo

La data della solennità del Corpo e Sangue di Cristo ricorre il giovedì della seconda settimana dopo la Pentecoste. Si tratta pertanto di una ricorrenza “mobile” (non cade sempre nello stesso giorno dell’anno) in quanto direttamente collegata alla data della Pasqua. La data del Corpus Domini 2024 è giovedì 30 maggio. La solennità è riconosciuta festa civile in alcuni Paesi, come in Spagna, Germania, Irlanda, Croazia, Polonia, Portogallo, Brasile, Austria, Monaco Principato, a San Marino e nei cantoni cattolici della Svizzera. In Italia la ricorrenza non è riconosciuta come festività e la celebrazione è posticipata alla successiva domenica, quest’anno il 2 giugno, giorno nel quale la Processione del Corpus Domini è svolta anche a Nola.

Papa Urbano IV fu convinto della necessità di istituire nel 1264 la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, oltre dalle visioni mistiche San Giuliana di Cornillon, dal miracolo eucaristico di Bolsena.

Come sottolineano i francescani della Custodia di Terra Santa, il motivo ispiratore della festa ha origine nelle Fiandre, dove a metà del XIII secolo il movimento eucaristico era già molto attivo contro la diffusione delle eresie. A quel tempo, nel Principato vescovile di Liegi (attualmente territorio del Belgio), che faceva parte delle Diciassette Province dei Paesi Bassi, fulcro culturale e religioso, un vero “cenacolo eucaristico”, la monaca agostiniana Santa Giuliana di Cornillon (Retinne, presso Liegi, 1191/1192 – Fosses, Granducato del Brabante, 5 aprile 1258) e altre monache ebbero una serie di visioni mistiche in cui il Signore fece loro capire l’assenza nella Chiesa di una solennità in onore del Santissimo Sacramento. Nonostante le resistenze iniziali, il suo fervore coinvolse vescovi, comunità e clero, culminando nel 1246 con l’istituzione della festa nella Diocesi di Liegi. L’influenza di Giuliana si estese ben oltre i confini locali, ispirando Papa Urbano IV, a seguito del miracolo eucaristico di Bolsena del 1263, con la bolla Transiturus de hoc mundo a estendere nel 1264 la solennità del Corpo e Sangue del Signore a tutta la Chiesa universale.

Nel 2010, Papa Benedetto XVI si riferiva a Santa Giuliana di Cornillon con queste parole: «Desidero presentarvi una figura femminile, poco conosciuta, ma alla quale la Chiesa deve un grande riconoscimento, non solo per la sua santità di vita, ma anche perché, con il suo grande fervore, ha contribuito all’istituzione di una delle solennità liturgiche più importanti dell’anno, quella del Corpus Domini. Questa è la Santa Giuliana di Cornillon, nota anche come Santa Giuliana di Liegi».

La solennità del Corpo e Sangue di Cristo vuole ricordare in particolare il miracolo eucaristico di Bolsena – piccolo comune del viterbese adagiato sulla sponda nord-orientale dell’omonimo lago – avvenuto in un giorno impreciso del 1263. Le più antiche cronache ci parlano di un sacerdote Boemo cui la tradizione dà il nome di Pietro da Praga, il quale in quel tempo di controversie teologiche sul mistero eucaristico fu assalito da dubbi sulla reale presenza di Cristo nel pane e nel vino consacrato. Per trovare finalmente pace, risolse nel suo animo di intraprendere un lungo pellegrinaggio di penitenza e meditazione alla volta di Roma per pregare sulla tomba di San Pietro. Dopo aver pregato sulla tomba del principe degli apostoli, rinfrancato nello spirito riprese il viaggio di ritorno verso la sua terra. Lungo la via Cassia si fermò a dormire a Bolsena nei pressi della basilica di Santa Cristina e per ringraziare Iddio, il mattino seguente, chiese di celebrare la Santa Messa.

Durante la celebrazione, dopo la consacrazione alla frazione dell’ostia, apparve ai suoi occhi un prodigio al quale da principio non voleva credere. Quell’ostia che teneva tra le mani era diventata carne da cui stillava miracolosamente abbondante sangue. Impaurito e allo stesso tempo pieno di gioia cercò di nascondere ai rari presenti quello che stava avvenendo: concluse la celebrazione, avvolse tutto nel candido corporale di lino usato per la purificazione del calice che si macchiò immediatamente di sangue e fuggì verso la sagrestia. Ma durante il tragitto alcune gocce di sangue caddero sul pavimento tradendo la segretezza del prodigio.

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